Il 2 Luglio 2005 rilascia dichiarazioni Fabrizio Giulimondi, segretario particolare del Sottosegretario On. Giuseppe Valentino.

Secondo Fabrizio Giulimondi tre giorni dopo la presentazione della prima richiesta della misura cautelare contro Francesco Trio, Francesco Di Carlo e Alfredo Brizioli presentata il 14 ottobre 2004  il legale di Ugo Narducci, il Prof. FABIO DEAN ne era stato già informato e, a sua volta, aveva cercato di mettersi in contatto con l’on. VALENTINO, tramite il GIULIMONDI, per avvertirlo della richiesta e perché questa venisse bloccata e, informato successivamente che il GIP non si era ancora pronunciato, tentava nuovamente di mettersi in contatto col Sottosegretario.

Vedi: Sentenza Micheli Pag. 832

Uno stralcio della testimonianza:

Confermando anche in quest’ultima occasione, quanto dichiarato in precedenza (Ndr: vedi 22 Novembre 2004), ha detto: “Quando mi sono trovato l’interlocutore in linea, a quanto ricordo, questi, che si era già qualificato alla centralinista che mi aveva informato sull’identità dell’interlocutore, mi ha detto, con voce che mi ha colpito per la sua anormalità e per il fatto era male articolata e tipica di una persona verosimilmente malata, che la Magistratura di Perugia stava per procedere ad arresti di alcuni avvocati di quel Foro e che l’On. VALENTINO doveva intervenire per bloccare, in qualche modo, questa iniziativa. L’Avvocato sottolineò l’urgenza e la necessità che venisse immediatamente informato il Sottosegretario. Io rimasi sbalordito da una telefonata del genere che era al di fuori dell’immaginabile….le dico che il Prof. DEAN ha fatto riferimento proprio ad imminenti arresti di avvocati perugini e non ad altre situazioni come articoli giornalistici su indagini in corso a Perugia o altro. Fu molto deciso e mi dette proprio la notizia di imminenti arresti di avvocati perugini”.

