Il 1 aprile 1998 sul quotidiano “Il Giornale della Toscana” a pag. 3, sono stati pubblicati più servizi sulla morte di Pacciani, tra cui un’intervista alla nota Suor Elisabetta dal titolo “Aveva paura di essere ucciso”.

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Nel corpo di tale intervista, la suora riferiva che il Pacciani aveva paura soprattutto dopo la sua scarcerazione, tanto che temeva che qualcuno, di notte, entrasse in casa sua. E, più specificatamente, alla domanda se Pacciani, quando era stato dimesso dall’ospedale, avesse sempre paura, Suora Elisabetta riferiva: “certo. Anzi le dirò di più. Io non vorrei fare confusione con le date. Ma dopo la seconda carcerazione degli anni novanta, mi raccontò che una volta, in quel periodo, un signore alto, vestito di nero, aveva suonato al campanello della sua casa. Pacciani era uscito a vedere chi fosse, ma lui questo signore distinto non lo conosceva. Pacciani non aprì il cancello, non lo fece entrare. Eppure quel signore alto, così mi raccontò Pacciani, lo minacciò. “Mi ha detto cose minacciose” mi confidò Pacciani”. In conclusione la suora riferiva che Pacciani non le aveva detto chi fosse quel signore perché non lo conosceva, ma le aveva fatto presente che si trattava di “una persona piuttosto elegante“. Vedi: Nota informativa n°500/2001 del 3 dicembre 2001 e Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 193

Un altro articolo riportava lo spezzone: “Un uomo altro, vestito di nero, distinto, elegante, aveva suonato il campanello della sua casa. Lui, non conoscendolo, non aveva aperto il cancello. Lo sconosciuto, però, gli aveva indirizzato “cose minacciose”.” Vedi I mostri di Firenze e il patto segreto pag: 93

1 Aprile 2001 Stampa: Il Giornale della Toscana – “Aveva paura di essere ucciso”
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