Cecelia Shepard e Bryan Hartnell

DATA DEL DELITTO: Sabato 27 Settembre 1969
LUOGO DEL DELITTO: Lake Berryessa, Napa, California del Nord, USA
ORARIO: 18:30
VITTIME: Cecelia Shepard (22), Bryan Hartnell (20)
SCENA DEL CRIMINE: Twin Oak Ridge, odierna “Zodiac’s Island”
ARMI USATE: pistola non identificata (probabile 9mm Browning Hi Power), coltello
CASO: irrisolto

“…One sunny day
I’ll get back again
Somehow, someway
But I don’t know when
California blue
California blue…”

California Blue – Roy Orbison

Le ultime luci dell’estate del 1969 stanno svanendo insieme al mese di Settembre, nella California del Nord. E’ stata un’estate particolarmente calda e densa di avvenimenti.

Il 5 luglio 1969, il giorno dell’indipendenza, è stato segnato da una terribile aggressione che è costata la vita a Darlene Ferrin (22). La ragazza era in compagnia del suo amico Michael Mageau (19) nel parcheggio del Golf Club di Blue Rock Springs Park, a Vallejo. Il ragazzo è sopravvissuto ad un immotivato attacco che è stato seguito da inquietanti risvolti. Infatti, pochi minuti dopo aver sparato ai due ragazzi, un individuo ha chiamato la polizia di Vallejo rivendicando il delitto, compiuto con una Luger 9mm. Lo stesso individuo, nella stessa telefonata, ha inoltre rivendicato l’uccisione di David Faraday (17) e Betty Lou Jensen (16), coppia di giovani ragazzi attaccata a Benicia, e precisamente sulla Lake Herman Road, Benicia Water Pumping Station ad appena cinque chilometri di distanza da Blue Rock Springs, la notte del 20 dicembre 1968. David e Betty Lou sono entrambi deceduti, uccisi dai colpi di una calibro .22 non identificata.

A meno di un mese di distanza, il 31 luglio 1969, il cacciatore di coppiette che sta infestando la North Bay, ha dato seguito alle sue rivendicazioni iniziando una macabra corrispondenza con il San Francisco Chronicle, il San Francisco Examiner ed il Vallejo Times Herald. Ad ogni testata ha inviato una lettera contente dettagli specifici e precisi concernenti i suoi omicidi, con allegato un cifrario composto da 408 caratteri.

In un delirio di narcisismo, sfidando apertamente gli investigatori che stanno cercando di fermarlo in tutti i modi possibili, l’assassino si è dato un nome: Zodiac.

“This is the Zodiac speaking”. Qui è Zodiac che parla. E’ questo l’incipit di una lettera arrivata a pochi giorni dalle prime tre, ovvero il 4 Agosto 1969. Zodiac fornisce ulteriori dettagli sui delitti, pungola la polizia che gli dà la caccia, minaccia di compiere una carneficina nel weekend se il suo messaggio non verrà pubblicato in prima pagina, in ogni dove. Ancora, spiega a stampa e polizia il suo “modus operandi”: uccidere persone sole e coppie appartate scelte a caso, nei weekend. Infine, pone l’attenzione sul cifrario da lui inviato: lì c’è la sua identità. Il cifrario verrà risolto appena quattro giorni dopo, l’8 agosto 1969,  dai coniugi Donald e Bettye Harden (con un assist, pur tardivo di un giorno, di un “cittadino preoccupato”). Purtroppo, però, nulla nel delirante messaggio che emerge dal cifrario porterà ad elementi utili ai fini di un’eventuale identificazione.

Zodiac afferma di uccidere per divertimento, per l’adrenalina della caccia agli esseri umani (ed in particolare alle coppie appartate nelle “lover’s lane”, le vie degli innamorati, suo terreno di caccia prediletto), e perchè quando morirà rinascerà in Paradiso, dove tutti coloro che ha ucciso saranno lì a servirlo, per l’eternità.

Le comunità di Vallejo e Benicia trascorrono l’estate in allerta, aspettandosi il peggio. Mediaticamente, l’impatto delle terribili azioni e della sfida lanciata da Zodiac alla North Bay californiana è sicuramente importante.

