Mostro di Firenze, il nuovo indagato: “Picchiai Pacciani, ma con l’inchiesta non c’entro”
L’intervista a Giampiero Vigilanti, messo sotto torchio dalla procura. La moglie dell’ex legionario: “Tutta colpa delle pistole”
Firenze, 26 luglio 2017 – “Io con il mostro di Firenze non c’entro niente”: dice questo di fronte alle telecamere de La Nazione Giampiero Vigilanti, 86 anni, l’uomo messo sotto torchio per i delitti del mostro, che insanguinarono la Toscana negli Anni Ottanta. L’uomo parla di fronte a casa sua. Racconta dei tanti interrogatori a cui è stato sottoposto. “Ma da questi non ci hanno ricavato niente, io sono innocente”. L’uomo racconta anche del suo passato. Conosceva Pacciani molto bene. Lo aggredì per motivi di lavoro.
“Rubò il posto a mio padre – dice – Andai io a discutere con Pacciani e gli detti una bastonata, non mi ha mai denunciato”. Ex legionario, Vigilanti è stato accompagnato più volte sui luoghi dei delitti. Questa silenziosa svolta nell’indagine aperta dal procuratore Paolo Canessa con l’aiuto del collega Luca Turco apre anche un’inedita “pista nera”: i delitti sarebbero stati commessi per distrarre i magistrati dall’attività eversiva dell’epoca.
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