Un pacco anonimo accusa “Pacciani è il mostro di Firenze”

LEMFORDE – Rimbalza dall’ Italia, e spiazza la squadra antimostro in missione in Germania, l’ ultimo colpo di scena sul maniaco di Firenze. Qualcuno a metà maggio, dopo la perquisizione a casa di Pietro Pacciani, l’ ultimo indiziato per i 16 delitti del mostro, ha spedito un pacco e una lettera anonima ai carabinieri di San Casciano Val di Pesa. Dentro, un pezzo di pistola avvolto in uno straccio e un foglio di carta con poche righe a stampatello. Il pezzo è di una Beretta. Può essere montato su una 765 oppure su una calibro 22 uguale a quella usata dal mostro nei suoi omicidi. Nella lettera, accuse a Pacciani, lanciate da qualcuno che lo conosce bene. E la stoffa che copriva il pezzo di pistola combacia con quella ritrovata nel garage del super-sospettato. Ma chi è l’ anonimo? Un nemico che vuole incastrare Pacciani oppure un testimone che ha visto qualcosa e che solo adesso si è deciso a parlare? La notizia del ritrovamento arriva mentre il capo della squadra antimostro Ruggero Perugini sta tentando il tutto per tutto nel nord della Germania. Ieri, ha incontrato i genitori di Horst Meyer: uno dei due tedeschi uccisi nel bosco del Galluzzo nel settembre di 9 anni fa. Gli ha mostrato gli oggetti trovati a casa di Pacciani: matite, pennarelli, due giacche e un blocco da disegni, fabbricati in Germania. Tra questi il blocco: è dello stesso tipo di quelli usati dal ragazzo ucciso: veniva venduto anche a Munster (dove Meyer studiava arte) ed ha ancora dietro il prezzo scritto col lapis.

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23 Giugno 1992 Stampa: La Repubblica – Un pacco anonimo accusa “Pacciani è il mostro di Firenze”
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