13 Novembre 1997, 32° udienza, processo, Compagni di Merende Mario Vanni,  Giancarlo Lotti e  Giovanni Faggi per i reati relativi ai duplici delitti del MdF e Alberto Corsi per favoreggiamento.

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Mauro Maurri, Giovanni Simpatia

Presidente: Allora buongiorno ci siamo la difesa va bene, c’è l’avvocato Colao, l’avvocato non mi viene mai il nome Morena e l’avvocato Curandai che sostituisce anche le altre parti civili mancanti, c’è il professor Maurri che so che ha urgenza per questa mattina bene si accomodi.

Prof. Maurri: Ho i secondi contati.

Presidente: Prego Pubblico ministero.

P.M.: Stamani se non sbaglio avevamo riconvocato il professor Maurri perché c’era la necessità/c’era un’istanza del difensore mi sembra per mostrare al professor Maurri i coltelli che erano stati sequestrati a Vanni, se non sbaglio che sono corpo di reato e sono stati portati io però prima avrei un attimo un’istanza in questo senso poiché nella scorsa udienza sono stati esibiti dalla difesa anzi è stato esibito dalla difesa un coltello particolare con una seghettatura sulla costola, è stato mostrato al professor Maurri io vorrei per completezza perché la Corte possa valutare esattamente la portata di questa circostanza vorrei fare la stessa cosa cioè chiedere alla corte di consentirmi di esibire eventualmente di produrre una serie di coltelli piuttosto ampia con le stesse caratteristiche diverse da quello presentato dalla difesa fra l’altro sono stati reperiti sul mercato dalla polizia di stato anche dei coltelli tipici da cucina con la seghettatura sulla costola, io li ho qui ne ho altri del tipo di quello presentato alla difesa più una serie di cataloghi nei quali è pacifico che la produzione di coltelli con seghettatura anche dalla parte della costola è una cosa non dico comune ma una cosa molto diffusa e quindi vorrei che la corte Innanzitutto avesse la possibilità di valutare che non esiste in commercio quel solo coltello presentato alla difesa ma c’è ne sono moltissimi, la Polizia di Stato ne ha reperiti una ventina io ne ho chiedo di poter mostrare esibire alcuni c’è n’è uno in particolare che è un tipico coltello per usi comuni non c’ha niente di usi militari Rambo o cose di questo genere come mi sembra che tutto sommato avesse la lo scopo di presentare in quest’aula quella esibizione fatta dalla difesa io volevo in un certo senso con questa esibizione ridimensionare la cosa dicendo che i coltelli con la costola seghettata sono più comuni di quello che si pensi, ne ho qui una serie direi abbastanza cospicua e chiedo che la corte innanzitutto ne consenta l’esibizione così come i cataloghi che ripeto sono cataloghi trovati proprio sul mercato in armerie a Firenze senza nessuna ricerca sofisticata, se questa esibizione mi viene consentita io chiedo che questi stessi coltelli così come avvenne col coltello esibito alla difesa siano mostrati al professor Maurri affinché il professor Maurri nei limiti di quella che fu la valutazione che fece la volta scorsa circa la compatibilità di quel coltello che fu mostrato con l’arma che lui pensa possa essere stata usata ci dica se una simile valutazione può essere fatta anche sui coltelli che io chiedo di esibire tutto qua, i coltelli sono qua se loro o nei limiti mi consentono sono a loro disposizione.

Avv. Filastò: Nessun opposizione presidente con questa precisazione difesa, sa benissimo che sono abbastanza in commercio non solamente quello che è stato esibito, io ho esibito un coltello anche perché se ne avessi dovuto esibirne di più spendevo di più, naturalmente pubblico ministero da questo si vede la differenza anche di mezzi dell’accusa rispetto alla difesa, un coltello la difesa e la Pubblica accusa 50 benissimo.

Presidente: Allora si ammette l’esibizione prego Pubblico Ministero.

P.M.: Sì presidente e allora io vorrei Innanzitutto fornire alla corte questi cataloghi e vorrei se loro mi consentono presentare al professor Maurri, ci pensa lei, questi coltelli

Prof. Maurri: Vuole che vuole che venga lì io?

P.M.: Il difensore c’è è un corpo di reato poi quando lei acconsentirà di passare a quella parte di prova sarà, sono due aspetti completamente diversi.

Prof. Maurri: Uno me lo Regala?

P.M.: Sono del Ministero degli interni io non ho nessuna opposizione.

Prof. Maurri: Posso rispondere presidente, io sono fortissimamente imbarazzato perché sono solo laureato in medicina.

P.M.: Beh era quello in fondo che io avrei

Prof. Maurri: Direi che c’è una generica compatibilità di questi coltelli a produrre quelle lesioncine di cui si parlava l’altra volta e che è inutile io ridescriva di nuovo, superficiali parallele, uniformi, equidistanti, eccetera, ho anche l’impressione ma è solo un’impressione che potrebbero essere più facilmente prodotte da coltelli con zigrinatura non troppo, con dentellatura scusi, non troppo profonda e senza le tacche iniziali si vedono in qualcuno di questi ma ripeto prenda la mia risposta come nulla, non come un coltellino di scarpiera, ecco direi c’è una generica compatibilità, sono mono taglienti con una costola la quale in parte è caratterizzata da una dentellatura.

