Il 1 luglio 1982 alle 00.15 circa squilla il telefono a casa di Tullio Mainardi lo zio di Paolo Mainardi.
Tulio Mainardi vive assieme alla moglie Maria Bucci e la loro figlia Carla. Inoltre convivono con loro la madre, vedova del fratello di Tulio, di Paolo Mainardi di nome Pietra Frosali oltre che la sorella di Tulio Gina Mainardi.
Tullio rispose con “pronto” e una voce maschile, fioca, calma, senza apparenti infrazioni dialettali pronunciò queste parole: “Il mostro ha colpito ancora“. Il Mainardi mortificato ed amareggiato abbassò la cornetta.
Giorni dopo, il 9 luglio 1982, decise però di denunciare l’accaduto e si recò alla Stazione CC di Signa dove rilasciò testimonianza al capitano Silvio Ghiselli, al brigadiere Fattorini Luciano e all’appuntato Sebastiani Nello.