Il 9 Settembre 2003 rilascia testimonianza Mauro Cioni pilota di elicotteri in servizio il 13 ottobre 1985 quando avvenne il ritrovamento del corpo nel lago Trasimeno. Il suo avvistamento del corpo determina una incompatibilità di orari, vedi 13 ottobre 1985.

Questa la testimonianza: CIONI Mauro testimonianza 9_9_03

Questa la trascrizione della testimonianza:

Il giorno 09.09.2003, alle ore 17.4, in Firenze negli Uffici del Gruppo Investigativo Delitti Seriali Firenze – Perugia.
Innanzi ai sottoscritti Ufficiali ed Agenti di P.G., Isp. C. Michelangelo Castelli, Ag. Sc. DE IORIO Silvio, entrambi appartenenti all’Ufficio in intestazione è presente il Sig CIONI Mauro, il quale viene sentito in qualità di persona informata dei fatti, nell’ambito del Proc. Pen. nr. 17869/01 R.g. Mod. 44, e su specifica delega emessa in data 1.9.2003 dalla Procura della Repubblica di Perugia a firma del Dr. Giuliano Mignini.
Nell’ottobre 1985, mi trovavo, in qualità di Responsabile Operativo del Nucleo Elicotteri del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Arezzo, dal quale all’epoca aveva competenza sia in Toscana che in Umbria.

Domanda: Si ricorda di aver partecipato a servizi effettuati presso il lago Trasimeno nel mese di ottobre 1985 alla ricerca del Professor Francesco Narducci?

Risposta: Se non ricordo male, io ho partecipato alle ricerche con l’elicottero al lago Trasimeno il giorno 13 ottobre 1985. Non ricordo a che ora ci siamo alzati in volo e siamo arrivati al lago Trasimeno. Di certo era metà mattinata in quanto il sole era già alto. Ricordo che effettuammo un volo tipo pettine, in quanto dovemmo ricercare una persona scomparsa. Non ricordo il nome della persona scomparsa. In questo contesto, sorvolando la riva compresa fra San Feliciano e Castiglion del Lago, ricordo che in mezzo alle canne avvistammo un corpo galleggiare con qualcosa di colore arancione adagiato vicino alle canne. A questo punto abbiamo richiesto che si avvicinasse una barca della Polizia Provinciale. Cosa che è successa, quindi io mi sono apprestato all’atterragio e mi sono recato sul pontile.

A questo punto l’Ufficio da atto di mostrare al CIONI nr. 7 riproduzioni fotografiche, scattate il giorno 13.10.1985, nell’occasione del rinvenimento della salma del Prof. NARDUCCI nel lago Trasimeno. Il CIONI dopo averle attentamente viste dichiara: A parte il Vigile del Fuoco, con me ritratto nella foto nr. 1, 2 e 3, riconosco anche nella foto nr. 8 il signore con la barba come il Geometra Adolfo Pennella Pennetti, che all’epoca era il responsabile del Nucleo Elicotteri di Arezzo.

A.D.R.: Al momento dell’avvistamento del corpo dall’elicottero, oltre a richiamare l’attenzione della barca della Polizia Provinciale, sicuramente abbiamo avvisato via radio o la squadra dei vigili del Fuoco presenti sul posto o il Geometra PENNELLA che aveva la radio in macchina.

A.D.R.: Sul pontile ebbi modo di constatare che il corpo da me segnalato era stato recuperato ed verosimilmente apparteneva ad una persona di sesso maschile. Questo anche perché le ricerche riguardavano la scomparsa di un uomo.

A.D.R.: E’ prassi che quando un elicottero interviene per un qualsiasi fatto venga compilata una scheda di intervento come quelle che compilano le squadre di Pronto Intervento. Detta scheda che io ho compilato al mio rientro ad Arezzo, come è prassi sarà stata inviata poi a Perugia ed allegata alle altre schede dei servizi effettuati sul Lago.

A.D.R.: Nella giornata del 13 ottobre 1985, con me volava il motorista, che mi sembra che si chiamasse PELOSI Fausto, che adesso si trova in pensione.

A.D.R: Non conosco nessun giornalista e non ricordo di essere stato avvicinato da nessuno la mattina del 13 ottobre 1985.

