Il 9 settembre 1985, alle 18.00, dopo il ritrovamento dei corpi dei francesi alla piazzola di Scopeti, viene eseguita una perquisizione a casa di Salvatore vinci in via Cironi 8. La perquisizione avviene mentre il Vinci è sottoposto ad interrogatorio nell’ufficio del Nucleo Operativo dei Carabinieri.
La perquisizione, effettuata dal Vicebrigadiere Giuseppe Botrugno e dall’Appuntato Romolo Miraili, avviene alla presenza di Roberto Vinci, figlio di Salvatore, e riguarda sia l’appartamento che le macchine, e cioè una FIAT 850 targata FI 835147, una FIAT 241 targato FI 914439, un’Ape Piaggio targata FI 313612 e una FIAT 126 targata FI 937783.
La perquisizione da esito negativo. Il Salvatore Vinci, nel frattempo, viene sottoposto al guanto di paraffina.
Questo il verbale di perquisizione: 9 settembre 1985 Verbale perquisizione Salvatore Vinci
Oltre Salvatore Vinci furono perquisite altre persone sospettate di essere implicate implicate nella vicenda MdF.