Il 14 febbraio 2004 rilascia testimonianza la Dott.ssa Giuliana Anita Spanu

Questo uno stralcio della testimonianza:

Qualche giorno fa, trovandomi nel negozio “GAD” di generi alimentari, tra via Torelli e via Piervittori, nei pressi di via Annibale Vecchi, dopo un’edicola, e ascoltando il giornale radio che parlava della morte del Narducci, la cassiera, una signora biondina, con capelli corti, sui 50 anni, mi riferì che conosceva la sorella del morto perché sua figlia andava a scuola da lei e che un giorno, portando la figlia a scuola, nel pomeriggio, così mi sembra, il personale dell’istituto le disse testualmente: “la signora non c’è. Hanno ritrovato il cadavere del fratello che forse è il mostro di Firenze. La cassiera, commentando le notizie, aggiunse che a Perugia tutti lo sapevano da tempo. Conosco questa signora da almeno quindici anni ma non so come si chiami“. La cassiera è stata identificata dalla Squadra Mobile in Ceccarelli Martina che ha confermato che mandava la figlia alla Scuola di Ginnastica Artistica di Case Bruciate ove la sua insegnante era Elisabetta Narducci. Un giorno, di pomeriggio, le dissero che doveva tornare a prendere la figlia Alessia (o glielo dissero quando l’accompagnò), perché avevano rinvenuto il cadavere del fratello dell’insegnante. Portava Alessia alla scuola due volte alla settimana ed erano giorni lavorativi, non era domenica. Dopo l’episodio, Elisabetta non tornò più a fare l’insegnante.” Vedi l’informativa: 29 giugno 2004 Informativa stato indagini Perugia Pag.26 e Vedi Richiesta decisione di competenza 15 luglio 2005 pag. 28

Questa testimonianza sembra confermare l’episodio del 9 ottobre 1985 in quanto non poteva, evidentemente, trattarsi di un giorno festivo in quanto le scuole sono chiuse di domenica. Evidentemente l’episodio è avvenuto quel 9 ottobre, giorno in cui fu segnalato il ritrovamento del corpo di Francesco Narducci. Da puntualizzare anche il ritrovamento del cadavere il 9 ottobre corrisponderebbe al certificato di morte redatto il 9 ottobre 1985.

14 Febbraio 2004 Testimonianza di Giuliana Spanu

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