Mostro di Firenze: donna sotto torchio per 6 ore in questura

FIRENZE. Una giovane signora misteriosa. Una donna sui trent’anni fatta sfuggire a telecamere e fotografi dopo un lungo interrogatorio. Una persona, che ieri per oltre 6 ore, avrebbe reso dichiarazioni in merito all’inchies1a del “mostro” di Firenze. L’inchiesta bis quella sui presunti complici dell’agricoltore di Mercatale Val di Pesa, Pie1ro Pacciani, che tra poco più di un mese affronterà il processo d’appello per quegli 8 duplici omicidi che hanno insanguinato le campagne fiorentine a partire dal 1968. L’ultimo delitto risale invece a 10 anni fa è proprio su quet’ul1i1no caso sarebbe stato incentrato l’interrogatorio della sconosciuta giovane donna. Il riserbo è massimo alla questura di Firenze dove ieri si è svolto questo nuovo capitolo della vicenda “mostro”, che ha richiamato a frotte giornalisti, fotografi e cineoperatori. Incuriositi anche dalla presenza all’interrogatorio, secondo indiscrezioni non smentite, di Ruggero Perugini l’ex capo della Squadra antimostro (Sam), ora residente a Washington.

Tutto ha avuto inizio poco dopo le 9, quando lo donna, capelli castano chiari, corti, vestita elegantemente fa il suo ingresso in questura. accompagnata da un legale. E’ Aldo Colao avvocato di parte civile al processo di primo grado contro Pacciani, conclusosi con la condanna all’ergastolo del contadino dì Mercatale per 7 degli 8 duplici omicidi.

I due vengono fatti entrare nello stanza dcl dirigente della Mobile, Michele Giuttari, cui fa capo la Sam, dove si trova anche Ruggero Perugini, ma solo come osservatore esterno. Tutto si conclude poco dopo le 15.30: dalla questura viene però visto uscite solo l’avv. Colao. La misteriosa signora scompare. Su di lei non dice nulla Ado Colao, che si limita a precisare di aver prestato la sua “assistenza legale” a un interrogatorio e si trincera dietro il “segrc10 istruttorio'”. Quella donna non sarebbe comunque una persona indagata. semmai “informata sui fatti”.

Forse una teste già sentita dalla Sam che dopo la condanna di Pacciani ha continuato a lavorare su quei presunti complici dell’agricoltore di cui si parla anche nelle motivazioni della sentenza di primo grado. Almeno per quanto riguarda proprio l’omicidio dell’8 settembre 1985, quando furono uccisi Nadine Mauri0t e Jean Michel Kraveichvili, la coppia francese massacrata nel bosco degli Scopeti, a San Casciano. Gli accertamenti avviali poi dagli inquirenti, secondo indiscrezioni, riguarderebbero 5 uomini, anche se al momento nessuno sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati. Quello di ieri non sarebbe stato comunque l’unico interrogatorio condotto in questi giorni sulla vicenda da Giu1tari, che, da poco arrivato alla questura fiorentina, sta esaminando i fascicoli delle inchieste pià delicate condotte dalla Mobile. Comprese quello della Sam.

Catani Paola

7 Dicembre 1995 Stampa: Corriere della Sera – Mostro di Firenze: donna sotto torchio per 6 ore in questura
Tag:                                         

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *