Dopo essere stato incaricato il Professor Mauro Maurri quest’ultimo fornisce la perizia autoptica.

Dalla perizia del Dott. Maurri si evince che i colpi di arma da fuoco che hanno raggiunto Giovanni Foggi sono tre. Il primo, e probabilmente anche il primo esploso dall’assassino, dopo aver infranto il vetro ed aver perso buona parte della sua energia cinetica colpisce il ragazzo in regione occipitale sinistra e rimane ritenuto nel tavolato osseo, cioè non penetra la scatola cranica ed è quindi un colpo non mortale. Il secondo colpo arriva in regione parietale sinistra, penetra in cavità e porta ad un danno celebrale massivo, si tratta quindi di un colpo mortale.  Il terzo colpo è stato sparato da molto vicino tanto da lasciare le caratteristiche affumicature sulla pelle ed ha impattato tra la regione della mammella  sinistra e la clavicola sinistra. Penetrando ha leso l’arteria aortica e poi ha penetrato il polmone fermandosi.

Erano inoltre presenti due ferite da taglio tra loro parallele vibrate alla sinistra del collo. Hanno entrambe una larghezza di 3 centimetri ed una forma ad asola, inflitte entrambe in limine vitae. Infine un’altra ferita da lama inflitta post mortem nell’area della mammella sinistra, sotto il capezzolo che con una direzione verticale e penetrando a fondo raggiunge la milza. Nella fotografia a destra si nota molto bene il foro del proiettile e il colpo di coltello ad asola subito sotto.

Ricostruzione fotografica di Paolo Cochi

Carmela De Nuccio nella sua posizione in macchina al momento dell’attacco dell’assassino era vestita, priva solo delle scarpe. E’ stata raggiunta da quattro colpi d’arma da fuoco presentando però cinque lesioni. Un colpo al collo con il proiettile che si ferma fra le vertebre cervicali determinando una lesione midollare, non da però esito non mortale. Un secondo la coglie alla scapola sinistra, la penetrazione del proiettile raggiunge il cuore e il polmone sinistro dando esito mortale. Il colpo presenta un alone di affumicatura sulla camicetta della ragazza a testimoniare che è stato sparato da una distanza ravvicinata. Un terzo colpo la coglie di striscio al mento. Un quarto all’avambraccio destro. Il tramite è in senso parallelo all’asse lungo del braccio, trapassante. Infine un colpo che trapassa l’avambraccio sinistro. Il corpo di Carmela presenta anche una forte contusione alla mammella sinistra.
L’escissione è invece stata condotta sulla donna dopo aver spostato il corpo. Il Prof. Maurri puntualizza che l’azione di taglio del vello pubico è corrispondente ad un individuo: “… di abilità assolutamente eccezionale e per quanto riguarda l’uso del tagliente.

Questo un estratto del suo rapporto: … Non si può invece pensare che egli abbia tenuto in mano la lampada mentre praticava l’escissione perchè un operazione del genere cosi abilmente compiuta non può essere realizzata con la sola mano che impugna il mezzo lesivo ma abbisogna quantomeno di entrambe le mani del responsabile. Riassumendo quanto concerne i fattori ambientali, illuminazione scarsissima, necessita’ dell’ausilio di una fonte d’illuminazione supplementare, scarsità di spazio e di tempo per agire, pericolo del sopraggiungere di persone o di macchine, posizione instabile e scomoda, si imponeva per ovvie ragioni la massima rapidità e il minimo rumore di movimenti… Si badi bene, il taglio famoso dell’indumento è avvenuto con precisione tale da non provocare la benchè minima lesione della cute al di fuori della zona escissa, il che significa precisione, destrezza e sicurezza nel far si che il filo della lama interessasse in questa fase gli indumenti e solo essi. Ciò non può che significare un uso rapido efficiente e preciso del tagliente adoperato e quindi una manualità sicura e sperimentata. Colpiscono soprattutto, come si e’ già detto, l’assoluta nettezza dei margini per quasi tutta la circonferenza della lesione e l’uniformità del piano muscolo adiposo messo allo scoperto dall’asportazione dell’ampio frammento di cute e di muscolo… è evidente che deve essersi trattato di persona estremamente abile e precisa nell’uso di quel tagliente proprio per la perizia e la precisione con cui l’escissione e’ stata attuata, per l’ovvia necessita’ di agire in fretta… Ciò che l’azione indica e’ l’intervento di una persona di abilita’ assolutamente eccezionale per quanto riguarda l’uso del tagliente. I periti in base all’esame dei reperti cadaverici e dall’accurata analisi delle fotografie ritengono di dover espressamente insistere sul particolare forse di decisiva importanza dell’eccezionale abilità con cui fu agito per mettere a nudo la regione pubica del cadavere della ragazza

L’autopsia colloca l’ora della morte oltre le 24:00 del giorno 6.

7 Giugno 1981 Perizia autoptica di Carmela De Nuccio e Giovanni Foggi delitto di Scandicci

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Traduttore