Nato a Firenze nel quartiere di San Lorenzo il 17 gennaio 1930. Appena diciannovenne intraprende la professione di giornalista sportivo presso la redazione de L’Unità’ di Firenze. In breve passa alla sua vera passione per la cronaca nera e giudiziaria; Segue il suo primo caso nel 1951 con il delitto di Tassinaia, dove è coinvolto un giovane Pietro Pacciani, accusato anni dopo di essere il mostro di Firenze. Nello stesso anno diventa giornalista professionista.

Gli anni successivi lo impegnano dietro a stragi di matrice terroristica, rapimenti, massoneria, mostro di Firenze. La carriera sarà costellata da molte soddisfazioni, parecchie arrabbiature e alcuni nemici.

Molto impegnato durante gli anni di piombo, finisce sotto scorta per certi articoli. Il caso che lo ha appassionato di più è la storia del mostro di Firenze; La conoscenza del territorio, il fare giornalismo sul campo, gli hanno permesso di arrivare dove molti nemmeno osavano. Nel 1982, seguendo il caso del mostro, battendo i colleghi sul tempo, racconta come alcune lettere anonime inviate agli inquirenti, facevano riferimento a cinque duplici omicidi e non quattro.

Ci saranno incontri importanti con personaggi legati alla vicenda: Vigna, Caponnetto, Canessa, Giuttari e Mignini. Gli anni dei processi a Pacciani e ai compagni di merende, le stragi mafiose che colpiranno Firenze. Seguiranno perquisizioni, avvisi di garanzia; sempre tutto affrontato in modo professionale.

Scriverà e si occuperà di cronaca fin alla sua morte il 24 novembre 2005 all’età di 75 anni 

Giorgio Sgherri

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