Nonostante l’apprensione vissuta dalle famiglie, l’Agosto del 1969 scorre via fortunatamente senza ulteriori attacchi. Il killer sembra concentrato sull’aspetto mediatico delle sue azioni, e brama notorietà. Anche Settembre del 1969 scorre via senza attacchi a Vallejo e Benicia.

E’ il 27 Settembre 1969 intorno alle 18:10. E’ sabato pomeriggio, e siamo a Lake Berryessa, nella contea di Napa, e più precisamente a circa 73 chilometri a nord di Vallejo. Il lago Berryessa ha preso il posto di una valle in cui sorgeva un paese, Monticello, sfollato nel 1956 e sommerso dalle acque nel 1957.

Cecelia Shepard (22) e Bryan Hartnell (20) hanno improvvisato un picnic a Lake Berryessa. I due ragazzi originariamente avrebbero dovuto passare il pomeriggio a San Francisco, ma si sono fermati ad una fiera di paese a Santa Helena (una cittadina a nord di Napa) e si è fatto troppo tardi per arrivare a San Francisco, così hanno optato per il Lago Berryessa.

Bryan e Cecelia hanno steso una coperta a pochi passi dall’acqua in un luogo chiamato Twin Oak Ridge, che al momento è una penisola, ma che di lì a poco diventerà un’isola sul lago, come tutti gli inverni, a causa della marea. Fa parte di una serie di aree picnic vicine tra loro, che l’estate vengono prese d’assalto da giocosi bambini accompagnati dalle famiglie. Al momento, però, Twin Oak Ridge è un posto tranquillo ed appartato, protetto dalla presenza di tre quercie vicine tra loro (a pochi passi dai ragazzi) ed i due ragazzi sono sdraiati mentre parlano del più e del meno.

Bryan ha lo sguardo rivolto verso l’acqua, mentre Cecelia è con la testa sul petto di Bryan, ed ha la visuale su quanto accade alle spalle di Bryan. Mentre parlano, Cecelia sembra distratta da qualcosa. O qualcuno.
Un uomo con un comportamento strano ha catturato l’attenzione di una visibilmente preoccupata Cecelia, che immediatamente informa Bryan della presenza di un soggetto nascosto dietro un albero.

Un fatale fraintendimento, a questo punto, non permette a Bryan una valutazione corretta del rischio: il ragazzo, infatti, crede che l’uomo sia effettivamente dietro un albero (magari per rispondere ad un improvviso bisogno), ma sulla penisola adiacente a Twin Oak Ridge, ovvero a circa una cinquantina di metri da loro due, separata da un piccolo specchio d’acqua.

Tratta dal film Zodiac

L’uomo, però, non è ad una cinquantina di metri dai ragazzi, nè sulla piccola penisola adiacente: è a pochi metri di distanza dai ragazzi, nascosto dietro la prima delle tre querce presenti in prossimità dei ragazzi. Cecelia, a questo punto ad un passo dal panico, urla a Bryan che l’uomo è armato di pistola, e sta venendo verso di loro. Bryan si volta, e vede uno strano individuo a pochi metri, effettivamente armato di pistola.

L’uomo indossa uno strano costume di colore nero. Sulla testa ha uno strano cappuccio da boia, che sembra un sacchetto della spesa indossato al contrario, completamente nero e con quattro angoli sul vertice, con due piccole fessure in corrispondenza degli occhi. Il cappuccio prosegue con un pezzo di stoffa in corrispondenza del petto, sempre di colore nero, ma con uno strano simbolo bianco che sembra essere cucito a mano: una croce in un cerchio, una sorta di mirino.

Quel macabro simbolo non dice nulla a Bryan e Cecelia: sembra uscito da un negozio di costumi, ed il soggetto innanzi a loro non fa riferimento alcuno ad esso, nè si identifica come il soggetto che negli ultimi due mesi ha terrorizzato la Nort Bay con quello stesso simbolo: Zodiac. Infatti, le prime parole che provengono da quello strano individuo armato di pistola sembrano “rassicurare” i due ragazzi: “restate fermi e tranquilli: voglio solo i vostri soldi e la macchina. Restate calmi e nessuno si farà male.Bryan gli crede.

