Mostro di Firenze, gli ultimi sviluppi: nel 2023 nuove indagini per dare un nome al killer delle coppiette

Sara D’Aversa

Verso nuove indagini sul mostro di Firenze: gli ultimi sviluppi al 2023 su uno dei casi di cronaca italiani più discussi di tutti i tempi.

C’è ancora una possibilità di dare un nome e un volto a quello che per 55 lunghi anni è stato appellato nelle pagine di cronaca come “mostro di Firenze” o “killer delle coppiette”: stando agli ultimi sviluppi, prima della fine del 2023 potrebbero partire nuove indagini. Si inizierà con l’analisi delle 17 fotografie impresse nel rullino di una macchinetta fotografica appartenuta a Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, i due amanti francesi assassinati a San Casciano nel 1985. Poi si passeranno al vaglio gli oggetti personali di altre vittime. L’obiettivo è recuperare tracce di Dna che, attraverso le nuove tecnologie, potrebbero portare all’assassino.

Mostro di Firenze, gli ultimi sviluppi al 2023: il perché delle nuove indagini

Analizzare vecchi reperti con le moderne e più sofisticate apparecchiature forensi può portare a profili genetici. Se il materiale raccolto sulle scene del crimine degli otto duplici delitti di Firenze, avvenuti tra il 1968 e il 1985, è stato custodito correttamente nella catena di conservazione, oggi, da piccolissimi frammenti, si può ricavare il Dna, ha spiegato negli scorsi giorni il generale Luciano Garofano alla stampa, spiegando il motivo delle nuove indagini che dovrebbero riguardare il mostro di Firenze, il serial killer attivo nelle campagne toscane tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, mai individuato. Si inizierà dall’analisi di alcuni oggetti appartenuti alle vittime, per tempo dimenticati. Innanzitutto le 17 fotografie impresse nel rullino di una macchinetta fotografica di Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, i francesi massacrati mentre campeggiavano in una piazzola del bosco di Scopeti, a San Casciano, nel 1985.

Poi saranno analizzati i quaderni e i vestiti appartenuti a Pia Rontini – uccisa insieme a Claudio Stefanacci in un’auto a Vicchio, nella valle del Mugello -, rinvenuti in un vecchio baule in casa dei genitori. Oggetti che, una volta passati al vaglio degli inquirenti, potranno rivelare nuove indizi sulla vita delle persone scomparse e portare, anche indirettamente, al loro assassino. Come quelli rinvenuti all’epoca sulle varie scene del crimine, che oggi, grazie alle nuove metodologie e strumentazioni, potrebbero aprire nuove piste o chiarire quelle già avanzate in passato.

Il 21 agosto di 55 anni fa il primo duplice omicidio

Tutto iniziò il 21 agosto del 1968 con il duplice omicidio di Antonino Lo Bianco e Barbara Locci. I due amanti furono trovati senza vita all’interno di un’Alfa Romeo bianca posteggiata su una stradina poco distante dal cimitero di Signa, nei dintorni di Firenze. Si erano appartati per cercare intimità dopo aver trascorso una serata al cinema; sul sedile posteriore c’era il figlio di lei, di 6 anni.

Dormiva, mentre un uomo si avvicinò all’auto sparando ai due otto colpi di pistola a distanza ravvicinata, uccidendoli. Una volta sveglio, fu lui a dare l’allarme, suonando alla porta di un casolare a oltre due chilometri di distanza dalla scena del crimine. Crimine per cui il primo ad essere iscritto nel registro degli indagati fu il marito della donna, poi scagionato. E che poi, negli anni, fu invece additato al “mostro di Firenze” per via dei bossoli repertati accanto alle vittime, con la lettera “H” impressa sul fondello, come quelli trovati sui luoghi degli altri sette duplici omicidi, commessi fino al 1985.

Da allora sul nome e il volto del killer sono state avanzate diverse ipotesi e molti processi sono iniziati e finiti, senza portare a galla, tuttavia, la verità. Mario Vanni e Giancarlo Lotti, i cosiddetti “compagni di merende” furono condannati per quattro dei delitti; Piero Pacciani, per tempo considerato il responsabile, fu assolto in secondo grado, morendo poco dopo in circostanze misteriose. Ora, a 55 anni dai fatti, si spera di poter arrivare ad una svolta.

Mostro di Firenze, gli ultimi sviluppi: nel 2023 nuove indagini per dare un nome al killer delle coppiette

20 Agosto 2023 Stampa: TG24 – Mostro di Firenze, gli ultimi sviluppi: nel 2023 nuove indagini per dare un nome al killer delle coppiette
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