DATA DELL’ATTACCO: Domenica 22 marzo 1970
LUOGO DELL’ATTACCO: Highway 132 vicino all’interstatale 5, Tracy, CA
ORARIO: approssimativamente ore 23:15
VITTIME: Kathleen Johns (sopravvissuta), 22 anni, altezza 1.57 e la figlia neonata Jennifer (sopravvissuta), 10 mesi
SCENA DEL CRIMINE:

ARMI USATE:
CASO: Irrisolto

Numero caso: C62677

Intorno alle 23:15 del 22 marzo 1970, Kathleen Johns si recava a trovare la madre malata a Petaluma percorrendo la Highway 132 verso ovest con la figlia di 10 mesi Jennifer a bordo di una vecchia station wagon, una Chevrolet del 1957. Partita da San Bernadino, all’incirca all’altezza dello svincolo per l’intestatale 5, notò un veicolo di ultima generazione di colore chiaro che la seguiva e lampeggiava con le luci. La Johns accostò e l’altra auto si fermò dietro di lei.

Un uomo scese e si avvicinò all’auto di Johns con in mano una chiave a croce. L’uomo disse a Johns: “La tua ruota posteriore sta barcollando. Stringerò i bulloni.” La Johns rimase in macchina e l’uomo si mise a lavorare sulla ruota per circa 1 o 2 minuti. Tornato al finestrino l’uomo le disse che la ruota era a posto e che poteva procedere. La Johns si rimise in marcia, ma dopo pochi minuti la ruota si staccò dal mozzo. La donna fermò di nuovo il mezzo e l’uomo che l’aveva aiutata si fermò dietro di lei. Raggiunto nuovamente il finestrino si offrì di accompagnarla ad una stazione di servizio. La Johns accettò il passaggio assieme alla figlia.

L’uomo, invece di guidare fino a una stazione di servizio, cominciò a percorrere le strade secondarie della zona (probabile vicino alla città di Tracy, CA) per circa un’ora e mezza. La Johns, dato il tempo trascorso, domandò se intendeva fermarsi a una stazione di servizio, ma l’uomo invece di rispondere eludeva la domanda parlando di altro.

La Johns iniziò ad avere paura nonostante l’uomo apparisse amichevole e non minaccioso, il pensiero che l’uomo potesse farle del male divento preminente. Quando l’uomo rallentò ad uno stop la donna affermò di sentirsi male e apri repentinamente la portiera e saltando fuori con in braccio la figlia. Si dette alla fuga in un campo vicino, per poi nascondersi alla vista dell’uomo. Quest’ultimo richiuse la portiera del passeggero e se ne andò.

La Johns, uscita dal nascondiglio riuscì a fermare un veicolo che sopraggiungeva sulla strada e, chiedendo aiuto, si fece portare alla stazione di polizia di Patterson per denunciare l’accaduto. Arrivò alla stazione di polizia alle 2:30 del mattino del 23 marzo.

Mentre la Johns raccontava al sergente Charles McNatt ciò che le era capitato era estremamente turbata e piangeva istericamente. Riuscì a descrivere l’uomo come un bianco di 30 anni, alto 1,75 me di circa 71 kg, con capelli castano scuro, taglio a spazzola e occhiali di plastica con montatura nera, una giacca da sci scura e pantaloni blu scuro a zampa d’elefante. Durante la sua deposizione notò un manifesto di ricercato con uno disegno di un identikit e lo indicò affermando che l’uomo che l’aveva rapita era quello del manifesto. L’identikit era quello dell’assassino Zodiac. La Johns ripeté: “Quello è l’uomo!”.

Nel frattempo la polizia si recò dove la Johns sosteneva di aver lasciato l’automobile che però fu ritrovata nei pressi di Byrd Road a circa 2 miglia di distanza e completamente bruciata.

Questo il rapporto della polizia del 23 marzo 1970:

L’assassino Zodiac si attribuì la responsabilità del rapimento in una lettera scritta il 24 luglio 1970.

22 Marzo 1970 Zodiac: attacco a Kathleen Johns
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