Il 1 Giugno (giorno e mese fittizi) 1991 viene messo in onda il film dal titolo “28° minuto” per la regia di Regia: Paolo FrajoliGianni Siragusa.

Cast: Corinne Cléry, Marzio Honorato, Christian Borromeo, Antonella Sperati, Mimmo Palmara, Paul Muller, Liliana Fioramonti
Note: Aka “Ventottesimo minuto” o “Tramonti fiorentini”. Si tratta del terzo film ispirato alle tristi vicende di cronaca relative al “Mostro di Firenze”, avviato nel 1986 e distribuito, molto più tardi, direttamente in Home Video (VHS, etichetta Clemi). Aka: “Quel violento desiderio”. Dal Blog www.davinotti.com

Tra i vecchi film sul Mostro, 28° minuto è l’unico vedendo il quale e indagando sul quale non si ha la sensazione di buttare via il tempo. Fu anche l’unico dei tre che non dipendesse dal libro e dalle teorie di Mario SpeziDolci colline di sangue – del quale Tom Cruise ha, appunto, comperato i diritti di sfruttamento cinematografico per un realizzando kolossal hollywoodiano. Iniziato nel 1986, bloccatosi, rimasto in stallo per diverso tempo, mai apparso al cinema e finalmente, nel 1991, distribuito in tv e in videocassetta 28° minuto ha avuto un iter a dir poco complesso, che il regista Gianni Siragusa (de facto se non de iure, visto che la regia è firmata Paolo Frajoli) così ricostruisce: «Avevo scritto il soggetto e la sceneggiatura e l’ho diretto tutto io, dalla prima all’ultima inquadratura. Solo che a un certo punto la produzione, la F.D.S., una società nuova che si era costituita proprio per questo film – c’era di mezzo un certo Baratella, figlio di un grossissimo ragioniere del cinema e un certo Fiori, che era anche lui nel campo del cinema ma si occupava di sindacati – ha terminato i soldi… cose che capitano spesso. Una seconda società, dell’avvocato Panfili, è subentrata, ha rilevato tutto, comperando il girato, e ha portato a termine il film, sempre con la mia regia, ma ottenendo un articolo 28. C’era però un problema: con l’articolo 28 lo Stato finanziava le opere prime, mentre io avevo già diretto diversi film. Così l’abbiamo fatto firmare a uno che prima non aveva mai girato niente, facendolo figurare una prima regia: questo Paolo Frajoli, che esiste, non è affatto misterioso, è un imprenditore che lavorava anche lui nel cinema – tra l’altro era anche un amico, ci si poteva fidare – ma non era un regista… Passato come articolo 28, gli hanno dato i soldi e abbiamo finito di girare, in un paio di settimane. Il film uscì direttamente in tv perché se fosse andato nelle sale, in poche copie, i soldi se li sarebbe ripresi lo Stato. Ha venduto abbastanza bene, tra tv, cassette… l’hanno distribuito anche in edicola. 28° minuto fu un titolo messo alla fine, perché in origine si chiamava Tramonti fiorentini, era stato depositato così». Dal Blog: https://www.nocturno.it/

Se l’opera ha una vaga notorietà underground lo deve alla sua singolare gestazione: doveva essere il terzo film sul Mostro di Firenze, ma schiacciato dalla concorrenza non venne terminato. Lo acquista Massaccesi, che rimpolpandolo con altro footage preso qua e là (il film a cui i due fidanzatini assistono lungamente al cinema è BAKTERION di Tonino Ricci, per dire) ne fa un thriller con serial killer di coppiette in amore. La matrice “fiorentina” è insomma evidente, con ripetuti omicidi tra i boschi, in auto, ai quali le belle musiche horror di Paolo Rustichelli restituiscono un minimo di dignità (dire di tensione è un po’ eccessivo). Ad indagare c’è il commissario Marzio Honorato pressato dalla stampa e dal suo superiore (Mimmo Palmara) ma consolato da una Corinne Clery che per lui tradisce il marito. A condividerci il set c’è la coppietta giovane formata da Christian Borromeo e Antonella Sperati, con lei che appena può danza o seppellisce lui di parole e di riflessioni sulla vita e l’amore tediandolo a morte. Che c’entrano col caso? Lo scopriremo nel ridicolo finale, tirato via al punto che sui titoli di coda ci scappa la risata. Regia approssimativa e una povertà d’insieme imbarazzante: Honorato cerca di dare un briciolo di spessore al suo commissario ma fatica da morire, le due donne invece ci mettono una pezza spogliandosi. Zero indagini, una scoperta casuale, un trappolone e il gioco è fatto. Più uno scherzo amatoriale che un film.  DI MARCEL M.J. DAVINOTTI JR.

1 Giugno 1991 3° Film sul MdF: 28° minuto
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