Il 7 Aprile 2006 viene sottoposto ad interrogatorio Libero Bini.

Questa la testimonianza: Interrogatorio libero BINI 7.04.06

Questa la trascrizione:

In data 07 aprile 2006, alle ore 12.25 , in Perugia (negli uffici della Procura, siti in Via Fiorenzo di Lorenzo), dinanzi al PM Dr. Giuliano Mignini sost., assistito, per la redazione del verbale, dal vice Sovrintendente EMILI Salvatore della Squadra Mobile della Questura di Perugia, presenti il Dr. Michele GIUTTARI responsabile del GIDES di Firenze, nonché l’Assistente ARENA Davide del GIDES e l’Uditore giudiziario Dr. Paolo ABBRITTI, nel proc. n.2782 /05 R.G.N.R. (Mod. 21 );

è comparso BINI Pietro invitato a dichiarare le proprie generalità e quant’altro valga a identificarlo, con l’ammonizione delle conseguenze alle quali si espone chi si rifiuta di darle o le dà false (artt. 21 disp. att. c.p.p., 495 e 496 c.p.), risponde : sono e mi chiamo BINI Pietro nato a Cannara il 19/09/1957, ivi residente in Via Costanza Baglioni nr. 68,

– generalità

– pseudonimo /soprannome

– nazionalità Italiana

– residenza

– dimora

– luogo di svolgimento dell’attività lavorativa in mobilità

– stato civile celibe

– condizioni di vita individuale, familiare e sociale, nulla da osservare

– titolo di studio terza media

– professione / occupazione in pratica disoccupato

– beni patrimoniali ho la casa dove abito in comunione con mia sorella

– se è sottoposto ad altri processi penali si

– se ha riportato condanne nello Stato e / o all’estero non definitive

– se esercita o ha esercitato uffici o servizi pubblici o di pubblica necessità no

– se ricopre o ha ricoperto cariche pubbliche no

Invitato a esercitare la facoltà di nominare un difensore di fiducia, per il caso che non vi abbia già provveduto o che intenda nominarne un altro, dichiara : ho come difensore di fiducia l’Avvocato Marco BALDASSARRI, presente

Si dà atto che, a seguito di rituale avviso, è comparso l’ Avvocato Baldassarri

Invitato a dichiarare o eleggere domicilio a norma dell’art. 161, commi 1 e 2 c.p.p., con avviso che deve comunicare ogni mutamento del domicilio dichiarato o eletto per le notificazioni e che, in caso di mancanza della comunicazione, di mancanza o insufficienza o inidoneità della dichiarazione o elezione, o nel caso di rifiuto di dichiarare o eleggere domicilio, le notificazioni verranno eseguite mediante consegna al difensore.

Si dà atto che l’indagato dichiara – elegge domicilio in , ovvero si rifiuta di compiere la dichiarazione o l’elezione. Confermo il domicilio già eletto nel procedimento 9144/01

Il Pubblico Ministero lo avvisa che, salvo quanto previsto dal primo comma dell’ art. 66 c.p.p. (verifica dell’identità personale dell’indagato), pur avendo l’obbligo di presentarsi, ha facoltà di non rispondere, ma che, se renderà dichiarazioni su fatti che concernono la responsabilità di altri, assumerà, in ordine a tali fatti, l’ufficio di testimone, salve le incompatibilità previste dall’art. 197 c.p.p. e le garanzie di cui all’art. 197 bis c.p.p. (L’imputato o indagato in un procedimento connesso ai sensi dell’art. 12 c.p.p. o di un procedimento collegato ex art. 371, comma 2, lett. b) c.p.p.,, può essere sempre sentito come testimone quando, nei suoi confronti, sia stata pronunciata sentenza irrevocabile di proscioglimento, di condanna o di applicazione della pena ex art. 444 c.p.p. L’imputato o indagato in un procedimento connesso ex art. 12, comma 1, lett. c) o di un reato collegato ex art. 371, comma secondo, lettera b), può essere sentito come testimone anche nel caso di cui all’art. 64, comma 3, lettera c) c.p.p. Nei casi previsti dai commi 1 e 2 dell’art. 197 bis c.p.p., il testimone è assistito dal difensore, di fiducia, o, in mancanza, d’ufficio. Nel caso di cui al comma 1 dell’art. 197 bis c.p.p., il testimone non può essere obbligato a deporre sui fatti per i quali è stata pronunziata, in giudizio, sentenza di condanna nei suoi confronti, se nel procedimento egli aveva negato la propria responsabilità ovvero non aveva reso alcuna dichiarazione. Nel caso di cui al comma 2, il testimone non può essere obbligato a deporre su fatti che concernono la propria responsabilità in ordine al reato per cui si procede o si è proceduto nei suoi confronti. In ogni caso, le dichiarazioni rese dai soggetti di cui all’art. 197 bis c.p.p. non possono essere utilizzate contro la persona che le ha rese nel procedimento a suo carico, nel procedimento di revisione della sentenza di condanna e in qualsiasi giudizio civile o amministrativo relativo al fatto oggetto dei procedimenti e delle suddette sentenze. Alle dichiarazioni rese dalle persone che assumono l’ufficio di testimone ai sensi del’art. 197 bis c.p.p., si applica la disposizione di cui all’art. 192, comma 3 c.p.p.) e che, non avvalendosi della facoltà di non rispondere, assumerà l’ufficio di testimone.

