Il Signor Ivo Longo, commerciante in Firenze di articoli ottici e fotografici, la sera di domenica 8 settembre 1985, intorno alle ore 24.00, stava rientrando a Firenze, a bordo della sua auto Citroen DS, proveniente da Porto Santo Stefano dove ha la residenza estiva. Stava percorrendo la superstrada Siena Firenze e giunto all’altezza della immissione stradale di San Casciano per Firenze (immissione che è ubicata sulla strada statale Cassia nel tratto compreso fra il centro abitato di San Casciano e la località Falciani), era costretto ad allargarsi sulla sinistra, in corsia di sorpasso ed a rallentare con decisione per evitare la collisione con un automobilista che si era immesso a velocità sostenuta sulla predetta superstrada senza dare la precedenza ai veicoli che transitavano sulla corsia di marcia nomale.

Suscitatogli una certa rabbia per la manovra imprudente e pericolosa iniziò a suonare il clacson ed a lampeggiare per chiedere strada. Durante la fase di sorpasso ebbe modo di osservarlo, stando in parallelo con la sua automobile.

Era un uomo di circa 55 anni, col collo taurino, con camicia bianca a maniche corte, con i polsi e le braccia robusti e villosi e brizzolati come i capelli che ricordava corti, pettinati leggermente all’indietro, ben rasato, con occhiali da vista, con montatura dorata, tipo Ray Ban a goccia e con il volto imperlato di gocce di sudore.

La vettura a bordo della quale viaggiava l’automobilista era come una macchina, forse a due volumi, forse a tre volumi ma senza dubbio con un ripiano posteriore dove si possono appoggiare oggetti, riviste o bagagli. La macchina non la ricordava chiara e poteva essere anche a tre volumi.

Nonostante il suo suonare il clacson il personaggio non si voltò e proseguì incurante la sua marcia.

Quando la televisione ed i giornali diffusero la notizia dell’avvenuto duplice omicidi o di Scopeti il Longo ricollegò quanto gli era accaduto, ma poi, constatando che si parlava sulla stampa di eventuali responsabilità del Vinci lasciò cadere la cosa.

Successivamente vedendo Pietro Pacciani in televisione lo riconobbe per la persona che aveva visto in auto quella sera.

Testimonianza resa il 6 settembre 1994.

8 Settembre 1985 L’automobile che tagliò la strada ad Ivo Longo
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