P.M.: Ovviamente c’è ne sono un infinità

Presidente: Ma chissà quanti c’è né sono ancora fuori. Per scrupolo

P.M.: Tutti per una serie di stesse caratteristiche, tutte le stesse caratteristiche son in commercio, io non ho altre domande.

Presidente: Esibiamo semmai il coltello semmai quello sequestrato al Vanni.

P.M.: Se per cortesia può prendere.

Presidente: Erano rimasti negli ufficio del Pubblico ministero non nell’ufficio corporale del tribunale quindi non sono stati mai trasmessi questi Coltelli

P.M.: Non sono stati trasmessi, ci sono i verbali di sequestro, non c’è solo un coltello c’era una disposizione quello che crede. Vogliamo vedere se lei riesce o per completezza e questo mi sembra ora non so se il difensore l’ha ben presente su questo coltello è stata fatta nel corso delle indagini una consulenza ex 359 dal PM circa la presenza di determinate tracce, una consulenza che ha avuto esito negativo e quindi il PM non l’ha utilizzata comunque c’è se fosse necessario, dovrebbe essere questo, allora cortesemente va aperto, abbiamo vari modi per aprire occhio alle mani, efficientissimo. Forse il difensore non l’ha mai visto. Era quello c’è nel verbale di sequestro che era diciamo custodito nel forno della cucina, dice il signor Vanni era per pulire la cucina sento non so se è una dichiarazione spontanea sapevo io che si puliscano le cucine con coltelli così comunque noi accettiamo tutto.

Presidente: Signor Vanni se vuol parlare accenda il microfono e dica qualche cosa altrimenti no. Signor Vanni mi dica cosa voleva dire sul coltello?

Vanni: Senta il coltello era per tagliare il pane e per tagliare la carne e quello che avevo per pulire la cucina. Non è cosa vero è tutta roba a casa capito signor presidente?

P.M.: Io non ho domande, nessun tipo di domanda.

Presidente: Ah la difesa che aveva voleva questo accertamento.

Avv. Filastò: Difensore Avvocato Filastò vorrebbe che si desse atto che il coltello, il sequestro che viene mostrato al professor Maurri ha la punta smussa e che non presenta zigrinature, non presenta dentellature sulla costola, a parte che non appare particolarmente tagliente perché evidentemente logorato dall’uso vecchio eccetera, un po’ arrugginito eco questo qui se si può dar atto.

Presidente: Sì diamo atto nel senso che confermo quello che ha detto il difensore

Avv. Filastò: E poi la domanda al professor Maurri è se questo strumento secondo lui può essere compatibile con il tipo di lesioni riscontrate sul corpo della signora Nadia Morò e delle altre vittime che hanno subito delle escissioni, alcune delle quali fatte con una certa accuratezza diciamo per ora soltanto così.

Prof. Maurri: Io non ho visto il coltello ancora.

P.M.: Ci si taglia poco sia la carne che il pane eh comunque

Prof. Maurri: Direi che è una tipica arma da punta e taglio con la punta smussa e con la costa non interrotta da dentellature per cui con un coltello di questo tipo con questo ma la mia al solito è un’affermazione che va presa con grano salis non si dovrebbero produrre quelle lesioncine diciamo secondarie di cui si parlava dianzi.

Avv. Filastò: Professore ma più In generale con riferimento al tipo di operazione che lei ha esaminato pensiamo al seno della Morò quasi tagliato oppure

Prof. Maurri: Io vorrei rispondere con un’altra domanda

Avv. Filastò: Alle lesioni di Susanna Campi, ma ancora quelle prima per esempio le lesioni subite dalla vittima precedente femminile.

Prof. Maurri: Avvocato è chiaro che il filo da punta tanto più quanto più questo coltello viene adoperato io non so che intervallo ci possa essere nell’uso in cucina di questo coltello fra uno degli episodi.

Avv. Filastò: Così come lo vede oggi?

Prof. Maurri: Non è del tutto incompatibile dipende naturalmente dalla forza che uno adopera, non è difficile asportare una mammella anche con un coltello che non sia perfettamente tagliente, dipende dalla forza che uno impiega per poter penetrare/strisciare col filo sulla superficie dell’organo che si deve esportare, non c’è un’incompatibilità assoluta.

Avv. Filastò: Ma in questo caso la ferita presenterebbe delle codette, presenterebbe

Prof. Maurri: No non è mica detto le codette

Avv. Filastò: Sarebbe così netta così

Prof. Maurri: Sì le codette hanno una genesi del tutto diversa e sono le codette si producono solo se la ferita è prodotta per striscio, per striscio e quindi direi maniera perpendicolare rispetto al corpo che si vuol tagliare, in questo caso il filo non è adoperato perpendicolarmente ma parallelamente e quindi le codette non si producono.

Avv. Filastò: Comunque lei dice non del tutto incompatibile, ma compatibile?

