Il Mostro di Firenze diventa una serie tv: una scia di sangue costellata di otto duplici omicidi, durata per ben diciassette anni

Battuto il primo ciak, dirige Sollima. Quattro puntate su Netflix scritte dallo stesso regista e da Leonardo Fasoli

Il crime funziona. Netflix ne è consapevole. Dopo l’incredibile successo (made in Italy) del film di Marco Tullio Giordana, Yara, un altro grande caso di cronaca, tra i più atroci del nostro paese, diventa oggetto di un progetto destinato al colosso di Los Gatos. Sono iniziate infatti le riprese de Il Mostro, quattro puntate che ripercorreranno la vicenda del primo serial killer italiano: il Mostro di Firenze. Una scia di sangue costellata di otto duplici omicidi, durata per ben diciassette anni. Dirige Stefano Sollima, già dietro a Romanzo Criminale – La Serie e Gomorra, presto in sala con il suo ultimo film presentato alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia, Adagio. Producono Lorenzo Mieli e lo stesso regista, creatore della serie con Leonardo Fasoli, con The Apartment, una società del gruppo Fremantle, e AlterEgo. Nessuna notizia su cast o data di uscita (probabilmente il prossimo anno).

«Il racconto della verità, e solo quello, è l’unico modo per rendere giustizia alle vittime – si legge nella descrizione del progetto, che farà sicuramente parlare di sé – in una storia dove i mostri possibili, nel corso del tempo e delle indagini, sono stati molti, il nostro racconto esplorerà proprio loro, dal loro punto di vista. Perché il mostro, alla fine, potrebbe essere chiunque». Il lavoro di sceneggiatura, e di messa in scena, parte infatti dai fatti realmente accaduti, attraverso testimonianze dirette, atti processuali e inchieste giornalistiche. Un’indagine scomoda, tra le più complesse della storia del nostro paese, con l’obiettivo di trovare la mano che ha impugnato quella Beretta calibro 22 con cui sono stati commessi i sedici delitti.

Chi è il Mostro di Firenze? Sarebbe più corretto chiedersi «cos’è»? Proprio per la complessità di una vicenda che ancora oggi suscita più domande che risposte. Prima su tutte bisogna parlare di assassino o assassini? Si tratta di una denominazione mediatica per indicare il primo grande caso di omicidi seriali che hanno visto come vittime delle giovani coppie che prevalentemente si appartavano nella campagna fiorentina. Il primo duplice omicidio nel 1968. L’ultimo nel 1985. Il clima di terrore di allora non fu per nulla indifferente. La vicenda influenzò infatti le abitudini di ragazzi e ragazze della provincia di Firenze (e non solo), che evitavano di recarsi di notte in luoghi isolati.

Il Mostro non è il primo progetto a trattare l’argomento. Si ricorda la miniserie in sei puntate realizzata per Fox Crime, diretta da Antonello Grimaldi, con protagonista Renzo Rontini, il padre di Pia, la vittima femminile del mostro nel 1984, interpretato dal compianto Ennio Fantastichini. In passato, Tom Cruise acquistò i diritti per l’adattamento cinematografico di Dolci Colline di Sangue (“The Monster of Florence: a true story), romanzo-inchiesta di Douglas Preston e del giornalista Mario Spezi. Fu stata scritta una sceneggiatura da Christopher McQuarrie, l’attuale regista di Mission Impossible, arrivando persino al coinvolgimento di George Clooney per il ruolo di Preston. Non se ne fece più nulla. Negli scorsi anni invece è stato annunciato il progetto per una miniserie per StudioCanal, tratta dalla medesima opera, con Antonio Banderas che avrebbe indossato i panni di Spezi.

https://www.lastampa.it/spettacoli/2023/10/11/news/mostro_firenze_serie_netfix-13776323/

11 Ottobre 2023 Stampa: La Stampa – Il Mostro di Firenze diventa una serie tv: una scia di sangue costellata di otto duplici omicidi, durata per ben diciassette anni
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