Il 01 Ottobre 1985 vengono recapitate alla Procura di Firenze due missive anonime indirizzate ai due PM Dott. Paolo Canessa e Dott. Francesco Fleury.

Le missive venivano registrate con timbro d’entrata della Procura della Repubblica di Firenze 01 ottobre 1985.

La busta inviata a Canessa era stata registrata in un primo momento in data 30 settembre 1985, poi cancellata a mano e ri-timbrata con la data del 1 ottobre 1985. Le buste erano tutte e due prive di francobollo, le loro dimensioni erano analoghe a quelle della busta indirizzata alla Dott.ssa Silvia della Monica il 10 settembre 1985.

Sulle due buste il nome e l’indirizzo dell’intestatario erano stati scritti con una macchina da scrivere. Su entrambe le buste mancava l’affrancatura.

All’interno delle buste vi erano:

  • Due  ritagli fotocopiati di parte della pagina del quotidiano “La Nazione” del 29 settembre 1985 raffigurante un articolo con una fotografia rappresentante i volti dei magistrati Dr. Pier Luigi Vigna, Dr. Francesco Fleury e Dr. Paolo Canessa; il ritaglio fotocopiato portava come titolo dell’articolo “ALTRO ERRORE DEL MOSTRO La notte del delitto tutte le strade erano controllate e la sua auto potrebbe essere stata segnalata da un casellante…”
  • Un biglietto fotocopiato biglietto, sempre scritto a macchina, con scritta sopra la seguente frase: “Poveri      Fessi Vi bastano uno a testa;;;;;;;;;;;;”.
  • Un proiettile calibro 22 Long Rifle Winchester serie “H” inserito in un dito tagliato da un guanto di lattice di tipo chirurgico. Il contenitore in lattice era a sua volta chiuso in un foglietto di carta bianca, piegato in due, e fissato con delle graffette metalliche.

Le due buste erano tra loro identiche ed erano state chiuse impiegando esclusivamente la colla apposta dal fabbricante. Al loro interno c’era il marchio di fabbrica che includeva la parola “ICCI”.

Si accertava, in seguito, che dette buste erano dello stesso tipo commerciale di quella indirizzata alla Dott.ssa Silvia Della Monica e che provenivano dalla medesima industria cartaria. Si differenziavano dalla busta inviata a silvia della Monica per la morfologia del marchio di fabbrica e facevano parte di una linea di prodotti riservata ai magazzini UPIM. Erano confezioni contenenti buste e fogli vendute in confezioni da 10 o 20.

I due foglietti rinvenuti nelle buste indirizzate ai Magistrati Dr. Francesco Fleury e Dr. Paolo Canessa erano simili tra loro per composizione e caratteristiche esteriori della carta. Quest’ultima si differenziava dalla carta del foglio rinvenuto nella busta indirizzata alla Dott.ssa Silvia Della Monica per le caratteristiche esteriori.

Le fotocopie tratte dal quotidiano “La Nazione” erano state ottenute con una macchina che impiegava carta comune, toner in polvere, ed era dotata di fissaggio per presso – fusione.

La carta dei foglietti rinvenuti nelle buste con tutta probabilità era carta per fotocopie dello stesso tipo di quella impiegata per le fotocopie fatte al quotidiano La Nazione.

Le due dita di lattice erano ritagliate da uno o due guanti tra loro simili per caratteristiche morfologiche e per la composizione chimica del materiale costituente.

Sui lembi delle buste indirizzate ai due P.M. erano state evidenziate tracce di saliva che, analizzate in laboratorio dalla Polizia Scientifica, erano risultate appartenere al gruppo sanguigno di tipo A.

Una terza missiva arriverà il giorno 5 ottobre 1985 al Procuratore Pier Luigi Vigna.

Vedi riflessione del 19 marzo 2021 sul ritrovamento di molte cartucce.

1 Ottobre 1985 Recapitate due lettere anonime per Paolo Canessa e Francesco Fleury
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2 pensieri su “1 Ottobre 1985 Recapitate due lettere anonime per Paolo Canessa e Francesco Fleury

  • 27 Novembre 2021 alle 12:17
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    Quando si dice che le buste erano dello stesso tipo commerciale di quella inviata alla della Monica, si sottintende una similitudine ma non un’uguaglianza? Idem per la carta, di cui si parla di differenze esteriori… Con quanta probabilità queste 3 lettere sono state inviate dal mdf piuttosto che da altra persona, che per altri motivi, abbia voluto minacciare e prendersi gioco dei procuratori?

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    • 27 Novembre 2021 alle 12:30
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      Se si chiede di esprimere un’opinione esprimo la mia, che non è detto coincida con gli altri redattori. Personalmente non ritengo che si tratti del MdF propriamente detto, ma di, diciamo, un “fiancheggiatore” ma conscio e in diretto contatto. Quindi una persona che comunque avrebbe molto da poter dire se individuato.

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