Il 9 settembre 1985 intorno alle ore 13:30 Luca Santucci, una ragazzo di 18 anni, aveva fissato con un amico per andare a cercare funghi. Data la rinuncia dell’amico all’ultimo momento decide di andare da solo in un posto vicino a casa. Opta per Scopeti e con la sua macchina, una Volkswagen Golf bianca entra nella stradina che conduce alla piazzola di Scopeti. Parcheggia la sua macchina oltre quella di Nadine. Le due macchine sono identiche. Sceso dall’auto vede attraverso i finestrini della macchina di Nadine un seggiolino per bambini sui sedili posteriori. Lascia la sua macchina aperta, addirittura con le chiavi infilate nel cruscotto, in quanto pensa di stare poco nell’area.
L’uomo si dirige verso il bosco e in prossimità di alcuni bidoni di vernice sente cattivo odore e ronzio di mosche, tanto che suppone ci sia un animale morto, a quel punto vede il corpo di Jean Michel Kraveichvili. Il Santoni torna indietro, non guarda nella tenda ma guarda di nuovo in macchina dove nota delle spighe di grano sulla seduta del seggiolino. Immagina potesse trattarsi di un dramma familiare e suppone che il bambino possa essere da solo a giro per il bosco.
Il Santucci monta in macchina e si allontana velocemente raggiungendo la sua abitazione, pensa di stare zitto in quanto ha paura di poter essere accusato dell’omicidio. Il padre di Luca, Franco Santucci un ristoratore del posto, vede che il figlio è sconvolto e si fa raccontare che cosa è successo. A quel punto Franco telefona alla Stazione dei carabinieri di San Casciano.
Il padre Franco e il figlio Luca tornano quindi alla piazzola dove aspettano i Carabinieri che arrivano poco dopo. Si presentarono il Maresciallo Vincenzo Lodato e l’Appuntato Egidio Mallone, i quali chiedono a Luca di accompagnarli alla piazzola, ma Luca è intimorito indica loro solo la direzione e gli dice di cercare un bambino dato che ha visto il seggiolino dentro la macchina.
Appena il Maresciallo e l’appuntato tornano indietro dicono a Franco che si tratta di un omicidio del MdF in quanto hanno individuato dei bossoli in prossimità della tenda.
Circa alle 15.00 arriva sul posto la polizia scientifica per il primo sopralluogo ed individuano la presenza, all’interno della tenda, di un secondo cadavere di sesso femminile.