DOMANDA: intende rispondere?

RISPOSTA: si.-

DOMANDA: lei si ricorda di che cosa è accusato nel procedimento 9144/01?

RISPOSTA: si, sono accusato di molestie telefoniche ad una signora di Foligno che ha un negozio di estetista e si chiama Falso Dorotea. Io una conoscenza diretta con la Falso non l’ho mai avuta. L’ho vista per strada. Mi è piaciuta. Sapevo perché me lo ha detto qualcuno che non so indicare, ma che frequenta palestre, la Quintana e ambienti di Foligno, che questa donna è indicata come una scambista. Io sono un po’ timido negli approcci ed ho iniziato a telefonarle presso il suo studio di estetista. Non l’ho mai chiamata a casa. Poichè me lo chiede, il nome di Brozzi Francesco mi dice qualche cosa in quanto l’ho visto in palestra al CTF di S. Maria degli Angeli. La Cavaceppi Nadia l’ho vista due o tre volte. Inizialmente l’ho presa come un gioco perché la Falso faceva battute e rideva, quindi pensavo che la cosa la incuriosisse. Io le facevo i complimenti e lei mi rispondeva male; negli ultimi tempi per spaventarla le facevo delle telefonate sataniche che sono durate per diversi mesi. Gli parlavo di nostro signore satana che era al disopra di tutto. Ho minacciato anche il figlio Filiberto che ha i capelli rossi. Poiché me lo chiede le dico che non conosco l’avvocato Fabia MARIANI. Io non mi ricordo per filo e per segno che cosa dicevo alla Falso Dorotea. Quando effettuavo le telefonate ero sempre solo ed usavo uno scambiatore di voce che serviva per camuffare la voce. Ho qui l’apparecchio che ho usato per modificare la voce. “ Il Bini produce l’apparecchio che viene acquisito agli atti.

Il BINI esibisce uno scambiatore di voce “Thelephon Voice Changer”.

DOMANDA: Ha parlato con qualcuno prima di venire qui?

RISPOSTA: solo con il mio avvocato.–

DOMANDA: dove ha acquistato lo scambiatore di voce?

RISPOSTA: non ricordo dove l’ho preso.

DOMANDA: Ha mai chiamato alla cooperativa Lautari di San Casciano Val di Pesa e Via dei Serragli di Firenze?

RISPOSTA: assolutamente no

DOMANDA: Come mai ha fatto ripetuti riferimenti alla morte di Pacciani e alla morte del Dr. Narducci?-

RISPOSTA: Ho fatto riferimento a queste vicende perché mi ricordavo che quando negli anni 80 frequentavo Perugia e il Lago Trasimeno sentivo dire ripetutamente che il mostro di Firenze fosse stato un dottore di Perugia. Io ero arrabbiato con Dorotea per i suoi rifiuti e volevo vendicarmi minacciandola ripetutamente al telefono e volevo spaventarla con questi discorsi.

DOMANDA: Lei è mai stato nel salone nautico di Genova?

RISPOSTA: no mai.

DOMANDA: del dottor Giuttari “ le schede telefoniche le comprava sempre lei, le ha mai prestate?

RISPOSTA: le ho acquistate sempre io e non le ho mai prestate, le ho usate fino a quando le ho esaurite, poi le ho gettate via.

DOMANDA: che palestre ha frequentato dal 2000 al 2005?

RISPOSTA: le palestre che ho frequentato sono quelle del CTF che si trova a S. Maria degli Angeli, poi una palestra a Foligno nella zona della Paciana ed un’altra palestra che si trovava al campo di aviazione di Foligno ed un’altra che si trova a Bastia Umbra.

DOMANDA: Conosce la cooperativa “Il Forteto” e ha mai frequentato ambienti di recupero dei tossicodipendenti?

Risposta: No, non conosco tale cooperativa e non ho mai frequentato ambienti di recupero di tossicodipendenti.

Si dà atto che il presente verbale è stato redatto in forma riassuntiva, secondo le disposizioni dell’art. 140, primo e secondo comma c.p.p. e chiuso alle ore 13,25;

L.C.S.

Persona indagata in procedimento connesso – collegato

Difensore, che rinuncia al deposito

IL PUBBLICO MINISTERO

(Dr. Giuliano Mignini sost.)

Vice Sovrintendente

EMILI Salvatore

7 Aprile 2006 Interrogatorio di Libero Bini

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