Mostro di Firenze, spunta un “dna ignoto”. Chi vuole riaprire il caso
Si riapre il caso del Mostro di Firenze? In un Paese in cui i processi non finiscono mai, basti pensare agli ultimi avvenimenti dalla Strage di Erba alle vicende di Marco Pantani, la presunta scoperta di un Dna ignoto sui corpi delle vittime di tre omicidi del Mostro che terrorizzò la Toscana tra la metà degli anni 70 e la metà degli anni 80 potrebbe far emergere nuove evidenze. Per quei tragici fatti furono condannati Mario Vanni e Giancarlo Lotti, i “compagni di merende”, mentre Pietro Pacciani, condannato in primo grado e assolto in secondo, morì prima di essere sottoposto a un nuovo processo di appello dopo l’annullamento della sentenza di assoluzione da parte della Cassazione.
Qual è la novità? Su uno dei proiettili usati nell’omicidio dei francesi Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot a Scopeti, nell’85, sarebbe stato recuperato del materiale genetico che ricorrerebbe su altri due reperti dei delitti del 1983 e 1984, scrive Repubblica. L’avvocato Vieri Adriani e l’ematologo Lorenzo Iovino sono conviti di poter “rinvenire la stessa traccia genetica anche in altre vittime nella speranza di identificare il killer”. Insomma, il dna dell’omicida – o di più persone – potrebbe essere ancora sulle salme delle vittime che provarono a difendersi, magari sotto le unghie. “Se mi chiedono l’autorizzazione per riesumare il corpo di Stefania perché c’è una, una sola possibilità di scoprire la verità, io gliela do. Non ci ho dormito la notte prima di rispondere. Sono passati 50 anni ma io ho sempre detto che non voglio morire senza sapere chi l’ha uccisa e perché”, afferma al quotidiano Tiziana Bonini, cugina di Stefania Pettini, vittima nel settembre 1974 del Mostro di Firenze.
Mostro di Firenze, “riesumare i corpi e riaprire il caso”. Si muove il Parlamento
Il caso del Mostro di Firenze sbarca in Parlamento. L’iniziativa è del vicepresidente del gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi: «Ho presentato un’interrogazione al ministro Nordio affinché la Procura di Firenze riesumi i corpi di Stefania Pettini e Jean Michel Kraveichvili, due delle 14 (o sedici) vittime del Mostro di Firenze, per come richiesto dai loro stessi congiunti, dopo il ritrovamento di un Dna ignoto. Non voglio fare dietrologie, nè difendere nessuno, nè posso dire ovviamente qualcosa in materia se non quello che disse il mio grande concittadino, Francesco Bruno, criminologo di fama mondiale, che si disse convinto che il Mostro fosse ancora vivo. Dinanzi a una possibile notitia criminis la Procura di Firenze deve agire, peraltro avendo anche l’autorizzazione dei familiari di questi due poveri ragazzi, uccisi brutalmente».