Il 1 Novembre 1991 giunge una lettera anonima a Pier Luigi Vigna presso la Procura della Repubblica di Firenze. Si tratta della prima lettera inviata da quello che poi diventerà l’Anonimo Fiorentino. La missiva è stata inviata in copia anche a dei quotidiani fiorentini.

Si tratta di una lettera di quattro pagine battute a macchina dove si accusa di incapacità gli inquirenti e si afferma che Pacciani è un capro espiatorio.

Materiale fornito dall’Avv. Alessio Fioravanti.

Leggendo la lettera si possono fare le seguenti considerazioni sul testo:

In pratica si comunica che lo scrivente sa chi è il MdF. Allo stesso tempo indicando la sua come una teoria dimostra di non possedere le prove di quanto afferma, infatti più volte parla di intuizione e ragionamento.

Inoltre indica che già dal duplice omicidio di Vicchio si poteva capire chi era il colpevole.

Infine un’ipotesi che si può desumere dalla frase: “Le scrivo adesso ciò che avevo preparato, ma con una piccola variante” sta a significare che probabilmente inclusa alla lettera c’era un piccolo incartamento che aveva già preparato e poi non spedito come lo stesso scrivente afferma.

Leggendo la lettera si comprende rispetto allo scrivente:

1° Che lo scrivente probabilmente non è laureato.
2° Che un’informazione presente a Vicchio avrebbe potuto rivelare l’identità del MdF, quindi ha informazioni dettagliate degli eventi.
3° Che lo scrivente conosce il nome del MdF.
4° Che lo scrivente conosce personalmente Pier Luigi Vigna.
5° Che già in due occasioni in passato ha interagito con Vigna ma non è stato creduto
6° Che Vigna lo ha definito “disadattato sociale”, fantasioso e sognatore, quindi lo scrivente deve aver già parlato con Vigna, che evidentemente conosce.
7° Lo scrivente deve aver avuto un passato militare, probabilmente oltre quello di leva, lo si desume dalla frase “il mio maresciallo”. Deve fra l’altro aver avuto un grado inferiore a quello di Maresciallo, dato che usa “mio” quindi indica un superiore. Il grado maresciallo di primo acchito farebbe pensare ai CC o all’esercito.
8° Avvalorando l’intuizione del Maresciallo Fiori tende a confermare sia la conoscenza dei fatti sia la sua vicinanza al corpo dei CC.
9° Affermando che questa sua conoscenza lo potrebbe mettere in pericolo mette in evidenza che il MdF potrebbe raggiungerlo facilmente.

1 Novembre 1991 Prima lettera dell’Anonimo Fiorentino
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