P.M.: Se è affilato bene.

Prof. Maurri: Certo per questo dicevo 5 anni fa/10 anni fa quanto era affilato questo coltello.

Avv. Filastò: Comunque lei però ha descritto le lesioni da punta e da taglio.

Prof. Maurri: Sì certo questo è un coltello da punta e taglio.

Avv. Filastò: No non c’è l’ha la punta, ora è un po’ smossa ora sto dicendo ora.

Prof. Maurri: Sì però è vero è smusso però può si può penetrare con una punta così smussa nell’interno di un bersaglio mobile, insomma si può affondare ecco, non è arrotondata ha perso solo la punta

Avv. Filastò: Beh insomma più o meno la guardi bene è abbastanza arrotondata insomma voglio dire certo si può penetrare ma in questo caso

Prof. Maurri: Diciamo che sicuramente all’origine quando è stato acquistato/quando era nuova la punta c’è l’aveva quindi arrotondato non è mai stato, la punta l’ha persa, si è spuntato, ma è rimasto la superficie l’apice è rimasto non arrotondato ma direi rettilineo.

Avv. Filastò: Voglio dire ma non apparirebbero nel momento in cui affonda il coltello dei segni della forza necessaria per far penetrare un oggetto?

Prof. Maurri: Avvocato

Presidente: Bene altre domande? Avvocato Colao.

Avv. Colao: Professor Maurri Buongiorno mi scusi io vorrei tornare proprio con riferimento a questo coltello che le è stato mostrato ora e poi anche agli altri che sono stati mostrati dal PM sulla ferita sul radio del polso destro del ragazzo che quello è un dato oggettivo e vorrei che lei ci dicesse che quella ferita formava un calco cioè l’orma formava un calco e questo calco in sezione come così ci aveva detto se non erro aveva una figura triangolare, ora mi consenta la base, eravamo rimasti fermi, alla base del triangolo che lei aveva parlato doveva essere una base molto lunga, ora questa base lunga per quanto le risulta a lei, per quanto le risulta a lei, gli angoli alla base di questa sezione triangolare di che ampiezza sono? Se anche non ha avuto modo di poterlo rilevare lei l’ha saputo? Di che ampiezza sono gli angoli alla base?

Prof. Maurri: Avvocato non sono io che ho fatto quello studio, non sono io che ho fatto quella perizia, non sono io che l’ho firmata.

Avv. Colao: Avvocato Filastò con molta educazione ti posso far notare che se io sto facendo delle domande e te ti metti a girare e così mi distogli il teste, distogli il teste, allora d’accordo non facciamo più l’udienza.

Prof. Maurri: Avvocato non sono in grado di rispondere

Avv. Colao: Scusami abbi pazienza io sto parlando te ti metti di mezzo e cominci a mangiare, grazie Filastò stai seduto io non mi alzo quando parli te.

Prof. Maurri: Avvocato non sono in grado di rispondere perché lo studio di quella lama non l’ho fatto io.

Avv. Colao: D’accordo ma lei ha preso conoscenza di questa documentazione?

Prof. Maurri: No l’ho letta così del tutto scorrevolmente.

Avv. Colao: Voglio dire questi angoli alla base

Prof. Maurri: Avvocato non sono in grado di risponderle bisogna chiederlo a chi ha fatto lo studio dettagliato dell’arma o meglio della ferita prodotta.

Avv. Colao: Professore scusi ma lei vide la ferita? Vide questa ferita nell’osso no? Era lunga 1,2 cm sulla pelle e poi no era lungo 1,2 cm nell’osso proprio nel radio, era di natura triangolare. Allora le domando questo, questa punta di questo coltello è una punta acuta o ottusa? La punta del coltello che abbiamo visto abbiamo visto.

Prof. Maurri: Quella che abbiamo visto ora non è né acuta né ottusa è smussa, non è arrotondata

Avv. Colao: Ma prima che fosse smussa era superiore a 90° e quindi ottusa.

Prof. Maurri: Avvocato non lo so, io le posso solo dire vabbè l’ho visto quella ferita io mi riporto a quello che ho scritto nel verbale di necroscopia non ai dettagli ulteriori allo studio ulteriore di questa ferita che non ho fatto io.

Avv. Colao: No ma io parlo di quest’arma

Prof. Maurri: Certo questo è un coltello a punta e taglio adoprato di taglio può sicuramente produrre come tutti gli altri coltelli che ho visto la ferita che si è visto a livello del polso, non ha la prerogativa esclusiva questo sì e gli altri no sono coltelli da punto e taglio, scusi, in quel caso lì è stato adoprato da taglio, ha prodotto un fendente, può essere quello può essere quello là, tutti questi possono essere manovrati con un minimo di abilità e con una certa forza neanche eccezionale possono produrre la ferita lì, poi non mi domandi niente degli angoli perché ripeto non l’ho studiato io

Avv. Colao: E allora faccio la domanda se lei avesse potuto misurare gli angoli potrebbe dire allora vedendo l’arma se quella era compatibile effettivamente con le misure

Prof. Maurri: Avvocato sta di fatto che gli angoli non li ho misurati e quindi non posso dirlo.

