DATA DEL DELITTO: Venerdì 5 LUGLIO 1969
LUOGO DEL DELITTO: Blue Rock Springs, Vallejo, Nord della California, USA.
ORARIO: approssimativamente le 00:05
VITTIME: Darlene Ferrin 22 anni e Michael Mageau 19 anni.
SCENA DEL CRIMINE: parcheggio del Blue Rock Springs Park.
ARMI USATE: pistola Luger 9mm semi-automatica.
CASO: Irrisolto

Numero caso: 243146

"...On the stairs I smoke a
 Cigarette alone
 Mexican kids are shootin'
 Fireworks below
 Hey baby, it's the Fourth of July
 What ever happened I apologize
 So dry your tears and baby
 Walk outside, it's the Fourth of July"

 4th of July - X

E’ la sera del 4 luglio 1969, poco prima della mezzanotte, quando Darlene Ferrin (22) e Michael Mageau (19) entrano nel parcheggio del Blue Rock Springs Park.

I ragazzi sono a Vallejo, una tranquilla cittadina nel Nord della California, e sono esattamente a 5.3 chilometri dal buio di Lake Herman Road, nella vicina città di Benicia, dove appena sei mesi e mezzo prima (20 dicembre 1968) sono stati assassinati David Faraday e Betty Lou Jensen. Un delitto immotivato e rimasto senza colpevole, che sembra destinato a rimanere tale.

Vi è una macabra similitudine tra il buio di Lake Herman Road e quello di Blue Rock Springs, dove Darlene e Michael conversano seduti nella Corvair color marrone del 1963, di proprietà di Darlene, durante la serata che conclude il giorno dell’indipendenza.

Entrambi i luoghi sono noti come “Lover’s Lane”, vie dove gli amanti cercano riparo da indesiderate luci.

Un passo indietro. Darlene e Michael sono amici. Darlene, infatti, si è sposata con Dean Ferrin nel 1967, poco dopo aver divorziato dal suo primo marito, Jim Phillips. Hanno una figlia, Deena, e Darlene lavora come cameriera al Terry’s Restaurant di Vallejo. Michael, al contempo, è un ragazzo timido e con una particolare ossessione per la sua corporatura esile: è solito indossare almeno due paia di pantaloni e più maglioni per mascherare, a suo dire, una eccessiva magrezza. Nonostante l’estate appena cominciata ed una temperatura decisamente gradevole, anche la sera del 4 luglio Michael indossa la sua “armatura” fatta di vestiti che, forse, gli salverà la vita di lì a breve.

Immagine di repertorio

Sono le 23:48 del 4 luglio 1969 e Darlene e Michael stanno ascoltando le canzoni provenienti dall’autoradio della Corvair di Darlene nel parcheggio del parco di Blue Rock Springs. Sono appena arrivati. Dopo qualche minuto, tre macchine si avvicinano: sono dei giovani ragazzi che ridono e scherzano, e festeggiano l’indipendenza lanciando qualche petardo. Scherzi, risate e petardi durano qualche minuto, poi le tre macchine guidate da allegri giovani se ne vanno per la loro strada, e Michael e Darlene restano soli per qualche minuto.

Clip tratta dal film Zodiac

Poco dopo, una macchina proveniente dalla direzione di Springs Road e Vallejo si accosta alla sinistra della Corvair marrone dove siedono i due ragazzi, e l’ignoto guidatore spegne i fari della sua autovettura. E’ una macchina simile, per modello, a quella di Darlene, e resta lì ferma per circa un minuto.

Michael è in allerta, ma viene immediatamente tranquillizzato da Darlene, che gli dice di non preoccuparsi.

Qualche secondo e l’autovettura che ha turbato Michael Mageau se ne va in direzione Vallejo, lasciando soli i ragazzi. Purtroppo, per poco. Circa cinque minuti dopo essersene andata, quella stessa macchina, ritorna. Ora però si ferma dietro alla Corvair. E questa volta il misterioso guidatore scende dall’autovettura, e si dirige verso lo sportello del lato passeggero della Corvair, dove siede Michael Mageau.

Tratta dal film Zodiac

Il solitario individuo si avvicina ai ragazzi tenendo in mano una luminosa torcia. Michael Mageau pensa immediatamente ad un controllo identificativo ad opera di un agente di polizia, e si prepara ad estrarre i suoi documenti di identità.

Ora l’individuo è accanto al finestrino lato passeggero, ed illumina Darlene e Michael con la sua torcia, accecandoli per un breve istante. Ciò che Michael Mageau non ha inizialmente notato nella sua osservazione dell’individuo in avvicinamento, è purtroppo un terribile dettaglio: è armato con una pistola pistola Luger 9mm semi-automatica.

