Il 17 Novembre 1994 i Carabinieri di Prato, Brig. Carlo Giachino e App. Giovanni Dell’Anno, compilano una annotazione su Giampiero Vigilanti. Sul predetto è stato aperto un fascicolo processuale, nr. 3357/94, a seguito di una comunicazione di reato del 9 agosto 1994. e della delega di perquisizione del 15 settembre 1994.
Colui che fornisce le informazioni rimane anonimo, ma verrà poi identificato e sentito nel 2014. Vedi: 12 giugno 2014 ore 15.25 – 15.55 – 17.00
Nell’annotazione si legge che: “dal 1976 è iscritto al poligono di tiro, ma fino al 1980 non ha mai sparato. Nel 1980 spara con una 22 Beretta. Veste sempre con anfibi e stivali e ha qualche rassomiglianza con l’identikit”, oltre a descrivere numerose altre circostanze che non sono mai state accertate per motivazioni non comprensibili”.
Questa l’annotazione: 17 Novembre 1994 Annotazione di servizio su Giampiero Vigilanti
Questa la trascrizione:
REGIONE CARABINIERI TOSCANA
COMPAGNIA DI PRATO
Nucleo Operativo e Radiomobile
Aliquota Operativa
Prato, 17/11/1994
OGGETTO: Annotazione di servizio.
I Sottoscritti Brig. GIACHINO Carlo e App. DELL’ANNO Giovanni, appartenenti al Nucleo in intestazione, riferiscono a chi di dovere quanto segue:
Alle ore 09:15 odierne gli scriventi, su richiesta di una persona, che almeno per il momento vuole mantenere l’anonimato, si recavano ad un appuntamento al fine di acquisire delle notizie, che a dire della fonte, erano utili al fine di addivenire ad eventuali complici del Pacciani, noto come “mostro di Firenze”.
La fonte riferiva di aver seguito nei giorni scorsi le udienze relative al processo PACCIANI e dalle testimonianze rese dagli Uff.li di P.G. intervenuti in occasione dei duplici omicidi di S. Casciano Val di Pesa e Calenzano nonché dalle testimonianze rese da personale che fornirono identikit del presunto “mostro” ha potuto associare diversi particolari ad un personaggio da lui conosciuto per Giampiero Vigilanti abitante in Prato via Anile 10.
In particolare:
e” una persona molto alta, robusta, agile, con i capelli corti a spazzola;
- dal 1985 al 1987 possedeva un’Alfa Romeo sprint coupé di colore rosso;
- portava al dito un anello di grosse dimensioni con inciso un simbolo, particolare questi riferito anche dal barista di Vicchio Baldo Bardazzi, in merito all’omicidio Rontini;
- a fine 1985 inizi 1986 portava braccio e parte della spalla ingessato;
- era solito calzare occhiali da sole ray ban con lenti gialle;
- è un ex legionario, pensionato, quindi con molto tempo libero e possibilità di spostarsi nonché violento;
- amante delle armi;
- nell’anno 1988 tramite una finanziaria ed altra banca di Prato prese un prestito di circa 80 milioni; somma quasi equivalente a quella sequestrata successivamente al PACCIANI;
- prima di andare in pensione lavorava all’OFISA (Impresa onoranze funebri);
- adiacente alla propria abitazione vi abita certo DOLCE Claudio, rappresentante di medicinali, il quale, tempo addietro, avrebbe riferito a diverse persone di appartenere ad un gruppo speciale della Polizia di Stato e di calarsi dagli elicotteri di servizio con funi al fine di entrare in appartamenti ove fare irruzione. La fonte riferiva che sia il VIGILANTI che il DOLCE hanno rapporti di amicizia.
Il VIGILANTI Giampiero si identifica in VIGILANTI Giampiero, nato a Vicchio il 22/11/1930, residente a Prato in via Anile nr. 10.
Il DOLCE Claudio si identifica in DOLCE Claudio, nato a Prato il 25/08/1959, ivi residente in via Anile nr. 8.
Dagli atti in possesso a questo Nucleo si è potuto accertare che in data 16/09/1985 è stata eseguita perquisizione, ai sensi dell’art. 41 T.U.L.P.S., presso la propria abitazione sita in questa via Anile nr. 10, quella della propria madre sita in Vicchio del Mugello, località Padule, via Caselle nr. 36. Nell’occasione furono sequestrati numerosi articoli di giornali ritagliati riportanti notizie sul “mostro di Firenze”. Era in possesso di pistola Istandard Calibro 22 da tiro con matricola nr. 1955392, regolarmente denunciata al Commissariato di P.S. di Prato.
Il DOLCE, da appunti in possesso a questi uffici, risulta spacciarsi per Colonnello dell’Aviazione e Commissario di Polizia.
La fonte inoltre riferiva di essere disposta ad avere un colloquio riservato con il Dott. Canessa della Procura della Repubblica di Firenze.
Tanto se ne riferisce per le ulteriori valutazioni e determinazioni di codesta A.G..
App. DELL’ANNO Giovanni
Brig. GIACHINO Carlo