Avv. Colao: E chi li ha misurati?

Prof. Maurri: Quello che ha fatto la relazione che non sono io.

Avv. Colao: E chi l’ha fatta?

Prof. Maurri: Non lo domandi a me e è lei si occupa del processo.

Avv. Colao: Allora guardi professore cose che ha fatto lei ecco ritorniamo sulle famose escissioni dei due seni e su quelle linee parallele, discontinue, crescenti man mano verso l’alto da ore 7 a ore 24 sul seno della povera Morò della ragazza francese, questi coltelli che le sono stati mostrati hanno tutti una costola questi coltelli che io ho visto, è una costola piuttosto massiccia ha notato? Anche questo coltello ed una costola massiccia aveva anche quello che mostrò l’avvocato Filastò, è massiccia quella costola, ci vuole disegnare in aria così manualmente, ci vuole dire come poté avvenire quel taglio e come si può verificare no come si possono essere verificare in concreto tanto per capire perché sennò se non capiamo siamo in alto mare.

Prof. Maurri: Avvocato ma più che mimare il gesto è fare video.

Avv. Colao: Mo per capire perché bisogna vedere dove ruota il coltello

Prof. Maurri: Ma perché non lo legge nella relazione?

Avv. Colao: Ma dove ruota?

Presidente: L’ha spiegato anche la volta scorsa lo può ripetere comunque per carità.

Avv. Colao: lo io volevo proprio che lei gentilmente ci dicesse considerato che naturalmente il corpo della povera donna era a terra e l’aggressore era senz’altro a cavallo della donna e quindi operava in piano va bene? Concorda con questo.

Prof. Maurri: No io non concordo sul fatto che fosse a cavallo perché poteva essere benissimo di lato

Avv. Colao: L’ho letto in perizia o di lato ma l’ho letto ma comunque una cosa è certa che la povera donna era a terra quindi operava in piano bene, allora dico partendo da quelle famose ore 23 della infissione, come si svolge la rotazione del polso? Perché come vengono queste vorrei che io parlo per me perché io non ho capito quindi vorrei riuscire a capire dove ruota questo coltello, questa costola come concretamente può fare quelle seghettatura parallele.

Presidente: Abbiamo capito professore se vuole rispondere

Prof. Maurri: Una volta di più avvocato io la rimando la prego di rileggere quello che è stato scritto su questi movimenti non da me ma dal perito modenese che si è occupato di questo particolarissimo problema, bisogna chiedere a lui, è lui che ha fatto tutte quelle ricostruzione del movimento del polso, del movimento della mano e compagnia bella, chiediamole a lui.

Avv. Colao: Mi scusi però sì ho capito però ora lei è qui Professore lei sostiene se non erro che arrivato a ore 7 c’è una rotazione proprio dell’arma vero o no? Contrariamente alla scuola di Modena che viceversa non cioè lei dice che l’aggressore praticamente arrivato a questo punto gira l’arma in mano, gira l’arma per completare l’escissione, va bene questo? Bene, allora io chiedo a parte il fatto che è opinabile perché avrebbe dovuto girare all’arma ma questo è un altro paio di maniche

Prof. Maurri: Perché l’arma è un mono tagliente.

Avv. Colao: è un mono tagliente, ma una volta che ha girato l’arma si trova una costola se il coltello è quello non tagliente, allora che taglia? Il resto della parte

Prof. Maurri: Scusi avvocato la gira proprio per avere sempre a disposizione la parte tagliente altrimenti non ci sarebbe bisogno di girarla e naturalmente girandola a questo modo e affrontando il tagliente nella seconda parte della ferita può aver accostato la costola con la dentellatura alla cute e aver prodotto quelle lesioncine.

Avv. Colao: Ma lo gira di 360°?

Prof. Maurri: Forse 348 forse 370 avvocato la gira in mano c’è l’ha così e ad un certo momento la tiene così senza girare la mano

Avv. Colao: Allora se la gira è la costola che taglia.

Presidente: No ma non si possono fare commenti di questo tipo quella è discussione finale ragazzi se no (voci sovrapposte)

Avv. Colao: Qui è un discorso tecnico io sono un avvocato ho fatto uno studio e naturalmente ora sono incompetente in questo campo e quindi naturalmente do ed esigo delle risposte adeguate perché sennò voi come vi rendete conto quale può essere

Presidente: Ma il professor Maurri risponderà nei limiti in cui sa e può tutto qui

Prof. Maurri: Io non ho fatto lo studio sulla dinamica e sull’uso specifico

Presidente: Bisogna sentire i periti su questo punto quando arriva l’altro perito sentiremo.

Prof. Maurri: Avvocato non vorrei essere macabro né di cattivo gusto ma la prima volta che avremo l’occasione di fare una mastectomia a medicina legale la chiameremo e le faremo vedere come si fa.

