Il 13 dicembre 2003 rilascia testimonianza Renzo Calderini.

Questo uno stralcio della testimonianza:

Non so per quali motivi siano stati redatti due certificati; la cosa mi stupisce molto perché non mi è mai capitato nella mia lunga esperienza di vedere una cosa del genere. Il certificato nr. 788 non è stato redatto da personale dei servizi demografici del comune di Magione, mentre la firma è della dottoressa Mencuccini, la riconosco con certezza.
Quanto al certificato nr. 786, relativo sempre al Narducci, noto diverse correzioni che mi sembrano molto strane. In questo certificato nr. 786 riconosco la grafia di Luciano Dentini in relazione alle parole “acque Trasimeno – (frazione S. Arcangelo) annegamento Lago Trasimeno – 8.10.1985”. La parola Magione, sotto l’intestazione certificato accertamento morte, è di Mauro Sciurpi, impiegato presso i servizi demografici. Le altre espressioni contenute nel documento non riesco a attribuirle a persone di mia conoscenza, né conosco la firma apposta. Sicuramente la grafia non è di nessuno appartenente al servizio dello stato civile. La grafia apposta sul certificato nr. 788 non la riconosco mentre ribadisco che la firma è sicuramente quella della dottoressa MENCUCCINI.”
Domanda: “Come mai vi è un timbro sul certificato sul certificato nr. 788, recante la data del 19.10.1985 che manca in quello nr. 786?”
(..) Non riesco a decifrare quel timbro che sicuramente non appartiene al Comune di Magione.
Domanda: “Come mai l’ora e data del rilascio di entrambi i certificati coincide, e cioè ore 09,00 del 14.10.1985, mentre il certificato nr. 787, riferito ad altra persona, anteriore al 788, reca la data del 15.10.1985, ore 18,30? In altre parole, come mai dal 786 del 14.10 ore 09,00, si passa al 787 relativo ad altra persona, ossia PACINI GIUSEPPA, del 15.10 ore 18,30, per poi ritornare con il nr. 788 alle ore 09,00 del 14.10 di nuovo al Professor FRANCESCO NARDUCCI?”
(..) Non riesco a capire questa situazione; nella mia lunga carriera non ho mai visto niente di simile. Posso dire che potrebbe essere stata una leggerezza da parte dell’Ufficiale di anagrafe dell’epoca. Posso dire che circa venti giorni fa, parlai con DENTINI LUCIANO e mi disse che quello delle pompe funebri, il MORETTI, nei giorni dei fatti inerenti il NARDUCCI tornò più volte al Comune per sistemare le carte. Posso dire che il MORETTI passava per una persona un po’ facilona.”
Domanda: “Le è capitato di annotare nel certificato morte dei dati sbagliati?”
(..) In questo caso il documento veniva stracciato ma rifatto. Non venivano mai lasciati doppioni o copie corrette.
(..)
Domanda: “Come mai nella scheda di morte ISTAT nr. 1 la data di nascita del coniuge del NARDUCCI è 10.12.1953 non corrispondente a quella effettiva della moglie del NARDUCCI che è 02.10.1960? Queste indicazioni come vengono fatte?”
(..) Per me si tratta di un errore ma non riesco a capire come il DENTINI abbia potuto indicare una data così diversa da quella reale. E’ possibile però che al DENTINI siano state date indicazioni erronee dal funzionario del Comune di Perugia a cui lo stesso deve essersi rivolto per ottenere i dati da riportare sulla scheda ISTAT. Vedi: Sentenza Micheli Pag. 230/231

 

12 Dicembre 2003 Testimonianza di Renzo Calderini/b>

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