Il 6 Dicembre 2024 Francesco Amicone invia una lettera all’avv. Benucci difensore della Sig.ra Torelli, moglie di Giuseppe Bevilacqua.

Questa la lettera: Lettera-PEC-ad-avv-Benucci-Torelli-dec-2024

Questa la trascrizione: 

Gentile avv. Benucci,
allego alla presente una richiesta che ho inviato circa un mese fa al dott. procuratore Filippo Spiezia.
Ho informazione certa che ci sia un’indagine in corso avviata dopo il mio invio del profilo genetico di Bevilacqua
nel novembre 2023.
Ritenendo probabile che la Procura di Firenze sia informata di questa indagine statunitense e ne stia conducendo
una propria, mi ero rivolto circa un mese fa al Procuratore Spiezia per far mettere agli atti prove a mio discarico
prima della sentenza di condanna di ieri 5 dicembre 2024. Ritengo che sia stato il pm Luca Turco a rifiutarsi di
farlo. Non chissà per quale motivo investigativo, si intende, anche se ha poco da illudersi. A prescindere da
qualsiasi cosa dirà per evitarlo, sarà probabilmente il primo magistrato al quale verrà applicata per intero la legge
Vassalli per come è riuscito a far archiviare Bevilacqua nel 2021 in sordina, senza avvertire le parti offese.
Bevilacqua era abile a depistare le indagini e a mentire grazie al suo addestramento e alla sua esperienza di
detective sotto copertura. E’ anche per questo che se l’è cavata, oltreché per la negligenza investigativa
dimostrata dagli inquirenti di Firenze che hanno condotto l’indagine scaturita dalla mia denuncia nel 2018.
Ritornando al tema di questa email, ho detto a chi ci legge a nostra insaputa (per così dire) che sono certo solo
del 12 settembre 2017 come data a partire dalla quale la signora Torelli è sicuramente venuta a conoscenza dei
gravi crimini commessi dal marito. Non credo che lo sapesse in precedenza.
Sapevo che lei era accanto a Bevilacqua durante la sua ammissione al telefono perché ho sentito un suo lamento
quando il marito ha parlato della pistola da consegnare ai Carabinieri (quella del Mostro). In seguito, è lei ad aver
preso la cornetta per annotare il numero dell’avvocato Moramarco che, come sa, hanno effettivamente chiamato
subito dopo.
Posso chiederle la cortesia di mettere al corrente la signora Torelli su cosa rischierebbe se fosse sotto indagine in
questo momento?
Le ha già chiesto, seriamente, se suo marito le ha dato altre informazioni oltre a quelle che ha dato a me durante
l’ammissione al telefono? Dove potrebbe avere nascosto le armi e altro?
Per come hanno agito in passato in Procura, c’è il rischio concreto che il gruppo di preghiera della signora Torelli
venga coinvolto nell’indagine e ritratto dai media come una setta di fanatici religiosi che ha protetto il Mostro. La
signora con le sue improvvide bugie non sta mettendo a rischio solo se stessa ma anche sua figlia, i suoi altri
parenti e gli amici.
La fede si dovrebbe accompagnare sempre alla ragione. L’acqua benedetta fa certamente bene, nelle giuste dosi,
ma anche il sacramento della confessione, che lava l’anima dal “peccato mortale” e consente di ricevere la
comunione, cosa che viene impedita quando si mente su crimini gravi con apparente noncuranza verso la
sofferenza dei parenti delle vittime, ai quali non basta qualche preghiera recitata da una persona fuori dallo stato
di grazia.
La signora Torelli non ha assicurazioni divine. Per la Chiesa Cattolica quello che sta facendo è un peccato grave.
Chiusa parentesi.
Se è vero che c’è un’indagine in corso, non ritiene che sarebbe saggio per la signora Torelli smarcarsi dalle azioni
del marito in tempo, cioè anticipando gli inquirenti, e avere il prima possibile un colloquio con la polizia o i
carabinieri, evitando assolutamente Firenze?
A questo riguarda, fareste meglio a rivolgervi al pm Nicola Marini, titolare del caso di omicidio di Alessandra Vanni,
che è un uomo probo e cerca davvero la giustizia. Non fa magheggi.
La signora Torelli potrebbe collaborare con la PG senese, dando loro informazioni che potrebbero essere utili per
la soluzione di molti omicidi, compreso quello di Alessandra Vanni.
Sono serio. Questo non né un bluff né un tranello.
Per il futuro, se le sue clienti diranno pubblicamente di aver ritirato ogni querela sul tema Zodiac-Mostro che
riguardi me e chiunque altro, e lo faranno, rinunciando per quanto riguarda il mio processo a ogni somma disposta
dal giudice, pagando le spese processuali, e le loro spese legali (alle mie ci penso io), rinuncerò a costituirmi parte
civile nei confronti della signora Torelli per la sua falsa testimonianza.
Le mando anche un’email identica via pec.
Distinti saluti
Francesco Amicone

6 Dicembre 2024 Lettera di Francesco Amicone all’avv. Benucci
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