L’8 Aprile 2003 rilascia testimonianza Gabrio Bassotti.

Questa la testimonianza: Bassotti Gabrio 08.04.2003

Questa la trascrizione:

N. 17869/ 01R. G. notizie di reato – Mod. 44
Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Perugia
(Perugia, Via Fiorenzo di Lorenzo n. 24/26, tei, n. 075/54491)
VERBALE DI ASSUNZIONE DI INFORMAZIONI (art. 362 c.p.p.)

Il giorno 08.04.2003, alle ore 15,45, in Perugia, e/o Procura, in Via Fiorenzo di Lorenzo n. 24/26, dinanzi al Pubblico Ministero Dr. Giuliano Mignini sost, assistito dal Maresciallo “A” s.UPS Laurizi Vincenzo del Comando Provinciale Carabinieri di Perugia- Nucleo Operativo, è comparso il Dott. Gabrio BASSOTTI il quale, richiesto delle generalità, risponde: ” Sono BASSOTTI Gabrio, nato ad AmaUa (TR) il 31.03.1957, residente a Perugia, Frazione S. Marco Strada del Cimitero nr. 2/a, tei. xxxxxxx.”.

Il Pubblico Ministero, visti gli artt. 197, 197 bis, 198, 199, 200, 201, 202 e 203 c.p.p., richiamati dall’ari 362 c.p.p. e ritenuto che non sussistono le ipotesi di cui agli artt. 197, 197 bis, 199, 200, 201, 202 e 203 c.p.p., ricorda alla persona informata sui fatti che ha l’obbligo di rispondere secondo verità alle domande che le saranno rivolte e di non tacere circostanze conosciute e la informa che le false informazioni al Pubblico Ministero sono punite a norma dell’ari 371 bis c.p.p. Il Pubblico Ministero procede, quindi, a esaminare la persona informata sui fatti in ordine alle circostanze per cui è procedimento.

• Domanda: ” A quale epoca risalgono i viaggi in America del dott. Narducci ?”
• Risposta: ” Quando giunsi a Perugia era la primavera del 1982 e posso dire che il Prof. NARDUCCI stava per tornare per gli Stati Uniti in particolare a Philadelphia per l’acquisto di un poligrafo da utilizzare per le manometrie intestinali. A quanto mi disse era già stato negli Stati Uniti in precedenza, mi pare nel 1981 rimanendovi circa 6-8 mesi. Non so indicare in che periodo dell’anno. Poi partecipò nel mese di agosto o settembre dell’anno della morte, cioè del 1985, ad un congresso a Rochester nel Minesota in tema di motilità intestuiale.”
• Domanda: ” Chi era Jean FIORAMONTI?”
• Risposta: ” E’ un ricercatore forse ora in pensione che lavorava all’epoca a Tolosa come ricercatore sull’attività mioelettrica dell’animale ali’ INRA di Tolosa. Il FIORAMONTI collaborava con i gastroenterologi dell’Ospedale di Tolosa Rangueil specializzati dello studio dell’attività mioelettrica dell’uomo. ”
• Domanda: ” Con chi andò a Rochester?”
• Risposta: ” A quanto mi risulta, da solo. ”
• Domanda: ” In che giorni si svolse il congresso di Rochester?”
• Risposta: ” Di solito i congresso comprendono i fine settimana, ma non sono sicuro se quello si sia svolto in un fine settimana. Credo che si sia svolto entro la prima metà di settembre. A quanto ricordo il Prof. NARDUCCI in quell’occasione doveva presentare un poster sulla motilità del colon. Non ricordo quando di preciso tornò il Prof. NARDUCCI, mi disse di aver conosciuto il FIORAMONTI e ricordo anche che aveva una specie di congiuntivite ad un occhio tanto che portava occhiali scuri perché soffriva di fotofobia. ”
• Domanda: “Si recava spesso al lago il Prof. NARDUCCI ?”
• Risposta: ” Non so indicare la frequenza so solo che aveva praticato il windsurf, lo sci d’acqua e aveva un piccolo motoscafo.”
• Domanda: ” Quando vide per l’ultima volta Francesco e che cosa ricorda?”
• Risposta: ” Ricordo che il giorno della scomparsa, verso l’ora di pranzo cioè verso le 13,30 circa, mi salutò tenendo un giubbotto di renna sulle spalle, Ricordo che era una bella giornata e il professore mi pare che portasse una camicia sbottonata sul collo di colore celeste se non sbaglio . Il Professore non portava solitamente camicie bianche ma di colore celeste. Il Professore mi disse che si sarebbe recato al lago per riordinare le idee in quanto il giorno dopo aveva un convegno.”
• Domanda: ” Ricorda se durante un esame quel giorno vi fu una telefonata per il professore?”
• Risposta: ” Non me lo ricordo. Posso però dire che gli esami di colonscopia non venivano effettuati dove mi trovavo io ma nelle sale endoscopiche che avevano allora un’altra ubicazione.”
• Domanda: ” Lei vide il cadavere del Professor NARDUCCI?”
• Risposta: ” Non l’ho mai visto.”
• Domanda: ” Quando si recò nella Villa di San Feliciano a vedere il cadavere del Professor NARDUCCI Francesco?”
• Risposta: ” Non ricordo. Ebbi notizia del ritrovamento del cadavere nell’Ospedale ma non saprei dire da chi. Io arrivai nel tardo pomeriggio, anzi all’imbrunire, e il corpo era già nella bara chiusa. Io non ho visto altro che la bara. ”
• Domanda: ” Lei la domenica lavorava?”
• Risposta: ” Io a quei tempi facevo le guardie mediche preferibilmente ad Alviano in provincia di Terni dove concentravo tutti i turni nei fine settimana cioè nei giorni di venerdì, sabato e spesso anche la domenica.”
• Domanda: ” Chi c’era quando arrivò nella villa?”
• Risposta: ” Ricordo il Professor Ugo Narducci e anche Ferruccio Farroni
che mi disse di averlo visto e che non era stato un bello spettacolo.”
• Domanda: ” E’ a conoscenza di rapporti e di amicizie del Prof. NARDUCCI in ambienti Fiorentini ?”

