Il 19 Ottobre 2007 rilascia testimonianza il Prof. Antonio Morelli responsabile del reparto di gastroenterologia a Perugia.

Questo uno stralcio della sua testimonianza:

Ho partecipato alle ricerche del Prof. Narducci sullo specchio delle acque del Lago Trasimeno una o più volte a bordo di una barca, credo della Provincia o altro ente pubblico. Ricordo che unitamente a me hanno partecipato il Dott. Ferruccio Farroni e il Dott. PierLuca Narducci. Non posso escludere come non posso confermare che una delle volte vi siano stati appartenenti alle Forze dell’ordine e più segnatamente il Questore Trio. E’ passato oramai tanto tempo che è difficile ricordare dei particolari. Aggiungo, inoltre, che all’epoca io non avevo rapporti di conoscenza con il Questore e non lo frequentavo, anche perché ero agli inizi della mia carriera e non avevo rapporti istituzionali come quelli di oggi.” Vedi: Sentenza Micheli Pag. 60

“Mi ricordo che l’uomo ripescato aveva un volto edematoso – cianotico, cioè violaceo di un colore viola tendente al nero. Aveva il ventre gonfio tanto che si stavano strappando i bottoni della camicia. Le labbra erano cianotiche, edematose e gonfie. La fronte era molto spaziosa, il volto era molto gonfio come una palla e sembrava che avesse pochi capelli. Era la prima volta che vedevo un cadavere di un annegato e non mi sono posto il problema che potesse non essere FRANCESCO NARDUCCI perché veniva dato per scontato che fosse il cadavere dello stesso. La differenza di aspetto che esisteva tra quel cadavere e FRANCESCO NARDUCCI in vita io l’ho attribuita alla permanenza in acqua che pensavo potesse produrre questi risultati data la mia inesperienza su cadaveri annegati, tanto più che quel cadavere aveva i documenti di FRANCESCO e gli abiti dello stesso. Inoltre intorno a me vi era il vociare che quello era il cadavere di FRANCESCO. Voci provenienti dalle persone presenti. Sono entrato nella piccola stanzetta dove era la bara con la salma del NARDUCCI, ho dato l’ultimo saluto e ho notato che la salma di FRANCESCO era ricomposta con cura. Comunque non mi sono posto alcun problema, anche perché non ho notato differenze sostanziali nelle sembianze del cadavere presente nella stanzetta rispetto a quelle del lago, che io ho ritenuto essere FRANCESCO. Se vi fosse stata una differenza sostanziale lo avrei notato.” Vedi: Sentenza Micheli Pag. 176

Ricordo che dopo il ritrovamento e la ricomposizione della salma del Prof. NARDUCCI ritornai alla villa del padre sita a San Feliciano, non ricordo se era di domenica o lunedì, comunque verso la sera, era l’imbrunire, per dare l’ultimo saluto al defunto.
Entrai nella villa e vi erano anche altre persone, comprese alcune dell’Istituto. Appena entrato ricordo che il Prof. UGO NARDUCCI stava parlando al telefono ad alta voce ed era inquieto. Il Prof. UGO sembrava arrabbiato con le persone che lo chiamavano continuamente al telefono. Io comunque sono entrato nella piccola stanzetta dove era la bara con la salma del NARDUCCI ho dato l’ultimo saluto e ho notato che la salma di FRANCESCO era ricomposta con cura. Comunque non mi sono posto alcun problema, anche perché non ho notato differenze sostanziali nelle sembianze del cadavere presente nella stanzetta rispetto a quelle del lago, che io ho ritenuto essere FRANCESCO.
Se vi fosse stata una differenza sostanziale lo avrei notato. La visita comunque è stata brevissima, e vi era altra gente. Era presente anche il Prof. FIORUCCI, mi disse poi che dovette aspettare per salutare la salma di FRANCESCO, non ne conosco i motivi. Vedi: Sentenza Micheli Pag. 290/291

23 Febbraio 2005 Testimonianza di Antonio Morelli

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