Mostro Firenze, Ascari (M5s): dovere fare luce per Rossella Corazzin e altre vittime

Roma, 4 apr – Nella sua storia in tre volumi sul Mostro di Firenze, edita da Mimesis, Roberto Taddeo muove da una convinzione: che l’identikit del Mostro, o per meglio dire, dei Mostri, sia composto da un’entità multiforme, profonda e plurale, e che la verità giudiziaria raggiunta sia una realtà molto parziale. Chi c’è dietro Pacciani e i suoi sodali? L’opera è stata presentata oggi alla Camera, su iniziativa della deputata M5S Stefania Ascari. “Il mio libro – spiega l’autore – racconta un’epopea criminale lunghissima, probabilmente non ancora finita, che attraversa i momenti più importanti della storia del nostro Paese, scandendo in qualche modo i frangenti che hanno delineato i passaggi epocali da decennio a decennio: una sequenza di delitti terribile che per alcuni aspetti presenta ancora delle parti misteriose. I miei tre libri cercano di fare ordine tra ciò che è conosciuto, ma provano a porsi le domande giuste sulle parti della vicenda ancora sconosciute, sulle quali è intervenuta la Commissione parlamentare d’inchiesta Antimafia nella precedente legislatura”. Di quella commissione ha fatto parte, e ne fa parte ancora oggi, Stefania Ascari: “Abbiamo depositato nella scorsa legislatura una relazione che è stata votata all’unanimità da tutte le forze politiche” sottolinea la parlamentare, ricordando: “Siamo partiti dal caso di Rossella Corazzin, una ragazza scomparsa nel nulla a Tai di Cadore nel ’75, lasciando nella totale disperazione la famiglia che non ha mai smesso di cercarla, e siamo andati dall’unica persona che ha parlato di Rossella, Angelo Izzo: ed è proprio lui che nell’esporci i fatti si è collegato alla figura di Francesco Maria Narducci, il medico perugino che lo stesso Izzo dice essere coinvolto nella serie maniacale dei delitti del mostro di Firenze”. Era l’estate del 1975, per la precisione il 21 agosto, quando Rossella Corazzin, una 17enne studentessa del classico, scomparve per sempre dopo essere uscita per una passeggiata, come “inghiottita” dalle montagne del bellunese in cui si trovava in vacanza con i genitori. Il collegamento del suo caso con i delitti legati al Mostro di Firenze è partito dalle dichiarazioni spontanee rese qualche anno fa da Angelo Izzo, tristemente noto come il “Mostro del Circeo”, tra gli autori del massacro avvenuto tra il 29 e il 30 settembre sempre del 1975, che vide come vittime le giovani Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, quest’ultima salvatasi per miracolo. “Voglio solo togliermi un peso dalla coscienza” aveva esordito Izzo prima di autoaccusarsi, in correità, del rapimento e dello stupro di Rossella, che secondo il suo racconto sarebbe stata abbordata mentre leggeva su una panchina e poi condotta nella villa di Francesco Narducci sul lago Trasimeno, dove sarebbe stata vittima di uno stupro rituale di gruppo e poi uccisa. Narducci è il medico morto nel 1985 in circostanze non del tutto chiarite presso il lago, e il cui nome è stato più volte associato ai delitti delle coppie nella provincia fiorentina avvenuti tra il 1974 e il 1985. Un racconto, quello di Izzo, a cui la procura di Perugia non ha dato credito, ma che la famiglia di Rossella chiede di approfondire. “Noi commissari – aggiunge Ascari – abbiamo ascoltato Izzo nel carcere di Velletri, abbiamo documentato tutto ma purtroppo non abbiamo potuto analizzare gli aspetti legati alla massoneria, visto lo scioglimento anticipato delle Camere. Per questo motivo – conclude la parlamentare pentastellata -abbiamo presentato in questa legislatura la richiesta di poter continuare nella ricerca di verità e giustizia, per Rossella e per tutte le vittime innocenti che hanno perso la vita nei delitti del Mostro di Firenze, ma anche le morti collegate di cui molto spesso non si parla”. 

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4 Aprile 2024 Stampa: 9 Colonne – Mostro Firenze, Ascari (M5s): dovere fare luce per Rossella Corazzin e altre vittime
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