Il 29 giugno 1989 Saverio Biancalani e Nicola Antenucci vengono messi a confronto. L’Antenunci ripete la sua testimonianza, la stessa che ha sempre ripetuto e sostenuto, in maniera credibile nel confronto con Biancalani.

Ricostruisce l’Antenucci: “La domenica (18 agosto 1968) aveva, tramite Saverio Biancalani, i cui genitori erano del posto, e d’estate vi si tratteneva, conosciuto il Vinci, che gli aveva offerto un lavoro precario di muratura generica in un capannone di S. Giorgio a Colonica, da svolgersi insieme a loro.
(NdR: Ricostruisce il Biancalani) Aveva trascorso con Vinci e, rispettivamente con Biancalani (lunedì) e Silvano (Vargiu, a lui prima sconosciuto), le prime due serate della settimana nuova, la terza a Prato, a vedere uno spettacolo di pattinaggio alla casa del popolo, il giovedì alla Briglia di Vaiano. Sul posto di lavoro, a S. Giorgio a Colonica, Vinci era stato presente i primi due giorni, il terzo non era comparso, il quarto (giovedì, quando era stato consumato il delitto) era apparso a mezzogiorno fugacemente, ed il quinto, lui non l’aveva visto, ma erano andati a prelevarlo i carabinieri. Ne aveva chiesto a Biancalani. Costui gli aveva detto del duplice omicidio di Signa, di cui parlavano i giornali (l’episodio è menzionato nel verbale del ’68), e nel quale si sospettava l’implicazione di Vinci.
Biancalani aveva aggiunto che probabilmente i Carabinieri avrebbero interpellato anche lui, Antenuccì e che, per quanto lo riguardava, voleva essere tenuto da parte.

Quel pomeriggio, in effetti i carabinieri lo avevano rintracciato, chiedendogli riscontro dell’alibi di  Vinci per la sera del 21 (che egli non sapeva quale fosse). Aveva detto che era stato a giuocare a biliardo e trattenuto sino al mattino successivo (sabato).

Vedi Sentenza Rotella 13 dicembre 1989 Pag. 144

29 Giugno 1989 Confronto fra Saverio Biancalani e Nicola Antenucci

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