L’uomo mascherato afferma di essere scappato da una prigione del Montana, e di aver ucciso una guardia nella sua fuga verso il Messico. Bryan lo prende sul serio e, pur considerando che l’uomo innanzi a lui ha già ucciso e non è eventualmente spaventato dall’uccidere ancora, è convinto che cooperando con il suo assalitore, anche quest’ultimo coopererà con lui, limitandosi ad una rapina. Bryan cerca di instaurare un rapporto di ulteriore fiducia con il suo aggressore, offrendogli ulteriore aiuto. Bryan sta infatti studiando sociologia, ed offre all’individuo il suo numero di telefono per qualsivoglia aiuto. Il misterioso soggetto, però, risponde che vuole solo i soldi e la macchina dei ragazzi.

Tratta dal film Zodiac

Anzi, aggiunge una richiesta: vuole che Cecelia e Bryan si leghino a vicenda. L’uomo mascherato estrae delle strane corde di plastica, e più precisamente delle corde stendibiancheria, ed intima a Cecelia di legare Bryan, sempre minacciando i due con una pistola. Cecelia lega Bryan, ma l’incappucciato non è contento ed ha l’impressione che il nodo sia troppo “generoso”, così provvede in prima persona a legare Bryan e poi Cecelia stessa.

Nel frattempo, Bryan continua con svariate domande a cercare un dialogo con l’uomo che li ha appena legati. Per tutta risposta, l’uomo intima a Bryan di sdraiarsi in posizione prona, affinchè possa legargli anche i piedi. A Bryan l’ipotesi non piace nemmeno un pò, e fa presente che la richiesta è inutile e pericolosa, in quanto di lì a poco sarà freddo e non è proprio il caso di passare la notte legati al freddo, anche perchè i due ragazzi hanno collaborato ed assecondato tutte le richieste del rapinatore.

Ed è a questo punto che l’uomo mascherato, con estrema freddezza, punta la pistola verso Bryan e gli ordina con tono perentorio di sdraiarsi a terra. Una volta a terra, l’aggressore lega i piedi dei ragazzi, e continua legando i piedi alle mani di entrambi. Bryan è convinto che di lì a poco l’uomo se ne andrà con i loro soldi e la loro macchina, e pone all’individuo una strana domanda: vuole sapere se la pistola con la quale li ha minacciati era effettivamente carica o meno. L’insolita domanda ha un fondamento legale: Bryan ha letto nei suoi studi che, molto spesso, i rapinatori commettono i propri crimini con una pistola scarica per non passare da un capo di imputazione per rapina ad un capo di imputazione per omicidio, in caso di una imprevista “escalation”. 

Tratta dal film Zodiac

Il rapinatore incappucciato avvicina la pistola a Bryan, estrae il caricatore e glielo mostra: è completamente carico. Ritrae la pistola e la ripone in una cintura legata alla vita. L’uomo ha messo via la pistola, e quindi non gli rimane che proseguire la sua fuga verso il Messico con gli effetti personali dei ragazzi inermi ed immobilizzati. Bryan sta raccogliendo i suoi pensieri: come faranno a slegarsi ed andare via da lì? A chi potranno chiedere aiuto?

Ma sono pensieri brevi, perchè la visione periferica del ragazzo nota uno scintillio: l’uomo incappucciato ha estratto una lama, un coltello simil baionetta con il quale improvvisamente ed immotivatamente comincia a pugnalare Bryan. Sei violente pugnalate nella schiena, in rapida successione.

Tratta dal film Zodiac

Cecelia ha visto tutta la scena, ed è consapevole che presto toccherà a lei. Sta urlando all’aggressore di fermarsi, sta tentando di rotolare via, il più lontano possibile. Inutilmente. Il soggetto con il cappuccio da boia la pugnala violentemente dieci volte alla schiena ed all’addome, poichè la povera ragazza si dimena cercando di sottrarsi in tutti i modi all’aggressione.