• Si da atto che a questo punto, alle ore 16,35, interviene il Ten. Antonio Morra Comandante del Nucleo Operativo Carabinieri di Perugia che assiste e redige il verbale in luogo del Maresciallo Laurizi Vincenzo.

• Risposta: ” Non ne sono a conoscenza.”
• Domanda: ” Ha avuto contatti con i familiari del Prof. Narducci dopo l’inizio delle indagini.
• Risposta: qualche mese fa circa sono stato chiamato dal Prof. Ugo e per una questione di cortesia mi sono recato presso l’ambulatorio del Pro. Ugo Narducci in Perugia nei pressi della Clinica Liotti. Rimasi sorpreso da questo invito anche perché erano circa 17 anni che non mi cercava. Ho avuto la sensazione che cercasse di sapere che cosa sapessi della morte di Francesco e se fossi stato sentito dal magistrato. Io risposi affermativamente e nel contempo il Professore mi domandò che cosa mi avesse chiesto il Magistrato. Io mi sono mantenuto sul vago. Lui però si dimostrò molto interessato sull’epoca del congresso di Rochester ed io gli risposi che il congresso si svolse nel settembre dell’85. Ricordo anche che più tardi l’avvocato Brizioli mi lasciò un messaggio nella segreteria telefonica con la richiesta di un appuntamento al quale non sono mai andato. Ricordo anche di avere espresso al Prof. Ugo Narducci le mie più gravi perplessità circa la mancata effettuazione dell’autopsia. Il Professore mi rispose che la causa della morte sembrava chiara e che per questo non era stata fatta l’autopsia.

• L’ufficio da atto che vengono mostrate al Dr. BASSOTTI le foto 1B-3/A 28/A-29 31/A-32 3C 27/A 29/A-30 31/A-32 I/A 27/A-28 3/C e 32/A-33 che riprendono il cadavere visibile anche nel capo attorniato da numerose persone. Si domanda al Dr. BASSOTTI di rispondere sulla corrispondenza degli abiti indossati dal cadavere con quelli che il Prf. NARDUCCI portava quel giorno.

• Si da atto che interviene alle ore 17,10 rispettare FANTAUZZI della Squadra Mobile della Questura di Perugia e si allontana immediatamente.

• Risposta: ” rimango stupito nel vedere queste foto e soprattutto non immaginavo che il volto fosse così scuro anche se però non conosco le trasformazioni dei cadaveri annegati. “

• Rientra l’Ispettore Fantauzzi alle ore 17,21.

• Domanda: ” Quando sentì parlare di possibili connessioni tra la morte del Prof. Narducci e i delitti del mostro di Firenze.
• Risposta: mi ricordo che un pò di tempo dopo lessi su Panorama o sull’Espresso un articolo che parlava della morte di un chirurgo nel Trasimeno collegandolo con i delitti del mostro di Firenze.
• Domanda: ci parli dei medici stranieri con i quali ha avuto a che fare il Prof. Francesco Narducci.
• Risposta: i medici erano il Prof. William SNAPE jr. , esperto della elettromiografia del colon ed il Prof. Sidney Cohen, quest’ultimo direttore della Unità di gastroenterologia dell’Università di Filadelfìa.
• Domanda: ” Conosce il Prof. PierLuca Narducci ? ”
• Risposta: ” Posso solo dire che qualche giorno dopo la morte del Professore, suo fratello mi chiese se avessi notato qualcosa di strano in Francesco negli ultimi tempi ed io risposi negativamente. Poi non ho più avuto occasione di incontrarlo, se non di sfuggita.

Si da atto che il presente verbale è stato redatto in forma riassuntiva, a norma dell’art 140 c.p.p. e chiuso alle ore 17,50.
II Pubblico Ministero, rilevata l’esigenza che quanto riferito dalla persona informata non trapeli all’esterno, stante la delicatezza dell’indagine e la necessità di evitare che la divulgazione delle circostanze riferite dalla persona stessa pregiudichi le indagini;
PQM
Visto l’art. 391 quinquies c.p.p. e l’art. 329, comma terzo, lett. a) c.p.p.;
VIETA
alla persona esaminata di comunicare i fatti e le circostanze oggetto dell’indagine, di cui hanno conoscenza, per la durata di legge.
AVVERTE
conseguentemente che la persona stessa che la divulgazione delle notizie riferite è penalmente sanzionata dall’art. 379 bis c.p., inserito dall’art. 21 della 1. n. 397/2000.
L.C.S.
IL PUBBLICO MINISTERO
(Dr. Giuliano Mignini Sost)

8 Aprile 2003 Testimonianza di Gabrio Bassotti

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