Il 18 settembre 2006 rilascia testimonianza Ugo Mancinelli.

Questo uno stralcio della testimonianza:

“….Risposta: ” Confermo le precedenti dichiarazioni e in particolare confermo il fatto che io, insieme al Prof. CECCARELLI Alberto, a bordo del Boston Walery di proprietà di Spartaco Ghini con motorizzazione Evinrude HP 85 da me guidato, ho trovato l’imbarcazione del Narducci, che io conoscevo bene, appoggiata nel canneto prospiciente il castello dell’Isola Polvese. La riva era distante circa 30 metri e l’acqua in quel posto era alta, in quel periodo, circa 2 metri.
Conoscevo bene la barca del Narducci perché gliela avevo venduta io.

”Il Dr. Giuseppe Petrazzini si allontana alle ore 12,30.

“ La barca del Narducci era di colore bianco, ad esclusione degli accessori interni, come le finiture della tappezzeria, che erano bianchi e rossi o blu. Come ho detto, gliel’ avevo venuda io negli anni 1977 – 1978. Poiché me lo chiede, le dico che quel pomeriggio io ero nel mio cantiere che si trova tra S. Feliciano e San Savino ed è la cosiddetta zona industriale di S. Feliciano. Poi, verso le 16,30, ho preso il gommone giallo tipo Pacific Bat 11 di un cliente di Montevarchi di cui non ricordo il nome e mi sono diretto a forte velocità verso la spiaggetta dell’isola Polvese che è proprio di fronte a San Feliciano. Non ho visto nessuno e comunque mi sono trattenuto pochissimo tempo, circa 10 minuti e poi sono ritornato verso la gru che si trova nel pontile di San Feliciano dove ho provveduto a rimettere il gommone sul carrello e mi sono diretto presso la mia azienda, dove sono rimasto fino alle ore 18,30 circa. Poi sono andato a casa, ho fatto la doccia e ho cenato. Dopo cena, verso le ore 20,00 – 20,15, mi sono diretto alla piazzetta di San Feliciano dove c’era una certa animazione e ho saputo che non era rientrato dal lago il figlio del Prof. Ugo Narducci. Allora, dato che conoscevo la famiglia Narducci, mi sono diretto verso la darsena di Peppino Trovati dove ho incontrato il prof. Alberto Ceccarelli. C’erano i Carabinieri e altra gente. Ho chiesto a Peppino se fosse stata ritrovata la barca e lui mi ha risposto che aveva fatto un giro ma non l’aveva trovata. Allora, con il Prof. Ceccarelli e con il consenso di Peppino Trovati, abbiano preso la barca di Spartaco Ghini. Non ricordo se accesi le luci della barca. Questa era una imbarcazione tipo ala di gabbiano di mt. 5 circa. Sono stato io a chiedere a Peppino se potessimo prendere quella barca perché era piuttosto veloce. Ricordo che quella sera c’era un tempo splendido e non spirava un filo di vento. Il lago era liscio come l’olio. Vi era la luna quasi piena. Dopo circa 20 minuti, adagiata sulle cannine prospicenti il castello dell’isola Polvese, abbiano ritrovato l’imbarcazione del Narducci che riconosco in quella con la sigla PR 3304 con due uomini a bordo di cui uno con la barba e con motore Evinrude 70 HP che mi viene mostrata. “ Domanda: ” L’imbarcazione che avete preso nella darsena di Trovati era quella che le viene mostrata in copia con la scritta Waterski Punta Navaccia con a bordo 4 giovani e due bambini ? “Risposta: ” La barca che vedo in foto l’ha acquistata Piero Migliorati da Giuliana Mignini, moglie del Prof. Solinas. Il Migliorati era ed è il titolare del Camping Punta Navaccia che si trova nella zona di Tuoro. Escludo nella maniera più assoluta e decisa che prendemmo quella imbarcazione. L’imbarcazione del Migliorati la conosco bene e, tra l’altro, riconosco la signora che è alla guida in Barbara Migliorati, una delle figlie di Piero. Noi prendemmo invece l’imbarcazione di Spartaco Ghini che era ben diversa e di dimensioni più ridotte, di colore bianco avorio. Di questo fatto sono assolutamente certo e la cosa è fuori contestazione. Quando arrivammo nei pressi della barca del Narducci, non c’era nessuno intorno e mi accorsi che la chiave d’accensione era in posizione di spento e i pulsanti del comando delle marce erano in posizione di folle. Ci avvicinammo lentamente alla barca fino ad accostarci. Notammo un pacchetto di cerini e un paio di occhiali da sole. Non c’era nessuno all’interno e tutto era in perfetto ordine. Non ricordo se trainammo l’imbarcazione da Giuseppe Trovati o se fu trainata successivamente. Quello che ricordo con assoluta certezza è che ritornai nella darsena di Trovati verso le ore 22,00 circa. Poiché me lo chiede, le dico che vi erano diverse persone ma non ricordo di aver visto persone di sesso femminile. Ricordo perfettamente che non c’era il Prof. Ugo Narducci. Mi pare che ci fosse il figlio del Prof. Ceccarelli e, forse, qualcuno dei Narducci ma non ricordo con precisione. Io me ne andai a casa e non ci tornai più nella darsena. “Domanda: ” C’erano imbarcazioni tipo catamarano e comunque basse e larghe di dimensioni rilevanti e di colore chiaro in quel periodo nel lago Trasimeno ? Risposta: “Io mi ricordo di aver venduto a Tinarelli Massimo un catamarano di colore chiaro, lungo mt. 6,30, motorizzazione 225 HP che Tinarelli teneva ricoverato per manutenzione nella mia rimessa. Normalmente lo teneva nel suo capannone di Taverne di Corciano. Talvolta la teneva anche in Calabria. Vi erano altri catamarani ma più piccoli in quel periodo nel lago.” Domanda: ” Il Prof. Ceccarelli che imbarcazione aveva all’epoca? Risposta: ” Io ricordo che il prof. Ceccarelli aveva un’ imbarcazione mod. Robalo di colore avorio di lunghezza pari a mt. 7 circa e larga mt. 2,20, con motore da 225 HP ma non ricordo perfettamente se l’ avesse nel 1985. Comunque non l’acquistò da me. Era una barca tutta aperta, senza cabina, con consolle centrale. Vi era un grande prendisole a prua. Sopra alla consolle di guida, vi era un tettuccio d’acciaio cromato con tendalina parasole di circa un metro e mezzo quadrato. D’estate il Prof. Ceccarelli la portava al mare e non sempre la riportava al Lago. Quando la portava al lago Trasimeno, era il Trovati che provvedeva alla manutenzione, ma un anno o due ho provveduto anch’io. Non ricordo però se il Prof. Ceccarelli acquistò il Robalo prima o dopo il 1985, ma credo che, su per giù, il periodo fosse quello. Probabilmente nel 1985 ce l’aveva, ma non ne sono sicuro al cento per cento. Era una barca molto pesante. Fu nel 1986 che, in base a una norma provinciale, fu vietata la navigazione nel Lago Trasimeno a natanti di potenza superiore a 25 cavalli effettivi, come era il Robalo. “ A D.R.: “Io conoscevo il Sovr. Emanuele Petri e la moglie, ma solo di vista. Abitavano a Tuoro sul Trasimeno e li vedevo talvolta con degli amici nei pressi del bar di Tuoro….” Vedi: Nota Carabinieri 27 giugno 2007 pag. 45/46/47e Vedi: Sentenza Micheli Pag. 204

4 Ottobre 2006 Testimonianza di Ugo Mancinelli

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