Il 24 maggio 1997, in base al decreto di perquisizione rilasciato dal PM Paolo Canessa del tribunale di Firenze la Squadra Mobile si recò a San Casciano Val di Pesa presso Villa V. e per eseguire una perquisizione.

La perquisizione origina da una denuncia presentata dalle proprietarie della villa in data 17 maggio 1997 e dalla successiva testimonianza di Jean Claude Falbriard sentito in data 9 aprile 1997 a cui è seguito un sopralluogo della villa il 12 aprile 1997.

Viene sequestrato altro materiale, appartenente all’artista, che non era stato consegnato dalle due donne nelle due occasioni precedenti.
E lì c’è qualcosa di molto interessante.
Disegni che riproducono autovetture di grossa cilindrata di tipo sportivo e moto, sempre di grossa cilindrata. Temi che ricordano i disegni di Pacciani, rinvenuti nel corso delle varie perquisizioni a suo carico. C’è anche un blocco da disegno Skizzen Brunnen delle dimensioni di 34 x 48 cm, recante sul retro il tagliando del prezzo di DM 19.60 e la dicitura, verosimilmente del negozio “Bausch Deulmann – 7570 Badén Baden”.
Un blocco della stessa marca e tipo era stato sequestrato nell’abitazione di Pacciani in occasione della perquisizione eseguita il 2 giugno 1992. Anche i familiari del Rüsch, ucciso a Giogoli nel 1983, avevano consegnato alla Polizia un analogo blocco da disegno utilizzato dal giovane ucciso. Risultano diverse solamente le dimensioni, essendo quello rinvenuto a casa di Pacciani della grandezza di 17 x 24 cm e quello a casa del tedesco di 24 x 33 cm.
C’è, inoltre, ben custodito in una copertina di plastica, un foglio di giornale del quotidiano «La Nazione» del 26 marzo 1996, riportante notizie sugli omicidi del “Mostro” e sugli indagati Lotti, Vanni e Pacciani, tutti fotografati. Di quotidiani e riviste italiane non c’era altro. Ci sono, invece, altri oggetti molto significativi e riconducibili proprio all’esercizio di pratiche di Magia nera. E proprio successivi accertamenti sui proprietari della villa consentono di appurare che si tratta di persone
dedite ai riti di Magia nera. Ci sono significative coincidenze con l’inchiesta sui “compagni di merende”.
I proprietari della villa e l’artista francese risultano dediti alla magia, così come Pacciani e i frequentatori della casa di Indovino. Pacciani aveva frequentato sia la casa di Indovino, che la villa, quest’ultima, a dire dei proprietari, come giardiniere.” Vedi Compagni di Sangue pag. 200/201

L’utenza del Lucio Potini è stata altresì rinvenuta annotata tra il materiale cartaceo sequestrato alle C. nel corso della perquisizione del mese di maggio 1997. vedi: Nota informativa n°500/2001 del 3 dicembre 2001 pag 17

Viene ricercata una stanza segreta all’interno della villa dato che le planimetrie catastali non tornano con la realtà. La stanza però non viene trovata. Giuttari richiede apparecchi che consentono di individuare spazi oltre un muro, ma gli strumenti non arrivano, tanto che nel frattempo scadono i termini di sequestro.

Villa V. era ex casa di riposo per anziani non autosufficienti in cui aveva risieduto Jean Claude Falbriard e che aveva assonanza con la villa per degenza per anziani nel sud di Firenze descritta da Francesco Bruno nel suo studio acquisito in data 5 settembre 2001. Non solo, ma anche nel romanzo scritto da Aurelio Mattei, Coniglio il martedì, il cui autore si era ispirato al lavoro di Bruno, indicava a sud di Firenze un poligono di tiro chiamato “Valle Verde” il cui nome era in assonanza con Villa V.

24 Maggio 1997 Perquisizione di Villa V.

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