Bryan, ancora cosciente, non riesce a guardare ciò che sta accadendo a Cecelia poichè è consapevole che la ragazza non sopravvivrà, ed è al contempo consapevole che l’assassino tornerà su di lui per finirlo di lì a poco. Resta immobile e smette di respirare, fingendosi morto. L’uomo mascherato, dopo aver pugnalato Cecelia, si ferma ad osservare i due ragazzi agonizzanti.

Tratta dal film Zodiac

Fortunatamente per Bryan, l’assalitore si allontana dal luogo del delitto, risalendo il sentiero che porta su Knoxville Road, dove è parcheggiata la Volkswagen Karmann Ghia bianca di Bryan Hartnell.

I ragazzi sono rimasti soli, legati ed in condizioni critiche dopo il brutale attacco. Bryan avverte un rallentamento nei suoi sensi, ed è consapevole che la luce si sta spegnendo. Poco prima di perdere i sensi realizza che una residua forza di ribellarsi, a quello che sembra un destino imminente, gli è rimasta. Parla con Cecelia, gravemente ferita e visibilmente sofferente, e con i denti riesce ad allentare i nodi che legano i polsi della ragazza ed a liberarle una mano. Cecelia, però, è troppo debole per fare qualcosa.

Immagine di repertorio

Bryan rivolge il suo sguardo verso il lago, e nota un pescatore su una piccola imbarcazione in navigazione a non molti metri di distanza, di passaggio. Grida più forte che può, cercando di attirare l’attenzione del pescatore che rallenta spegnendo il motore ed osservando Bryan e Cecelia. Pochi istanti ed il pescatore accende nuovamente il motore della barca, e riparte. Nel mentre Cecelia, forse incoraggiata dal passaggio del pescatore, riesce con la mano libera ad allentare il nodo che stringe i polsi di Bryan.

Con il decisivo aiuto di Cecelia Shepard, Bryan Hartnell riesce infine a liberare entrambi, e decide di provare a raggiungere la Knoxville Road, dove ha parcheggiato l’auto, per chiedere aiuto. Pochi metri e deve fermarsi perchè rischia di perdere i sensi: ha perso molto sangue e gli sono rimaste pochissime energie. Si riposa qualche istante, e prova nuovamente a muoversi. Passo dopo passo, sosta dopo sosta, Bryan Hartnell riesce ad avvicinarsi alla strada. E’ in quel momento che vede la luce di una torcia venire verso di lui che, stremato, fa ampi gesti verso la persona che sta accorrendo. Un terribile pensiero si fa strada nella mente del ragazzo: è l’assassino, è tornato per finirlo. Ben presto però Bryan vede una toppa, un simbolo all’altezza di una spalla su quella che sembra essere una divisa da Ranger.

Tratta dal film Zodiac

Il pescatore, che sembrava aver abbandonato i ragazzi al loro destino, in realtà è andato a cercare soccorsi per i ragazzi. Ed i soccorsi sono arrivati. Il Ranger Dennis Land soccorre Bryan Hartnell approssimativamente alle 19:10, e chiama immediatamente un’ambulanza. Sono passati circa 40 minuti dalla brutale aggressione.

Il sergente David Collins della polizia di Napa ed il vice sceriffo Ray Land di Santa Helena raggiugono Cecelia, Bryan ed il Ranger Dennis Land alle 19:55 circa.

Sono passati 85 minuti dall’attacco, ed i ragazzi versano in condizioni critiche quando l’ambulanza parte diretta verso il Queen of the Valley Hospital di Napa.

Nel tragitto verso l’ospedale, il sergente Collins cerca di ricavare informazioni utili sull’accaduto dai due ragazzi, ed è Cecelia a fornire una prima descrizione del loro assalitore.

La ragazza sostiene di aver visto l’uomo in un primo momento senza maschera, e descrive un maschio bianco adulto (circa 30-35 anni) con i capelli scuri. Nè David Collins nè i ragazzi sono al corrente che quella è una descrizione che riguarda il cacciatore di coppiette Zodiac, che qualche mese prima ha già rivendicato tre omicidi e due attacchi nella North Bay californiana.