Avv. Colao: Io guardi ne faccio volentieri a meno

Prof. Maurri: Me lo immagino

Avv. Colao: Tranquillo ne faccio proprio volentieri a meno però ora come ora il mio lavoro mi impone di approfondire questo discorso

Prof. Maurri: Ma ripeto avvocato siccome l’argomento nei particolari tecnici di cui lei mi sta parlando non l’ho affrontato io, io la pregherei di chiederlo a chi l’ha scritto e firmato.

Presidente: Bene se non ci sono altre domande il Professor Maurri può andare grazie, prego. Pubblico Ministero abbiamo un altro stamattina?

P.M.: Sì abbiamo

Presidente: Ah Simpatia

P.M.: Sì l’ispettore Simpatia della polizia scientifica della Questura di Firenze.

Presidente: Allora simpatia prima che venga introdotto il teste informo che è quell’agente della polizia scientifica che ha fatto l’identikit. Avvocato Filastò era quel signore della polizia scientifica che ha fatto l’identikit e quindi va bene si può ammettere? Si ammette formalmente ex art. 507 su accordo delle parti va bene. Allora viene introdotto il teste Simpatia Giovanni, come si chiama Giovanni lei?

Giovanni Simpatia: Sì.

Presidente: Che viene ammesso ex art. 507 CPP stante l’accordo delle parte, viene disposto l’immediata audizione sempre sull’accordo delle parti, va bene, come si chiama lei, dov’è nato.

Giovanni Simpatia: Simpatia Giovanni nato a Caivano Napoli 20 05 41, il 20 maggio 41, Caivano provincia di Napoli.

Presidente: Se vuole guardare questo identikit.

Giovanni Simpatia: Certo, sì questo è l’Identikit che ho fatto personalmente io.

Presidente: Quella roba manoscritta sopra quello scritto sopra chi l’ha apposto?

Giovanni Simpatia: Questi sono degli appunti che ho preso dopo aver costruito ricostruito il grafico.

Presidente: Di suo pugno?

Giovanni Simpatia: Di mio pugno sì signore.

Presidente: Ecco la domanda che volevo fare io poi l’esame prosegue in forma ordinaria è questo, lei ha fatto questo identikit in base a quale persone? Quali sono le persone che l’hanno aiutata a ricostruire quel volto.

Giovanni Simpatia: Allora io posso iniziare da capo cioè dall’inizio? Ecco ero in ufficio è venne il signor dirigente della squadra mobile mi disse che sarei dovuto andare con lui a Prato dai carabinieri per fare una ricostruzione grafica, mentre eravamo in macchina mi disse che poiché queste persone che dovevano descrivere l’identikit non volevano essere prese a verbale o cose simile perché avevano timore appunto che ci fossero giornalisti che potessero divulgare cioè volevano rimanere un po’ lì anonimi esatto, non proprio insomma cioè non volevano pubblicità esatto. Avevano paura che cioè fossero giornalisti e che i giornalisti sa prendono le notizie quindi vabbè dico io comunque mi limiterò a sapere almeno con chi lavoro siccome è un lavoro mio mi limiterò a prendere solo nome e cognome senza stare a come di solito faccio mi faccio dare i documenti, trascrivo i documenti e so precisamente con chi ho fatto l’identikit

Presidente: Parli un po’ più forte.

Giovanni Simpatia: Di solito quando ricostruisco l’identikit con la persona che mi descrive prendo tutti i dati anche per un domani qualcuno mi chiede con chi ha fatto l’identikit io possa dire l’ho fatto con Tizio e Caio ecco e allora mi disse al dirigente almeno mi limiterò a prendere nome e cognome dice va bene quindi andammo a comando Compagnia Carabinieri di Prato e mi presentarono questi due fidanzati che allora mi avevano detto due fidanzati e mi fecero appartare in una stanza in questa in questo comando con loro poiché ricostruire un identikit si ha necessità di tranquillità perché bisogna addivenire ai ricordi per fare una giusta ricostruzione quindi ci appartammo io e questi due fidanzati per iniziare subito alla ricostruzione grafica senza chiedere chi erano o non chi erano proprio perché si addivenisse ad una ricostruzione più precisa possibile. Fatto l’identikit confermarono la somiglianza e a questo punto mi dettero tutti i connotati, gli altri connotati che erano l’altezza che fanno parte appunto della completezza del grafico, l’altezza, l’età, la corporatura, capelli se scuri o se chiari ed altri elementi idonei per la ricostruzione. Fatto ciò confermarono appunto la somiglianza di quella persona che avevano visto mi pare il giorno prima mezzanotte vabbè fatto questo mi recai con loro nel comando nell’ufficio dove c’erano tutti ad attendere ufficiali dei Carabinieri, sottoufficiali, colleghi miei, funzionari miei presentai l’identikit avevo fatto/avevo ricostruito il grafico venne più o meno dissero che era simile a quello che avevano visto e dopodiché feci vedere appunto ai comandanti diciamo il grafico e ne fecero una fotocopia lì per lì, fecero delle fotocopie provvisoriamente. Fecero queste fotocopie ed io presi l’originale del grafico e ritornai in ufficio con quelli che mi avevano portato e dopo due giorni perché questo identikit veniva in ufficio veniva fotografato, registrato, dato un numero di progressione, registrato, fotografato, riprodotto, fatto le copie e poi trasmesso innanzitutto al centro nazionale Criminalpol di Roma e in quelle circostanze qui appunto vediamo che ho degli indirizzi ben precisi dove li ho mandati, li mandai prima al centro nazionale Criminalpol divisione polizia scientifica sezione indagini tecniche Roma Eur, per conoscenza alla squadra mobile sede Firenze, alla Criminalpol Firenze, al commissariato di PS di Prato perché è lì che andai, al Comando Compagnia Carabinieri di Prato ove io feci questo grafico. Questa lettera firmata dal mio dirigente e con la mia sigla che l’avevo fatto io mandai copie e qui in ultimo rigo dice altri connotati del grafico in calce alla foto e questi connotati che vediamo qui dove io ho dovuto prendere a mano li ho messi qua, altri conati in calce alla foto, per gli altri uffici in indirizzo si allegano copie del grafico, questo grafico è giunto a questi uffici dopodiché mi sono state chieste nel corso degli anni a seguire mi sono state chieste diverse volte nell’ufficio da colleghi di squadra mobile e altri uffici sempre sotto richiesta scritta copie di questo grafico. Stop fino ad ora.

