Nuova sfida del mostro. Ha scritto. “ Sono vivo”. Lettera al magistrato cui spedì un lembo dell’ultima vittima. Minaccia di uccidere ancora” di Mario Del Gamba. (ndr trascrizione parziale) Il mostro si è rifatto vivo “forse anche per smentire clamorosamente
12 Aprile 1988 Stampa: Stampa Sera – “E’ tutto un imbroglio… Il mostro non sono io”
13 Aprile 1987 Stampa: Stampa Sera – Scrive il mostro “Io sono vivo”
12 Aprile 1987 Stampa: La Nazione – Nuova sfida del mostro. Ha scritto. “ Sono vivo”
9 Ottobre 1985 Stampa: La Nazione – Mostro. Sono di sangue umano le macchie sulla garza trovata nel luogo del delitto
Mostro. Sono di sangue umano le macchie sulla garza trovata nel luogo del delitto” di Mario Spezi. Sono di sangue umano le macchie sul pezzo di stoffa, quasi sicuramente una garza (ripiegata sei volte), trovata giovedì agli Scopeti. Gli esami
8 Ottobre 1985 Stampa: La Repubblica – E’ passato un mese dall’ultimo omicidio e non ci sono tracce del mostro
E’ PASSATO UN MESE DALL’ ULTIMO OMICIDIO E NON CI SONO TRACCE DEL MOST FIRENZE – E’ passato un mese dall’ assassinio di Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili ma i sostituti procuratori Paolo Canessa e Francesco Flery non sono
13 Settembre 1985 Stampa: L’Unità – “Si, stavolta ci sono testimoni”
11 Settembre 1985 Stampa: L’Unità – Firenze al setaccio: computer vaglia tutti gli “uomini soli” – “Un assassino unico al mondo” avverte il criminologo – Firenze vive la grande paura ma “attenti, non accusate il sesso” – “L’ex mostro” rievoca la sua amara odissea – “Dopo 17 anni non ci sono che pochi indizi”
3 Ottobre 1984 Stampa: La Repubblica – Non sono loro “i mostri” Liberi i due super indiziati
NON SONO LORO ‘I MOSTRI’ LIBERI I 2 SUPER INDIZIATI IN DUE ANNI 4 ACCUSATI MA ERANO INNOCENTI FIRENZE (v.m.) – Dalla fine di luglio, dopo l’ ultimo duplice omicidio, una squadra speciale composta da una decina di persone comandate
18 Settembre 1984 Stampa: La Repubblica – “Non sono loro i mostri di Firenze”
‘NON SONO LORO I MOSTRI DI FIRENZE’ FIRENZE (l.v.) – Dopo il duplice omicidio di Vicchio, commesso mentre entrambi si trovavano in carcere, ci si aspettava una loro immediata scarcerazione. Invece Giovanni Mele e Piero Mucciarini, accusati del primo delitto