Stefano Mele a seguito di una crisi respiratoria sopraggiunta come complicanza ad un intervento chirurgico ad un’ernia muore il 16 febbraio 1995 a Rocca all’Adige, dove aveva risieduto dopo la scarcerazione.
16 Febbraio 1995 Morte di Stefano Mele

Stefano Mele a seguito di una crisi respiratoria sopraggiunta come complicanza ad un intervento chirurgico ad un’ernia muore il 16 febbraio 1995 a Rocca all’Adige, dove aveva risieduto dopo la scarcerazione.
Nel numero di gennaio 1986 a pag. 81 della rivista Panorama Mese viene pubblicato un colloquio fra Natalino Mele e suo padre Stefano Mele che è a Ronco all’Adige dove stava scontando gli arresti domiciliari. Natalino lo raggiunge in uno
Il 18 settembre 1985 Stefano Mele fu nuovamente interrogato dal Giudice Istruttore Mario Rotella e dal PM Adolfo Izzo. Sostanzialmente confermò quanto riferito nell’interrogatorio del 12 giugno 1985. Confermò le accuse sul fratello Giovanni Mele e su Salvatore Vinci ma
Il 20 giugno 1985, dopo aver passato alcuni giorni nel carcere circondariale di Arezzo, Stefano Mele tornò presso l’Istituto San Giuseppe a Ronco dell’Adige agli arresti domiciliari.
Il 19 giugno 1985, circa alle 20.45, Stefano Mele fu condotto sul luogo dell’omicidio del 1968 a Castelletti di Signa. Presenziavano il GI Mario Rotella, il Sost. proc. Adolfo Izzo e il Colonnello Nunziato Torrisi, oltre del personale e l’avvocato
Esattamente 8 giorni dopo l’interrogatorio del 4 giugno 1985 Stefano Mele chiese di essere di nuovo interrogato. Il PM Adolfo Izzo e il GI Mario Rotella organizzarono l’incontro e durante questo Stefano Male fornì diversi chiarimenti rispetto all’omicidio del 1968
Il 4 giugno 1985 Stefano Mele fu nuovamente ascoltato e confermò tutto quanto detto nell’interrogatorio del 30 maggio 1985. Aggiunse che la moglie cominciò a concedersi ad altri uomini già nel primo anno di matrimonio e che il primo fu
Il 30 Maggio 1985 il Giudice Istruttore Mario Rotella il PM Adolfo Izzo e il Colonnello Nunziato Torrisi si recano presso la Stazione dei CC di Alberedo d’Adige in provincia di Verona per interrogare nuovamente Stefano Mele che risulta imputato