Presidente: Queste persone/questi fidanzati che hanno collaborato per fare questo identikit chi sono? Chi erano?

Giovanni Simpatia: E infatti me li segnai proprio in previsione che un domani forse mi avrebbero detto con chi l’ha fatto, allora qui ho segnato Tozzini Giancarlo e Parisi Rossella, mi limitai a prendere

Presidente: Persone sentite qui, sono state già sentite sul punto.

Giovanni Simpatia: Sì questi io segnai sul punto.

Presidente: Allora su questo invece c’è stato un Maresciallo se non ricordo il nome Salvini non mi ricordo che dice che il risultato di quel identikit è frutto anche dell’opera di un persona di un signore anziano che era in macchina che avrebbe viso che avrebbe voluto rimanere anonimo no c’è un signore che era in macchina con la propria ragazza in intimità e che avrebbe visto avvicinarsi al finestrino una persona e che

Giovanni Simpatia: No questi mi sono state descritte da questi due fidanzati.

Presidente: Non sa nulla di una terza persona?

Giovanni Simpatia: No assolutamente niente. Io non so proprio nulla oltre questo che ho descritto finora non mi risulta niente di questo

Presidente: L’esame può continuare in forma ordinale, Pubblico Ministero prego.

P.M.: Lei sa se il giorno in cui andò a Prato a fare questo identikit che ha disegnato lei no? E l’ha disegnato su della carta dal lucido dico bene? L’originale è carta da lucido?

Giovanni Simpatia: Certo

P.M.: Dietro il lucido ha scritto i nomi per questo viene… era un altro biglietto.

Giovanni Simpatia: è un altro biglietto allegato al lucido che poi evidentemente forse hanno fatto una fotocopia ed è venuto fuori tutto esatto.

P.M.: Benissimo, lei ebbe modo di capire, di vedere o di sapere se i Carabinieri da cui lei andò lì a Prato autonomamente con un altro operatore dei Carabinieri avevano fatto loro quello che chiamano il fotofit anziché il disegno la composizione con pezzi di fotografie? Le fu detto che qualcuno aveva fatto un’operazione

Giovanni Simpatia: Mai saputo nulla del genere.

P.M.: Lei ha mai visto un fotofit simile a quello fatto in questo modo?

Giovanni Simpatia: In riferimento a questo disegno mai.

P.M.: Io non ho altre domande grazie

Presidente: Prego parte civili? Difesa?

Avv. Filastò: Avvocato Filastò, con riferimento a questa domanda che gli ha fatto il pubblico ministero lei ha detto di non aver visto questo fotofit con riferimento a questo disegno, in qualche altra maniera l’ha visto/ne ha sentito parlare? Ha avuto modo di notarlo? La domanda è questa, perché in un rapporto si fa riferimento non solo all’identikit ma anche a un fotofit

Giovanni Simpatia: Ma questo ripeto non lo so, sconosco questo fatto.

Avv. Filastò: Nemmeno ne ha mai sentito parlare o mai visto?

Giovanni Simpatia: Mai sempre in riferimento a questo identikit perché io ne ho fatti tanti di identikit per cui, se si riferisce a questo assolutamente no.

Avv. Filastò: Bene grazie.

Presidente: Avvocato Fines.

Avv. Filastò: Sì grazie signor presidente volevo prima di tutto mostrare al teste un appunto per il quale volevo chiedere conferma se era stato per caso di suo pugno, la descrizione fornita dai fidanzati Tozzini Giancarlo e Parisi Rossella presso la compagnia cc librato 27 10 81 poi si descrivono i connotati evidentemente sulla base di quanto è dichiarato dai due, mi avvicino per chiederle conferma di questo.

Giovanni Simpatia: Benissimo sì.

Presidente: Bisogna dirlo di averlo mostrato al teste, lo dica.

