L’12 Settembre 2017 Francesco Amicone, dopo il suo primo incontro con Giuseppe Bevilacqua nella data del 10 agosto 2017 e quello del 28 luglio 2017 telefona al Bevilacqua e riferisce degli omicidi avvenuti sia negli USA che in ITALIA e lui mi diceva che “D’ADDARIO e COLOMBO lo sapevano perché (frase interrotta)”. Le persone menzionate erano suoi colleghi di lavoro (investigatori italo americani) che appartenevano al CID (Corpo di Polizia Militare americano) e quindi implicitamente ammetteva di essere l’autore degli omicidi di cui sopra. lo sempre, in quella telefonata, lo esortavo a costituirsi ed il BEVILACQUA” mi diceva che non lo aveva fatto per “non mettere nei guai altre persone” (così come ho anche specificato in denuncia).

Vedi: 1 Marzo 2018 Verbale di assunzione di informazioni di Francesco Amicone

Bevilacqua in questa circostanza si mostrò favorevole a consegnarsi ai Carabinieri, come peraltro gli avevo suggerito, e mi chiese addirittura se fosse necessario portarsi qualcosa nella fattispecie la pistola. In tale circostanza gli ho fornito un numero di un avvocato, tra l’altro un mio amico – Avv. Francesco MORAMARCO del Foro di Milano (il quale era già a conoscenza della mia inchiesta giornalistica e della confessione fattami dal veterano). Tengo a precisare che Bevilacqua il giorno 11.09.2017, telefonicamente ha fatto riferimento ad una pistola che secondo lui poteva essere il caso di portare con sé al momento di consegnarsi ai CC ma della quale non mi ha mai fatto cenno durante i precedenti incontri o contatti telefonici né tantomeno me l’ha mai mostrata. Mi aveva solo accennato una volta di avere avuto un revolver in dotazione all’epoca dei fatti del mostro di Firenze.

Vedi: 19 Giugno 2018 Verbale di assunzione di informazioni di Francesco Amicone

Secondo quanto detto da Amicone:  “dichiarerò per una svista nei primi articoli e alla polizia. Bevilacqua ammette al telefono le proprie responsabilità nei delitti del Mostro e di Zodiac. Lo fa dopo che gli leggo la decifrazione del nome di Zodiac basata in parte su una sua indicazione. Anche se la legge italiana lo permette, non registro di nascosto la conversazione. Sollecito il mio anziano interlocutore a costituirsi. “Cosa devo portare? La pistola?” chiede alludendo alla Beretta del Mostro. “Devo portare la pistola?” ripete. Sembra intenzionato a fare la cosa giusta. Una strana interferenza disturba la conversazione. La moglie Meri soccorre il marito, che non riesce più a sentire, annotando il numero dell’avvocato Francesco Moramarco, un penalista lavora per uno studio di cui si avvale la rivista Tempi, fondata da mio padre Luigi. All’avvocato, informato in precedenza della mia inchiesta giornalistica, chiedo che lo aiuti nell’atto pratico di costituirsi. Per questo, lo avviso dell’ammissione di Bevilacqua e che sarà contattato a breve.

A seguito di questa conversazione in data 13 settembre 2017 Amicone richiama Bevilacqua per convincerlo a costituirsi.

Informazioni ricavate, totalmente o in parte dal blog: https://ostellovolante.com/2021/10/26/joe-bevilacqua-documenti-biografici/

12 Settembre 2017 Francesco Amicone telefona a Giuseppe Bevilacqua

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