Tratta dal film Zodiac

Senza dire una parola, improvvisamente, il soggetto ignoto spara una prima raffica di cinque colpi attraverso il finestrino lato passeggero. Entrambi i ragazzi vengono colpiti più volte. Per sfuggire alla insensata e repentina raffica di spari ed al suo aggressore, Michael Mageau cerca riparo nel sedile posteriore della Corvair.

A questo punto, l’aggressore sembra allontanarsi dalla Corvair con passo lento e testa incassata nelle spalle ed è qui che, per la prima volta, Michael Mageau riesce a dare uno sguardo più approfondito alla persona che ha aggredito lui e Darlene. Michael emette un grido di dolore, e l’aggressore torna ferocemente sui suoi passi, per finire l’atrocità che ha iniziato: spara altri due colpi a Darlene, ed infine due colpi ravvicinati a Michael, che scalciando sul sedile posteriore viene colpito alle gambe. Dopo aver sparato un totale di nove colpi a Darlene Ferrin e Michael Mageau, l’assalitore si dilegua con calma nella tiepida notte californiana.

Alcuni ragazzi che sopraggiungono passata la mezzanotte, e quindi il 5 luglio 1969, trovano Darlene Ferrin e Michael Mageau agonizzanti.

Maschio bianco adulto, intorno ai 30 anni di età, altezza di circa 172-173 centimetri, di corporatura molto robusta, massiccia, non obeso ma decisamente piazzato, circa 90-95 chilogrammi di peso, capelli corti ricci sul marrone chiaro quasi biondi… con un viso particolarmente largo.

E’ questa la descrizione rilasciata da Michael Mageau (19) alla polizia di Vallejo concernente l’individuo non identificato che lo ha ferito gravemente a colpi di arma da fuoco e che ha ucciso la sua amica Darlene Ferrin (22) la notte a cavallo tra il 4 ed il 5 luglio 1969 nel parcheggio del Golf Club di Blue Rock Springs a Vallejo, California del Nord.

E’ lo stesso individuo che, poco dopo l’insensato attacco ai due ragazzi, ha chiamato il dipartimento di polizia di Vallejo rivendicando con dettagli ancora sconosciuti al pubblico il crimine appena commesso. Nell’agghiacciante confessione telefonica raccolta dalla centralinista Nancy Slover, inoltre, l’assassino ha rivendicato un duplice omicidio avvenuto sette mesi prima (20 dicembre 1968, David Faraday e Betty Lou Jensen) all’entrata della Benicia Water Pumping Station, sulla remota Lake Herman Road, nella vicina città di Benicia, a pochi chilometri dal parcheggio di Blue Rock Springs.

E’ la fine del luglio 1969. Michael Mageau, sopravvissuto al tentato omicidio, sta collaborando con gli investigatori di Vallejo per fornire dettagli utili ai fini di una possibile identificazione del soggetto che ha aggredito due coppie appartate in due “lover’s lane” a pochi chilometri e sette mesi di distanza tra loro, uccidendo tre persone.

I due attacchi tormentano di interrogativi gli investigatori di Benicia e Vallejo. Entrambi sono ai danni di giovani coppie appartate, entrambi avvengono nel weekend (la notte tra il venerdì ed il sabato). Eppure, al contempo, i due attacchi differiscono in alcuni aspetti. Nel dicembre del 1968, a Lake Herman Road, sembra esserci un’interazione tra l’assassino e le vittime David e Betty Lou: i primi due colpi sparati da una calibro .22 non identificata sono di avvertimento, probabilmente atti a far scendere i ragazzi dalla macchina. Inoltre, per sette mesi, l’assassino è silente. Nessuna rivendicazione, nessuna telefonata, nessuna beffa alle autorità competenti. Nel luglio del 1969, a Blue Rock Springs, non vi è nessuna interazione, bensì spari immediati nei confronti di Darlene e Michael con una Luger 9mm, come racconterà lo stesso Michael, sopravvissuto. Inoltre, circa 30 minuti dopo l’avvenuto crimine, l’assassino chiama la polizia di Vallejo rivendicando entrambe le aggressioni con un dettaglio che, in quel momento, può conoscere solo chi ha effettivamente sparato a Blue Rock Springs poco prima: l’arma usata è una Luger 9mm.

Articolo realizzato con la collaborazione di Daniele Trinchieri

 

5 Luglio 1969 Zodiac: omicidio di Darlene Ferrin e Michael Mageau
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