Avv. Filastò: Ho mostrato al teste questo appunto che io rinvengo a carte 658 degli atti del pubblico ministero allegata alla nota Questura di Firenze squadra mobile datata 9 maggio 96 che chiederò poi di produrre.

Presidente: Non è prodotto?

Avv. Filastò: Non lo so signor presidente io comunque stamattina chiedo nuovamente di essere ammesso alla produzione e la mostro immediatamente alla corte previa un’altra precisazione, allora lei conferma quindi che questi appunti sono stati vergati di suo pugno e che i connotati come leggo nell’annotazione erano quelli di un uomo dell’età di 45-55 anni, di spalle larghe corporatura regolare, capelli scuri, colorito bruno, occhi grandi infossati scuri, aspetto normale, due zigomi pronunciati, viso regolare, mento affilato.

Giovanni Simpatia: Certo

Avv. Filastò: Queste caratteristiche poi sono state in parte riprodotte dattiloscritte sopra o sotto l’identikit

Giovanni Simpatia: L’immagine fotografica

Avv. Filastò: L’immagine fotografica però si omettono alcune circostanze alcune caratteristiche come il mento affilato, il vito regolare, si parla solo di età 45-55, corporatura regolare, spalle larghe, colorito bruno, capelli e occhi scuri, non si parla di mento affilato, non si parla di viso regolare, le caratteristiche dattiloscritte sotto il grafico da chi sono state compilate? Da lei o da altri?

Giovanni Simpatia: Il grafico in questione

Avv. Filastò: Sotto il grafico vengono

Giovanni Simpatia: Sì li ho fatti io, li ho messi io.

Avv. Filastò: Quindi parzialmente ripetono quello che avevano i suoi appunti manoscritti ma non

Giovanni Simpatia: E io avrei omesso

Avv. Filastò: No dai suoi appunti io leggo mento affilato, viso regolare, mi sembrano caratteristiche piuttosto

Giovanni Simpatia: Certo ma questi mi pare che lo dice il disegno stesso non mi sembra che

Avv. Filastò: Senta lei è a conoscenza di un appunto sempre dattiloscritto redatto il 27 ottobre 1981 nel quale anche qui si riportavano i dati e le caratteristiche descritte dal Tozzini e dalla Parisi dove si parla di un Alfa Romeo GT all’interno della quale sarebbe stato visto quest’uomo sui 45-55 anni, stempiato, viso rotondo, quasi senza capelli in testa, lei si ricorda di

Giovanni Simpatia: Io non l’ho scritto, io c’ho questi appunti altri non c’è lì ho.

Avv. Filastò: Questo appunto ora citato presidente è stato prodotto all’udienza del 30 ottobre 97

Presidente: Vabbè se c’è già non c’è problema.

Avv. Filastò: Già in atti.

Presidente: Ecco l’ultima domanda che volevo sapere io era questa, i testi come si chiama quei due testi Parisi e Tozzini parlano bene della capigliatura, che dissero? L’avevano vista bene, non l’abbiamo vista bene. Avevamo visto tutto il volto nella sua interezza o no?

Giovanni Simpatia: Ecco voglio chiarire mettere a fuoco questa cosa, poiché questi li hanno visti mi pare a mezzanotte o poco più non lo so quando insomma di notte coi fari lo hanno abbaiato quindi è stata una visione molto difficile e molto cauta quindi con tante attenzioni e alla fine siamo addivenuti a considerazione cioè questi discorsi dei capelli, il discorso dei capelli sono stati chiesti diverse volte, li ho messi in un primo momento e non gli parevano giusti con quei capelli messi in testa ma gli è sembrato più giusto dopo alla fine il grafico senza capelli com’è così raffigurante in questa foto però dice sì l’abbiamo visto un attimo coi fari e poiché la testa era quasi al limite del tetto della macchina che copriva e non copriva però nell’insieme in linea di massima in generale andava bene quella ricostruzione con quei capelli

Presidente: Cioè loro hanno fatto hanno fatto riferimento a questa difficoltà di vedere bene.

Giovanni Simpatia: Esatto erano un po’ lievemente indecisi per questo particolare

Presidente: Hanno fatto riferimento a quella particolare situazione.

Giovanni Simpatia: Sì però appunto ripeto poi hanno deciso che i capelli erano meglio non averli messi perché in primo tempo li avevo messi io cioè io quando ricostruisco un grafico do tante possibilità proprio per cercare (salta l’audio) l’avranno visto bene questo il discorso della capigliatura secondo me secondo il mio

Presidente: Per il fatto del diciamo del montante

Giovanni Simpatia: Sì per via del montante questo lo dissero

Presidente: Altre domande?

Avv. Filastò: Presidente volevo solo mostrare questo appunto dattiloscritto di cui avevo parlato al teste

Giovanni Simpatia: Sì prendo gli occhiali un attimo perché non vedo, questa pagina sì, ma io già mi dice proprio niente questa lettera mai vista per cui non ne so assolutamente nulla, non ne so nulla di questo.

