L’11 Luglio 2003 rilascia testimonianza Gabriella Ghiribelli.

Questo uno stralcio della testimonianza: “L’ho conosciuto (Narducci Francesco) tramite Giancarlo (Lotti), che gli parlò bene di me. Ricordo che erano i primi anni 80 ed io ero giovane e lui aveva grosso modo la mia età. Una volta siamo andati anche a mangiare fuori in compagnia della Nicoletti e del Lotti, andammo al ristorante “La Lampara” a Firenze, in via Nazionale…  ricordo di aver fatto sesso con il dottore di Perugia; questo aveva un comportamento ambiguo, nel senso che si eccitava e solo quando me lo appoggiava al sedere si eccitava. In quest’ultimo caso arrivava subito all’orgasmo. In tutto ho fatto sesso con lui 4 o 5 volte.” Vedi Nota Finale Gides 4 aprile 2007 Pag. 74

La Gabriella Ghiribelli sostiene di aver visto Mario Parker dare dei soldi al Giancarlo Lotti in più occasioni.

Queste somme erano costituite da svariate banconote da 100, credo che fossero qualche milione; credo che usava questi soldi per portare la nipote del Vanni al mare, o per andare con la Nicoletti Filippo a mangiare e a farci l’amore.

Ora che ci penso ricordo che almeno in un’occasione ho visto il “dottore svizzero”, che ho già indicato è riconosciuto in una foto che mi avete mostrato in una precedente verbalizzazione e l’Ulisse, insieme al bar centrale di San Casciano.

La Ghiribelli confessava di aver avuto quattro o cinque rapporti sessuali con il Narducci un albergo a San Casciano, ubicato nella piazza dove si teneva il mercato il lunedì, ogni fine settimana, percependo dal Narducci lire 300.000 a prestazione, precisando che una volta lei e il gastroenterologo andarono a pranzo in compagnia di Filippa Nicoletti e del Lotti, al Ristorante “La Lampara”, a Firenze, Via Nazionale. La donna confermava, poi, quanto riferito da Mario Vanni, nel corso di un’intercettazione ambientale, a Lorenzo Nesi (secondo cui nei delitti, oltre al Pacciani e al Lotti, era implicato un nero americano di nome Ulisse che si era ucciso), il quale, secondo la Ghiribelli, viveva alla “Sfacciata”, ospite fisso del medico svizzero che in precedenza aveva indicato come dedito a pratiche mummificazione  della figlia defunta. La Ghiribelli riconosceva, poi, il nero americano in Parker Mario Robert e ammetteva che lo stesso faceva parte di un gruppo dedito a particolari “festini”, composto dall’orafo, dal dermatologo, dal medico di Perugia, che lei vide, in alcune occasioni, parlare e andarsene insieme al Parker. Vedi l’informativa: 29 giugno 2004 Informativa stato indagini Perugia Pag.27 Vedi Richiesta decisione di competenza 15 luglio 2005 pag. 28/29

11 luglio 2003 Testimonianza di Gabriella Ghiribelli

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