A fine Novembre 1985 (Il giorno non è conosciuto) il Sostituto Procuratore della Repubblica Federico Centrone rilascia delle dichiarazioni riguardo la mancata autopsia su Francesco Narducci. Intervistato: “Non la disposi perché non lo facevo mai nei casi di annegamento, a meno che dalla ricognizione cadaverica non emergessero ipotesi di reato o altri elementi che facessero pensare a una morte violenta. E in quel caso mi dissero che non c’erano sospetti, inoltre non ero sul molo quella mattina. Non lo facevo mai in casi come quelli di un annegamento classico, come quello, ma se anche fosse stato così, non avrei disposto l’autopsia, perché si fa quando ci sono segni di violenza. Per le presunte minacce ricevute dalla dottoressa Seppoloni, è strano che, se effettivamente ci sono state, non si sia sentita in dovere di riferirle subito al Pm. L’unica cosa che può venire in mente sono eventuali pressioni per restituire al più presto il cadavere.

20 Novembre 1985 Dichiarazioni di Federico Centrone

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