Mostro di Firenze: caccia all’anonimo
Si cerca l’uomo che sostiene di aver visto il mostro poche ore prima dell’ultimo duplice delitto l’8 settembre 1985 a San Casciano
FIRENZE. Il più divertito é stato il titolare della trattoria dei giornalisti, da anni interlocutore dei cronisti che seguono le vicende del “mostro di Firenze”. Quando si é visto davanti gli uomini della squadra antimostro che, gentilmente, lo invitavano in questura per qualche domanda, ha pensato che fosse uno scherzo. Invece era finito in uno degli elenchi di quest’inchiesta infinita: L’elenco di tutti coloro che hanno assistito alle udienze del processo contro Pietro Pacciani. La spiegazione é arrivata dallo stesso pm Paolo Canessa, gli investigatori sono seppelliti da lettere anonime, segnalazioni diverse, alcune deliranti, altre interessanti. Qualcuna é stata scritta sicuramente da una persona che ha seguito le udienze che riprenderanno il 23 maggio nell’aula bunker di Firenze. Perciò gli investigatori interrogano rutti, stanno cercando l’anonimo scribacchino, in particolare vorrebbero rintracciare l’uomo che sostiene di aver visto il mostro poche ore prima dell’ultimo duplice delitto, l’8 settembre 1985 a San Casciano. L’altezza non corrispondeva a quella del principale indagato, ma lo stesso anonimo, una decina di giorni fa, ha riscritto per spiegare che, tenendo conto anche delle asperità del terreno, si era sbagliato. L’uomo da lui visto era alto da un metro e 60 a un metro e 70, come Pacciani. L’accusa ci terrebbe a portarlo sul banco dei testimoni.