Il 01 Novembre 1994 Pietro Pacciani è riconosciuto colpevole per sette degli otto duplici omicidi attribuiti al MdF, dal 1974 al 1985, ed è condannato alla pena di sette ergastoli.

Assolto invece per il duplice omicidio del 1968. La sentenza viene pronunciata dal Giudice Enrico Ognibene dopo quattro giorni di camera di consiglio.



Questa la sentenza: Sentenza Processo Pietro Pacciani Sentenza Ognibene 1 novembre 1994

Questo uno stralcio della sentenza:

Cfr. Sentenza Corte D’Assise di Firenze – pagg. 441/445 -. In particolare, si richiama il seguente passo: «…Se allora sulla scena dei delitti non risalta in maniera obbiettiva l’intervento di eventuali complici, ciò, di per sé solo, non implica affatto che essi, uno o più, non possano essere stati presenti al momento della commissione di uno o più episodi criminosi. Se, infatti, come si è visto, l’analisi della dinamica materiale dei delitti non è affatto compatibile con la presenza e l’agire della sola presenza dell’assassino, bisogna pur dire che, inversamente, neppure sono emersi elementi che possano far escludere, in via di principio, la presenza, sul luogo del delitto o in luoghi viciniori, di possibili complici del Pacciani con funzioni di appoggio o ausilio. Al contrario, anzi, di tale presenza vi è prova sicura ed inequivoca nella ricordata deposizione del teste Nesi Lorenzo (supra, pag. 147 e segg.), il quale la notte dell’uccisione dei giovani francesi aveva visto sfilare davanti a sé sulla Via di Faltignano, in orario che si è visto perfettamente compatibile con quello di commissione del duplice omicidio, la Ford Fiesta del Pacciani, il quale aveva accanto a sé un individuo che il Nesi non era stato in grado di riconoscere, ma che, stante la particolare situazione di tempo e di luogo, non poteva che essere strettamente intrinseco a lui e, quindi, al crimine da poco commesso.
Significativa è poi al riguardo anche la già esaminata deposizione del teste aw. Giuseppe Zanetti (supra, pag. 216 e segg.), il quale ha narrato di aver visto, più volte, nei giorni immediatamente precedenti l’assassinio dei francesi, una Ford Fiesta che la Corte ha stabilito essere con ogni verosimiglianza quella del Pacciani, posteggiata in varie zone lungo la via degli Scopeti, ed un paio di volte fermo accanto ad essa un individuo che non era certamente l’imputato e che non sembrava far nulla di particolare se non, come ritenuto fondatamente dalla Corte, attendere il rientro di costui da una delle numerose ricognizioni che aveva fatto nei boschi in preparazione del duplice delitto. Deve dunque concludersi che, almeno per questo ultimo episodio, vi è prova certa del fatto che il Pacciani avesse accanto a sé quella sera un’altra persona, quella vista dal teste Nesi Lorenzo, probabilmente ma non necessariamente la stessa vista dal teste Zanetti…». Ed ancora, di seguito: «…La possibile presenza di un complice, che potrebbe aver aiutato il Pacciani a trascinare fuori il corpo delle vittime dopo la commissione dell’omicidio potrebbe trovare indiretta conferma nelle impronte digitali e nelle altre tracce che furono riscontrate sulla Fiat Panda, all’in-
terno della quale, nella notte del 29 luglio 1984, sulla Via Saggilanese di Vicchio di Mugello, erano stati assassinati Pia Rontini e Claudio Stefanacci…». Vedi Compagni di Sangue pag. 28/29

1 Novembre 1994 Sentenza di condanna per Pietro Pacciani

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