Il 4 dicembre 1992, in seguito alla sua telefonata al PM Paolo Canessa del 2 dicembre 1992 in cui affermava di avere delle informazioni da riferire, si presenta e rilascia la sua testimonianza Mariagrazia Frigo. Ricevono la testimonianza gli agenti Riccardo Lamperi, Pietro Frillici, Callisto Di Genova e Lidia Scirocchi.

Questo il verbale: 1992 12 04 – Testimonianza Mariagrazia Frigo

La donna riferisce che in una tarda serata del 1984 si era trovata transitare assieme al marito su una strada sterrata che dalla Sagginalese porta fino a San Martino a Scopeto, passando per la fattoria alla Renna, Si tratta di una strada sterrata posta a poche centinaia di metri di distanza dalla Boschetta e la signora Mariagrazia Frigo dichiarò: “Percorrevamo, intorno alle ore 23.55, quella strada con provenienza dalla fattoria La Rena e eravamo diretti verso la via denominata Sagginale. Tale strada ha sbocco nelle vicinanze del luogo del duplice omicidio. A circa un chilometro dal termine della strada sterrata incrociammo una macchina con alla guida una persona che non accennava a rallentare e procedeva con accesi i soli fanalini di posizione. Tale condotta mi aveva preoccupato, anche se mio marito mi tranquillizzò dicendo: vedrai che si fermerà. La persona che ho notato aveva un’età intorno ai 50 anni con capelli brizzolati, tagliati a spazzola e indossava una camicia a quadri con maniche rimboccate aperta sul collo. Il suo sguardo era deciso e determinato… In merito all’autovettura posso affermare che questa era di media cilindrata, certamente non di marca italiana. Circa il colore non voglio esprimermi con l’assoluta certezza anche se ritengo che propendesse sullo scuro. Non era dotata di poggiatesta. Un altro particolare che desidero verbalizzare è quello di aver udito tra le 22.30 e le 23.00 di quella sera un colpo che ho attribuito ad un’arma da fuoco mentre mi trovavo nel giardino della famiglia presso la quale eravamo ospiti e da dove provenivo e che si trova subito dopo la fattoria La Rena.” Nel corso della deposizione dichiarò d’aver riconosciuto il guidatore dell’auto. Lo aveva visto fotografato sui giornali e ripreso in televisione. Era Pacciani, ne era certa: “Riconosco con certezza nella foto contrassegnata dal numero 5 l’effige della persona che notai quella notte nella circostanza sopra accennata. In particolare, riconosco oltre che il volto ed i capelli, anche il collo taurino e lo sguardo determinato.. La donna, nella sua deposizione, indicava con una certa certezza il guidatore come Pietro Pacciani le conoscendolo sia per il collo Taurino che per lo sguardo determinato.

4 Dicembre 1992 Testimonianza di Mariagrazia Frigo

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