Avv. Filastò: Chiederei allora signor presidente di essere ammessa alla produzione quell’appunto manoscritto di cui io

P.M.: Mi sembra lo avevamo già prodotto.

Avv. Filastò: Sto parlando se non fosse già stato prodotto.

Presidente: Faccia vedere.

P.M.: Dovrebbe esserci l’originale

Presidente: Sì l’originale bene lo controlliamo e poi si può produrre in un secondo momento non c’è problema. Pare che sia prodotto dovrebbe.

P.M.: Dovrebbe essere insieme all’identikit, è insieme al lucido, sì giudice è dietro il lucido originale.

Presidente: Se non ci sono altre domande può andare. Allora può andare può grazie. Non c’è altro questa mattina vero?

P.M.: No presidente.

Presidente: Allora io volevo sapere la Corte si deve ritirare un attimo sulle intercettazioni possiamo conferire l’incarico di già perché faccio presente questa situazione, la settimana prossima lunedì c’è lo sciopero, martedì, mercoledì e giovedì c’è dell’aula in quanto deve essere occupata da un grosso processo del Gip mi hanno detto di far presente questa cosa e non si sa come fare perché tutte le aule del tribunale sono occupate, venerdì c’è impedimento da parte mia che devo presiedere un’udienza al tribunale assolutamente non si può costruire diversamente il collegio e allora poi si va la settimana dopo il lunedì c’è sciopero, il martedì c’è impedimento del pubblico ministero, mi pare il 26 c’è l’impedimento nuovo mio del tribunale con turno obbligato, si andare 27 e 28.

P.M.: Bene presidente.

Presidente: 27 e 28. Comunque ora ci ritiriamo un attimo, su questa trascrizione di registrazioni di quelle quattro telefonate c’è opposizione? Mi sembra di no mi pare?

Presidente: Allora ci siamo tutti Vanni eccolo qua, quindi sostituisce l’avvocato Filastò va bene, allora la corte sulla richiesta del Pm formulata con memoria depositata all’udienza del 31 ottobre 97 di trascrizione integrale delle registrazioni e delle conversazione telefonica indicate nella memoria medesima sentiti i difensori che non oppongono rilevato che si rende necessaria la trascrizione delle registrazioni sopraccitate da eseguire nelle forme di perizia ricorrenti presupposti di cui all’articolo 268 Codice di Procedura Penale e non essendoci proceduta trascrizione della fase delle indagini preliminari, in accordo tra le parti all’esecuzione della trascrizione dell’attuale fase di dibattimento per questi motivi dispone la trascrizione integrale di registrazioni relative alla conversazione telefonica intercettate citate dalla richiesta del PM di cui in premessa abbiamo opiato allo scopo il signor Filippi Tinello, ordina una comprensione immediata dottor del Finelli, sì questa è l’ordinanza leggiamola, Pubblico ministero si può produrre queste

P.M.: Presidente io ho fatto l’istanza ed ho indicato il numero della bobina esattamente i giri ecco ovviamente si tratta di bobine che sono negli armadi dove sono conservate appositi e magari se può incaricare il Tinello di prenderle direttamente dal PM glieli consegniamo noi.

Presidente: Ora aspettiamo un attimo, dov’è nato Tinello

Tinello: Corleone Palermo

Presidente: Quando?

Tinello: 1 10 1937.

Presidente: Residente a Firenze?

Tinello: Firenze via Boccaccio 9.

Presidente: Legga la formula quella del perito.

Tinello: Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo nello svolgimento dell’incarico mi impegno ad adempiere al mio ufficio senza altro scopo che quello di far conoscere la verità e mantenere il segreto sulle operazioni peritali.

Presidente: Allora direi di procedere l’incarico è questo di procedere alla trascrizione integrale delle quattro bobine/di quattro telefonate indicate dal Pubblico Ministero della nota 31 ottobre 97.

P.M.: Vogliamo dare atto che sarà il PM a consegnare le bobine?

Presidente: Le bobine sono attualmente in possesso del PM, lei si mette in contatto e le prende direttamente di sua mano. Quanto tempo le ci vuole per fare questa? Sono quattro telefonate veloci.

Tinello: Vuole sapere quanto tempo? Non lo so.

Presidente: La Corte si riunisce il 27, il 27 mattina potrebbe venire a depositare le cose così un attimo ci liberiamo di lei?

Tinello: Va bene.

P.M.: Le portiamo qua il 27 mattina.

Presidente: No se potete dargliele prima così le registra e il 27 le abbiamo già pronte.

P.M.: Perfetto allora in giornata

Presidente: Dobbiamo sentire il Lotti

P.M.: Noi le consegniamo in giornata.

Presidente: Va bene Tinello?

Tinello: Va bene si.

Presidente: Fino al 27, il processo viene rinviato in prosecuzione all’udienza del 27 novembre alle ore 9, lei dovrà comparire a quell’udienza lì va bene?

Tinello: Ci sarò senz’altro.

Presidente: Prendo atto del rinvio nuova traduzione del Vanni. L’udienza è tolta per oggi.

13 Novembre 1997 32° udienza processo Compagni di Merende

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