Torna l’orrore del mostro In onda su Fox Crime

Firenze, 11 novembre 2009 – L’attesa è tanta, inutile fare gli ‘gnorri’. Soprattutto a Firenze e nelle sue campagne è scattato il conto alla rovescia: pronti e con l’occhio puntato, come tutti quelli che si sentono direttamente coinvolti in un fatto. Come ben sanno gli appassionati del genere noir abbonati a Sky, la scorsa estate sono partiti i ‘promo’ che annunciavano 6 puntate su Fox Crime dedicate al Mostro.

La prima puntata andrà in onda domani: «Una fiction di cronaca — la definiscono gli sceneggiatori Daniele Cesarano, Barbara Petronio, Leonardo Valenti — . Non si tratta di un articolo di giornale, né di un documentario o di un film d’inchiesta». Un thriller ad alta tensione, fatto anche di investigazione e processi, capace di far rivivere l’incubo del Mostro di Firenze nella serie firmata da Antonello Grimaldi.

Al centro della fiction — cast d’eccezione, con oltre 700 comparse e 120 ruoli — quella tragica epopea di cronaca nera lunga quasi vent’anni: omicidi seriali che condizionarono la vita sociale, familiare e di coppia nelle colline sopra Firenze e non solo, diventando incubo collettivo per l’Italia intera. In 17 anni di attività il mostro portò a termine con atroce determinazione 16 omicidi che hanno lasciato un segno indelebile. «Questa serie tenta di dare voce al dolore senza morbosità, senza indicare soluzioni, avendo però uno sguardo indignato, coinvolto su quanto di così irrimediabilmente terribile accadde», spiega Ennio Fantastichini, protagonista delle sei puntate nei panni di Renzo Rontini, il papà di Pia, una delle ultime vittime del Mostro, attorno a cui gli sceneggiatori fanno ruotare l’intera vicenda.

L’attore sgombra il campo dalla possibile polemica sulla morbosità: «Sul set, grazie alle location toscane vicine ai luoghi dei delitti, ai tanti attori locali e alla fotografia di Alessandro Pesci, abbiamo vissuto uno psicodramma collettivo», sottolinea. Gli autori si sono attenuti ai documenti processuali per il racconto dei delitti, delle indagini e dei processi, ma malgrado siano passati quarant’anni dal primo omicidio e ci siano agli atti condanne definitive, la ferita è ancora aperta. «Così capitava che sul set si avvicinassero amici delle vittime», confida Fantastichini, che ha appena terminato il nuovo film di Ferzan Ozpetek ‘Mine Vaganti’.

Nelle sei puntate in arrivo su Fox Crime, non mancheranno scene crude, visto l’atrocità del tema trattato: la fiction ripercorre infatti gli anni dal 1981 al 2006. Un’inchiesta mai del tutto conclusa: Pacciani è morto, Vanni e Lotti sono stati condannati, ma le procure di Firenze e Perugia sono ancora oggi impegnate nella ricerca dei mandanti. «Il Mostro di Firenze attraversa vari generi tv — interviene Antonello Grimaldi — : le prime due puntate sono thriller ad alta tensione, nella terza entriamo nella famiglia di Pia Rontini, la quarta è prettamente processuale, la quinta si snoda tra indagini e interrogatori e la sesta approfondisce l’aspetto esoterico dei delitti che a tutt’oggi sono i primi e unici condotti da una banda di killer seriali che agiva, a quanto sappiamo, avendo dei mandanti».

«Tutti ricordiamo queste storie, la vicenda che noi documentiamo è molto ingarbugliata ma mette i brividi ancora oggi», sospira il regista, ammettendo che «le polemiche stanno nel conto, perché facciamo nomi e cognomi, ma sempre rispettando le risultanze processuali». La vicenda è raccontata attraverso gli occhi di Renzo Rontini (Ennio Fantastichini), il padre di Pia Rontini, uccisa a diciotto anni nel 1984 con il fidanzato Claudio Stefanacci, poco più che ventenne. Il loro fu il penultimo assassinio compiuto dal mostro, uno dei più efferati. Dopo l’orrore di quei giorni, papà Renzo lasciò il lavoro e dedicò tutta la vita alle indagini. E’ morto d’infarto nell’89. Sua moglie, Winnie Rontini, è stata in contatto con gli sceneggiatori, ha dato il suo assenso, ha raccontato, rivela il regista Antonello Grimaldi, anche cose inedite.

«Non l’ho mai incontrata — conclude Fantastichini — , ma l’ho sentita vicina come padre, a mia volta, di un tredicenne. L’ostinazione del marito di sapere la verità la comprendo fino in fondo: Renzo Rontini fu eroico senza essere eroe, uno di quegli uomini di linearità etica ammirevole». Con lui, nel cast, Bebo Storti nel ruolo del procuratore Piero Luigi Vigna, Massimo Sarchielli nei panni di Pietro Pacciani e ancora Nicole Grimaudo, Marco Giallini, Duccio Camerini e Giorgio Colangeli.

11 Novembre 2009 Stampa: La Nazione – Torna l’orrore del mostro In onda su Fox Crime
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