Il 15 febbraio 2005 rilascia testimonianza Rolando Rossi, in relazione alle indagini sulla pistola di Francesco Narducci svolte in data 15 febbraio 2005.

Questi riferiva al personale incaricato alle indagini che il NARDUCCI Francesco, da lui conosciuto perfettamente, negli anni passati, aveva frequentato il poligono esercitandosi con una pistola cal. 22.

Questo uno stralcio della sua testimonianza:

“….RISPOSTA: Ho sempre svolto l’attività di carrozziere fino all’anno 1982. Contemporaneamente, dal settembre 1967 ho iniziato a frequentare la Sezione di Perugia del “Tiro a Segno Nazionale” ubicato da sempre in Borgo XX Giugno n.28. Dal 1982 in poi, anno in cui lasciai l’attività di carrozziere per motivi di salute, cominciai a lavorare a tempo pieno presso il poligono come armiere, manutentore e custode ed in seguito sono diventato istruttore di tiro. Ancora oggi frequento il poligono in qualità di istruttore di tiro. DOMANDA: Conosceva Francesco NARDUCCI? Ricorda se frequentava il poligono di Borgo XX Giugno? RISPOSTA: Si. Conoscevo Francesco NARDUCCI perchè frequentatore del poligono di tiro di Borgo XX Giugno. Ricordo che il NARDUCCI, che sapevo essere medico, veniva presso il poligono generalmente di domenica, anche perchè, in passato, il poligono era aperto al pubblico solo il sabato pomeriggio e la domenica mattina. Ricordo altresì che lo stesso veniva in compagnia di un certo CENTAMORI, anch’egli medico di Perugia, ora deceduto poichè ucciso dalla moglie per motivi di gelosia circa 20 – 25 anni fa. Francesco NARDUCCI sparava con pistole calibro 22 di proprietà del poligono che all’epoca erano di marca Bernardelli e Beretta e, qualche volta, usava delle pistole tipo revolver calibro 38 di proprietà di CENTAMORI credo di fabbrica “Smith & Wesson”. Escludo che il NARDUCCI usasse al poligno armi di sua proprietà ma non sono in grado di precisare se ne possedesse qualcuna. DOMANDA: Ricorda il periodo in cui il Francesco NARDUCCI frequentava il poligono? RISPOSTA: Non saprei specificare con precisione il periodo in cui NARDUCCI frequentava il polignono ma posso dire, però, che era già medico e si era laureato da poco. All’epoca io ero armiere e custode e, cosiderando che diventai istruttore dal 1982 in avanti, presumo che il NARDUCCI frequentasse il poligono prima dell’anno 1982. Escludo che lo stesso frequentò il poligono successivamente alla mia nomina ad istruttore di tiro, cioè dopo il 1982. Prima di me l’istruttore era un certo DIOTALLEVI Luigi, impiegato al Policlinico di Perugia, mi sembra residente in Ponte San Giovanni, e, prima ancora, un certo CICIONI, ora deceduto. Sicuramente anche il DIOTALLEVI ha conosciuto Francesco NARDUCCI quale frequentatore del polignono dove lui, in quel preciso periodo, svolgeva, appunto, la funzione di istruttore. Questo lo dico perchè all’epoca, come ancora oggi, gli istruttori di tiro devevano e devono essere presenti sulla linea di tiro al momento delle esercitazioni da parte dei soci. DOMANDA: Ricorda qualche particolarità del NARDUCCI tiratore? RISPOSTA: Non ho memoria precisa in tal senso. Ricordo, però, che dopo un periodo di tempo il NARDUCCI aveva appreso una certa dimestichezza con le pistole, con le quali sparava al bersaglio posto a 25 metri, tipo di tiro riservato esclusivamente a quesate armi. Poichè me lo chiedete vi dichiaro che da quando si è iniziato a parlare del coinvolgimento di Francesco NARDUCCI nei delitti del mostro di Firenze, cioè in questi ultimi 2 – 3 anni, ho ricollegato la sua frequentazione al poligono di tiro senza, peraltro, dare molto peso o ricollegare questa sua attività ricreativa ai fatti in questione. DOMANDA: Ci può descrivere le caratteristiche fisico-somatiche di NARDUCCI Francesco? RISPOSTA: Ricordo che era un giovane di bell’aspetto, molto affabile e gentile, alto circa m.1,80, corporatuta snella atletica, capelli castano scuro. Ricordo che vestiva sempre im maniera sportiva. Sarei in grado di riconoscerlo qualora mi venisse mostrato in fotografia.

L’Ufficio da atto che al Signor ROSSI Rolando viene posto in visione un album fotografico in bianco e nero, n.2/2003 del G.I.DE.S. di Firenze composto da n. 49 fotografie di persone di sesso diverso e, dopo attento esame il ROSSI risponde:

“Riconosco, senza ombra du dubbio, il NARDUCCI Francesco raffigurato nella foto n.0002. In questa foto è esattamente como lo vedevo quando frequentava il poligono, L’ho immediatamente riconosciuto non appena ho consultato il vostro album fotografico. Riconosco, inoltre, le foto n.0008, 0009 e 0010 raffiguranti i personaggi PACCIANI, VANNI e LOTTI, per averli visti più volte in televisione e nei giornali. Non mi sembra di conoscere tutte le rimanenti altre persone effigiate nell’album””

L’Ufficio da atto, altesi’, che la foto n.0002 ritrae l’immagine di NARDUCCI Francesco, in altri atti generalizzato, e le foto n.0008, 0009 e 0010 ritraggono le effigi di PACCIANI Pietro, VANNI Mario e LOTTI Giancarlo, anch’essi in altri atti generalizzati…..”

Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 344/345

15 febbraio 2005 Testimonianza di Rolando Rossi

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