Il 12 Marzo 2003 rilascia testimonianza Alberto Buini, imprenditore e vicino di casa dei Narducci a San Feliciano. Conferma la sua dichiarazione del 4 dicembre 2002.

Testimonianza rilasciata dinanzi al Pubblico Ministero Dr. Giuliano Mignini sost, alla presenza del Ten. CC. Antonio Morra, del Isp. Furio FANTAUZZI e Ass. Capo Maurizio MION della Squadra Mobile Questura di Perugia.

Questa la testimonianza: Buini Alberto 12.03.2003

Questa la trascrizione della testimonianza:

L’anno 2003, il mese di marzo, il giorno 12, alle ore 15,00, nel procedimento suindicato, in Perugia presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, dinanzi al Pubblico Ministero Dr. Giuliano Mignini sost, alla presenza del Ten. CC. MORRÀ Antonio, del Isp. Furio FANTAUZZI e Ass. Capo Maurizio MION della Squadra Mobile Questura di Perugia, è comparso citato verbalmente su disposizione del P.M. Dr. Giuliano Mignini, contattato telefonicamente dal Car. Se. Danilo Paciotti alle ore 14.45 circa sull’utenza telefonica nr. 329/9027766 il signor BUINI Alberto, in altri atti generalizzato il quale risponde ” Sono BUINI Alberto già generalizzato;

Il Pubblico Ministero procede, quindi, ad esaminare la persona informata sui fatti in ordine alle circostanze per cui è procedimento.

DOMANDA:- “Ci descriva il pranzo svoltosi in casa Stefanelli alcuni giorni dopo il ritrovamento del cadavere.”
RISPOSTA:- “II pranzo di è svolto nella sala da pranzo dell’appartamento di SEFANELLI. Il locale era più piccolo della stanza nella quale mi trovo, il tavolo era allungato ma rotondo. Il pranzo si svolse in quell’unico tavolo. Vi erano STEFANELLI con la moglie e loro tre figli, io, mia moglie e nostra figlio Di Carlo con la moglie. Non ricordo se vi fossero anche i figli di quest’ultimo. Non ricordo altre persone. Il pranzo durò dalle 13.00 alle 16.00 circa e l’argomento del giorno era quello relativo al prof. Narducci Francesco. Qualcuno credo Emma, disse che il cadavere era stato trovato con i pesi da sub e una catena e questo lo diceva tutto il paese, si diceva anche che fosse stato coinvolto nella vicenda del “Mostro di Firenze”. Ciò era stato detto in paese fin dalla sera della scomparsa di Narducci. Mi riservo di indicare persone utili a confermare quanto ho già dichiarato. Io ho sentito le prime voci sul coinvolgimento di Francesco nei delitti del “Mostro di Firenze” solo la sera della sua scomparsa. Venni a saperlo nel bar “Roma ” di S. Feliciano. Della lettera me ne parlò Luigi STEFANELLI. “

Si da atto che si allontana il C.re Paciotti alle ore 15,10.

Continua il Sig. BUINI: ” Luigi Stefanelli, la mattina dopo la scomparsa di Francesco, mi disse che il Narducci aveva lasciato un biglietto della cui esistenza aveva informato il prof. Ugo che lo aveva preso.”
DOMANDA :” Di tali voci non informò il cap. Di Carlo vista la sua amicizia con lui?”
RISPOSTA :” Di Carlo stava intorno al tavolo con noi. Di queste cose ne abbiamo parlato per circa due ore e ho pensato che avesse sentito.”
DOMANDA: ” II Di Carlo conosceva il Narducci e il Questore di Perugia ?”
RISPOSTA:” Non lo so se li conoscesse, credo che conoscesse bene il Questore.”

Chiuso alle ore 15,20.

Questo uno stralcio della testimonianza: 

Luigi Stefanelli, la mattina dopo la scomparsa di Francesco, mi disse che il Narducci aveva lasciato un biglietto della cui esistenza aveva informato il Prof. Ugo che lo aveva preso.” Vedi Richiesta decisione di competenza 15 luglio 2005 pag. 4

Luigi Stefanelli è colui che si occupava, assieme alla moglie Emma Magara (testimonianza il 1 ottobre 2002) della villa dei Narducci a San Feliciano.

12 Marzo 2003 Testimonianza di Alberto Butini

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