Il 17 Maggio 2005 rilascia testimonianza Anna Maria Zepparelli.

All’epoca infermiera in servizio alla Clinica Medica del Policlinico.

Questo uno stralcio della sua testimonianza:

Quello che mi colpì fu il clima di ‘tabù’ che si venne a creare dopo questa scomparsa. Sembrava come se fosse proibito fare domande su questa vicenda e io non mi azzardai a farle. Ricordo anche che la gente, per strada, ci chiedeva in continuazione informazioni sulla scomparsa di Francesco, ma noi non eravamo in grado di darle”. Vedi: Sentenza Micheli Pag. 58

Ricordo che era una domenica mattina ed io mi trovavo in ospedale, non ricordo se con la CECERI o la PEDINI. Arrivò, in tarda mattinata, un medico, non ricordo chi, che ci disse che era stato ritrovato il corpo del NARDUCCI. Cercammo di controllare dalla finestra quando arrivasse il carro funebre, perché eravamo convinti che il cadavere sarebbe stato portato ad Anatomia Patologica, ma, con nostra sorpresa, non vedemmo arrivare nessuno e pensammo che l’autopsia fosse stata fatta al lago. Aggiungo che, un paio di giorni dopo, sono andata insieme ad altri colleghi, ai funerali che si svolsero a Perugia. Vedi: Sentenza Micheli Pag. 289

17 Maggio 2005 Testimonianza di Anna Maria Zepparelli

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