A.D.R.: Non ho mai sentito il nome di NARDUCCI Francesco, ne mi è stato mai detto anche lì sul pontile che la salma recuperata appartenesse al Professor Francesco NARDUCCI. Io non lo conoscevo. Ho capito che non si trattava di una persona qualunque dalla gente che era intervenuta sul pontile quella mattina, che non sono certo in grado di fornire i nomi, era però gente importante, forse magistrati che arrivavano con la macchina con l’autista.

Domanda: E’ sicuro di essere stato lei a notare il corpo galleggiare segnalandolo?
Risposta: Si ribadisco che su questo sono sicuro. L’ho segnalato via radio o al Geometra
PENNELLA o alla Squadra dei Vigili del Fuoco, Non ricordo esattamente.

Domanda: Quando ha rivisto il corpo sul pontile ha capito che cosa fosse quel qualcosa di arancione da lei visto dall’alto?
Risposta: Quando sono atterrato e sono giunto sul pontile, il corpo si trovava già avvolto in un sacco di nylon, che non mi ha permesso di vedere meglio che cosa indossasse di arancione. Di certo dall’alto, si vedeva la schiena, in quanto il cadavere era rigirato a pancia in giù, e secondo me indossava un giubbetto in nylon di colore arancione.

Domanda: Quanto tempo è trascorso dalla sua segnalazione, al raggiungimento del pontile da parte sua?
Risposta: Dal momento dell’avvistamento a quando sono atterrato e mi sono recato al pontile, saranno trascorsi circa 20/25 minuti, questo anche per ragioni meccaniche per le quali l’atterraggio dell’elicottero richiede del tempo.

Domanda: Nella sua scheda di intervento ha dato atto del ritrovamento del corpo da parte sua?
Risposta: Si nella scheda, io oltre a tutti i dati dell’intervento ho segnato anche l’avvistamento da parte mia del corpo e il suo recupero. Tale scheda potrebbe trovarsi sia al Comando di Arezzo che in copia al Comando di Perugia.

Domanda: E’ proprio sicuro che fosse metà mattinata o l’orario potrebbe essere anche prima?
Risposta: Sono sicuro dell’orario, in quanto noi montiamo come turno di servizio alle ore 8.00, poi dopo avviene tutta l’ispezione del mezzo, quindi presumo che il decollo dell’elicottero non è avvenuto prima delle ore 9.00. Il volo è durato circa un quarto d’ora, e l’avvistamento e avvenuto dopo circa mezzora che ci trovavamo in volo sul lago.

Domanda: Quando ha ricevuto l’ordine di recarsi in volo al lago Trasimeno?
Risposta: L’ordine mi fu dato la mattina stessa, altrimenti se l’avessi saputo sarei andato in ufficio prima per preparare il mezzo e sarei decollato prima.

Si da atto che le foto mostrate al CIONI Mauro, vengono da lui sottoscritte ed allegata al
presente verbale.
F.l.c.s.

Questo uno stralcio della testimonianza:

Domanda: E’ sicuro di essere stato lei a notare il corpo galleggiare segnalandolo?

Risposta: “Si ribadisco che su questo sono sicuro. L’ho segnalato via radio o al Geometra PENNELLA o alla Squadra dei Vigili del Fuoco, Non ricordo esattamente.

Domanda: Quando ha rivisto il corpo sul pontile ha capito che cosa fosse quel qualcosa di arancione da lei visto dall’alto?

Risposta: “Quando sono atterrato e sono giunto sul pontile, il corpo si trovava già avvolto in un sacco di nylon, che non mi ha permesso di vedere meglio che cosa indossasse di arancione. Di certo dall’alto, si vedeva la schiena, in quanto il cadavere era rigirato a pancia in giù, e secondo me indossava un giubbetto in nylon di colore arancione.”

Domanda: Quanto tempo è trascorso dalla sua segnalazione, al raggiungimento del pontile da parte sua?

Risposta: “Dal momento dell’avvistamento a quando sono atterrato e mi sono recato al pontile, saranno trascorsi circa 20/25 minuti, questo anche per ragioni meccaniche per le quali l’atterraggio dell’elicottero richiede del tempo.

9 Settembre 2003 Testimonianza di Mauro Cioni

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