Cecelia Shepard e Bryan Hartnell arrivano al Queen of the Valley Hospital di Napa alle 20:50 del 27 settembre 1969: Cecelia morirà due giorni dopo il folle attacco a causa delle emorragie interne dovute alle ferite da arma bianca, mentre Bryan sopravvivrà all’attacco.

Nei giorni successivi, il ragazzo aiuterà gli investigatori nelle indagini. Racconterà in minuziosi dettagli l’accaduto, descrivendo l’intera interazione avvenuta con il soggetto mascherato da boia, e fornendo la seguente descrizione del suo assalitore: è alto circa 173-174 centimetri, è decisamente piazzato e robusto, ha i capelli scuri (visti tramite le fessure del cappuccio in corrispondenza degli occhi), pesa sui 90-95 chilogrammi, non è obeso ma ha un grosso stomaco prominente. Inoltre, ha un modo di parlare decisamente particolare: il tono di voce è calmo e profondo. La descrizione fisica fornita da Bryan Hartnell è pressochè identica alla descrizione fornita da Michael Mageau nel precedente luglio, tranne che per il colore dei capelli: Mageau descrive dei capelli ricci marrone chiaro/biondi, mentre Hartnell descrive dei capelli di colore scuro. Il soggetto era armato di pistola, che però Bryan non è in grado di identificare con certezza (forse una 9mm Browning Hi Power), e di un coltello simil baionetta con impugnatura di legno e nastro adesivo in corrispondenza dell’impugnatura stessa.

I rilievi sulla scena del crimine di Lake Berryessa portano alla luce importanti spunti investigativi: delle impronte lasciate da un soggetto pesante vanno dalla macchina dei ragazzi a Twin Oak Ridge, dove gli stessi si trovavano ad un passo dall’acqua, e tornano indietro.

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Sono impronte lasciate da scarpe Wing Walker numero 44, un modello usato da Aereonautica e Marina Militare e distribuite nei locali militari della West Coast.

Le impronte non sono però l’unica traccia lasciata dall’assassino: sulla portiera lato passeggero della Volkswagen Karmann Ghia bianca di Bryan Hartnell sono apparse delle macabre scritte sulle quali troneggia l’oramai famigerato simbolo di Zodiac, lo stesso simbolo indossato dall’assalitore mascherato di Bryan e Cecelia:

Vallejo
20-12-68
4-7-69
Settembre 27-69 18:30
By Knife (di coltello)

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LA TELEFONATA

Mentre il Sergente David Collins della polizia di Napa sta percorrendo la strada che da Napa porta a Lake Berryessa per rispondere alla segnalazione di due ragazzi vittime di accoltellamento a Twin Oak Ridge, sulla carreggiata opposta una macchina sta facendo il percorso inverso. E’ la macchina dell’assassino che, alle 19:40, arriva al 1231 Main Street di Napa, dove è situata una cabina telefonica tra un autolavaggio ed una lavanderia, il Sam Key Laundry Building. Da qui parte una chiamata diretta al dipartimento della polizia di Napa alla quale risponderà il centralinista Dave Slaight.

“Voglio riportare un omicidio, no, un duplice omicidio. I ragazzi sono due miglia a nord del quartier generale del parco. Erano su una Volkswagen Karmann Ghia bianca. Sono stato io.”

La cornetta del telefono viene lasciata non riagganciata, e la polizia è in grado di risalire facilmente alla cabina telefonica adiacente al Car Wash ed alla lavanderia vicina all’intersezione tra Main e Clinton Street, Napa. Perchè l’assassino non ha riagganciato il telefono? Si è dovuto allontanare in fretta dalla cabina? Oppure voleva indicare un qualcosa agli inquirenti?
La voce e la cadenza che più tardi saranno descritte dal centralinista Dave Slaight corrispondono alla descrizione di Bryan Hartnell e di Nancy Slover, la centralinista della polizia di Vallejo che ha raccolto la prima rivendicazione di Zodiac il 5 luglio 1969.

I media parleranno del caso il 29 settembre 1969.

Articolo a cura di Daniele Trinchieri

27 Settembre 1969 Zodiac: omicidio di Cecelia Shepard e Bryan Hartnell

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