Vedi: Sentenza Micheli Pag. 833

Domanda: “Si ricorda di una lettera del Prof. DEAN all’On. VALENTINO, in relazione alle indagini sulla vicenda NARDUCCI o, comunque, a contatti del Prof. DEAN con l’On. VALENTINO, in relazione a tale vicenda?”
(..) Assolutamente no. Poiché me lo chiede, le dico che non conoscevo il Prof. DEAN prima della telefonata che ho ricevuto da parte sua e che ho riferito nel precedente processo verbale di assunzione ad informazioni.
Domanda: “Mi può ricapitolare con precisione il contenuto di quella telefonata?”
(..) Nella mattinata del 14 ottobre 2004, come può rilevarsi dal prospetto delle telefonate in arrivo per il Segretario particolare Dott. GIULIMONDI che ho consegnato nel precedente interrogatorio, fui chiamato da una centralinista del nostro Ufficio, che mi disse che vi era in linea il Prof. FABIO DEAN, un avvocato di Perugia, che chiedeva di parlare urgentemente con il Sottosegretario Onorevole VALENTINO. Preciso che tutte le telefonate per l’On. VALENTINO mi vengono trasmesse salvo che a chiamare non sia il Ministro o altri personaggi di Governo.
In quel caso si trattava di un avvocato e, quindi, la chiamata ha avuto il suo normale iter. Quando mi sono trovato l’interlocutore in linea, a quanto ricordo, questi, che si era già qualificato alla centralinista che mi aveva informato sull’identità dell’interlocutore, mi ha detto, con voce che mi ha colpito per la sua anormalità e per il fatto che era male articolata e tipica di una persona verosimilmente malata, che la Magistratura di Perugia stava per procedere ad arresti di alcuni avvocati di quel Foro e che l’On. VALENTINO doveva intervenire per bloccare, in qualche modo, questa iniziativa. L’Avvocato sottolineò l’urgenza e la necessità che venisse immediatamente informato il Sottosegretario. Io rimasi sbalordito da una telefonata del genere che era al di fuori dell’immaginabile. Di telefonate di matti ne riceviamo talvolta ma, onestamente, non avevo mai sentito una richiesta del genere. Inoltre, rimasi seriamente preoccupato dal fatto che l’uomo qualificatosi come Prof. DEAN, mi stava dando la notizia di un atto ancora non compiuto e mi chiesi come avesse potuto venire a conoscenza di una cosa del genere. Sinceramente pensai di trovarmi di fronte ad un matto. Imbarazzato, risposi all’avvocato che l’On. VALENTINO non c’era e questo corrispondeva a verità, poi cercai di dire qualcosa per chiudere la conversazione come succede quando ci troviamo di fronte a richieste assurde, del tipo: “Vediamo, riferirò, ecc.”, ma onestamente non ricordo cosa risposi. Ricordo solo che cercai di chiudere immediatamente quel colloquio con frasi di circostanza. Tra l’altro, io ero preoccupato perché temevo che la telefonata potesse essere registrata e potesse essere, magari, utilizzata per scopi politici e di provocazione contro il Sottosegretario. La telefonata durò pochi attimi, giusto il tempo di questo scambio di battute. Non molto tempo dopo, giunse il Sottosegretario al quale riferii che aveva chiamato una persona che mi sembrava un “matto” che aveva parlato di arresti che stavano per essere compiuti nei confronti di avvocati perugini. Non aggiunsi la richiesta di intervento del Sottosegretario, formulata dall’interlocutore, per evitare reazioni furibonde dell’On. VALENTINO che si sarebbe infuriato di fronte ad una richiesta del genere. Conoscendolo preferii glissare sulla richiesta che mi era stata formulata. Aggiunsi che si trattava dell’Avv.to FABIO DEAN e, a quel punto, l’On. VALENTINO mi disse che era molto malato e che non bisognava farci caso. Successivamente, sempre in mattinata, il 3 novembre 2004 la centralinista mi ha di nuovo informato che c’era un’altra chiamata del prof. FABIO DEAN e, a quel punto, ho ritenuto doveroso dire alla centralinista che non mi trovavo al Ministero e che non c’era neppure l’On. VALENTINO. Da allora non ho più parlato con questo interlocutore. Poiché me lo chiede, le dico che il Prof. DEAN ha fatto riferimento proprio ad imminenti arresti di avvocati perugini e non ad altre situazioni come articoli giornalistici su indagini in corso a Perugia o altro. Fu molto deciso e mi dette proprio la notizia di imminenti arresti di avvocati perugini. Si dà atto che viene fatta ascoltare al Dott. GIULIMONDI la registrazione di un verbale in data 04 dicembre 2004, dal punto di registrazione contraddistinto con il numero 12.18 a quello numero 13.04, relativo alla prima fase del processo verbale e della conseguente registrazione.
Domanda: “Lei riconosce la voce della persona che si qualificò come il Prof. DEAN in quella del brano di registrazione che ha ascoltato?”
(..) Riconosco, senza ombra di dubbio, la voce dell’interlocutore che si qualificò come l’Avv.to DEAN. Nel brano ho ascoltato tre voci, una è la sua, cioè del dott. MIGNINI e un’altra è una voce, anch’essa normale, anch’essa maschile, che non conosco.
La voce del Prof. DEAN è, invece, assolutamente inconfondibile perché si capisce che è caratteristica di un uomo presumibilmente malato. E’ la voce che risponde ad una domanda che Lei gli ha rivolto, mentre la voce dello sconosciuto, che presumo sia un avvocato, lo invita a rispondere alla domanda del Magistrato. Ho riconosciuto quella voce anomala e del tutto particolare, proprio perché ha delle caratteristiche così singolari. Se, invece, l’interlocutore avesse parlato con il timbro di voce del Magistrato o dello sconosciuto, non me lo sarei ricordato. Quella voce, invece, era inconfondibile e l’ho perfettamente riconosciuta oggi.
Si dà atto che la voce riconosciuta dal Dr. GIULIMONDI corrisponde a quella del Prof.
FABIO DEAN, nel p. v. di interrogatorio registrato.
(..)

Vedi: Sentenza Micheli Pag. 835/836/837

2 Luglio 2005 Testimonianza di Fabrizio Giulimondi

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