Relazione di servizio delle telefonate ricevute la notte del 29/30 luglio 1984 presso la Stazione dei Carabinieri di Borgo San Lorenzo, centrale operativa, e verbalizzate dal Carabiniere Francesco Messina.

Questa la trascrizione:

Io sottoscritto Carabiniere MESSINA Francesco, appartenente alla Stazione di Borgo S.Lorenzo, addetto al Nucleo Operativo, in data 29-7-1984, ero stato comandato di servizio alla Centrale Operativa, con turno 20-24 e 00-08.Durante tale turno di servizio, ho ricevuto le sottoelencate richieste di intervento:

-ore 00,45,

informato telefonicamente, da voce femminile che si qualificava per la signora Stefanacci di Vicchio, che il proprio figlio Claudio, stranamente, ancora non aveva rincasato ed era in compagnia della fidanzata RONTINI Pia;
-ore 03,45,
informato da telefonata anonima del seguente tenore:
“VENITE SUBITO A VICCHIO, LOCALITA’ BOSCHETTA, SI SONO TROVATI DUE RAGAZZI MORTI” (fine della telefonata)
-la voce dell’interlocutore era stravolta e affannata-;
-ore 04,28,
informato telefonicamente da persona qualificatasi per il sig. FARINI, titolare del panificio Sagginale, che nell’omonima frazione si era verificato un incidente stradale senza feriti, nel quale erano coinvolti un autotreno ed un furgone.
-inviata un’autoradio con equipaggio composto dai C.ri MAUGERI Pietro e RICCI Giovanni, giunta sul posto comunicava che non aveva trovato alcun incidente- Lo sconosciuto interlocutore si esprimeva con accento toscano e dimostrava un’età non giovanile-
Borgo S.Lorenzo, lì 7-8-1984
C/re MESSINA Francesco
7 Agosto 1984 Verbale delle telefonate del 30 luglio 1984
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2 pensieri su “7 Agosto 1984 Verbale delle telefonate del 30 luglio 1984

  • 22 Febbraio 2021 alle 16:00
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    Personalmente ho attribuito sempre grande importanza a questo fatto. Come sappiamo, il riferimento al fumetto Attualità gialla è palese e viene confermato da più aspetti: l’ intera vicenda raccontata nel fumetto è ispirata al caso del MdF; Farini è il nome del protagonista di questo fumetto; viene descritto un episodio preciso e dettagliato, ovvero l’ incidente dell’ autocarro che coinvolgerebbe proprio il MdF.
    Chi ha fatto questa telefonata deve aver agito in maniera premeditata, elaborando questo “scherzo”. Scherzo che rientrerebbe alla perfezione nell’ atteggiamento di sfida lanciato più volte contro le autorità. Non necessariamente chi ha telefonato era il MdF, potendosi trattare anche di un suo complice. Ma questo gesto è tipico di una persona singola o è compatibile con l’ agire di un gruppo?
    Chi ha fatto tutto ciò vuole richiamare le escissioni appena fatte nel ’84 con quelle di fantasie che erano state elaborate nel 1982. Qui abbiamo un tentativo quasi certo di entrare in contatto con le autorità che poi si concretizzerà definitivamente nel 1985 con la lettera anonima che non lascerà nessun dubbio sulla paternità del gesto, a differenza di quest’ ultimo che mantiene un alone di ambiguità.
    Quali dati utili è possibile trarre da questo episodio? La persona/e responsabile/i degli omicidi doveva essere un gran consumatore di quel genere di riviste e deve aver letto tanti numeri della rivista in considerazione. Se infatti fosse stato un lettore occasionale, le probabilità di aver letto, guarda caso, questa storia qui simile alla propria dovevano essere basse. Di conseguenza, è probabile che abbia invece tratto ispirazione per i propri delitti da questo genere di fumetti traendo del carburante per la sua immaginazione.

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  • 25 Settembre 2023 alle 11:39
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    E’ la prima volta che intervengo e solo da poco ho iniziato ad interessarmi al MdF. Cionostante, oso una mia interpretazione: chi osteggia l’ipotesi che la telefonata l’abbia fatta realmente il MdF fa solitamente notare che il medesimo non avrebbe tratto alcun vantaggio da tale lambiccato scherzo. E se invece se non si fosse trattato affatto di uno scherzo? Se partiamo dall’assunto che a telefonare sia stato proprio il MdF e che vi sia un legame con il fumetto, il senso del messaggio potrebbe essere questo: c’è stato un incidente con un autocarro, non ci sono feriti, il mostro non è morto: il mostro vive, l’ha fatta franca anche stavolta. Insomma, la mia idea è che con quella telefonata il MdF stesse rassicurando qualcuno che era andato tutto liscio e questo qualcuno, ahinoi, doveva essere interno alla Procura/ Forze dell’Ordine. Sto esagerando?

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