Da una intervista a Luciano Malatesta del 17 Ottobre 2018. Maria Antonietta Sperduto decide di lasciare il marito Renato Malatesta e di portare con se i suoi tre figli, Luciano, Laura e Milva. Nell’occasione Renato parla con suo figlio Luciano. Si tratta di un discorso che a Luciano appare strano ed inverosimile ma che Renato racconta molto seriamente. Disse: “C’è una banda di assassini, un gruppo potente, dove c’è un magistrato, un professore d’università, un avvocato, un farmacista, ci sono i carabinieri di San Casciano, c’è anche uno scrittore e c’è anche i tuoi zii, la Maria Mugnaini e lo zio Antonio Andriaccio.”. Io domandai: “Anche lo zio Gino e lo zio Bruno?” “No loro non sanno nulla. Lo zio Gino è morto (6 Agosto 1980) ufficialmente per un tumore, ma l’hanno ammazzato loro e vogliono far fuori anche Bruno e me”. Pochi secondi dopo Maria Antonietta portò via Luciano.
1 Dicembre 1980 Renato Malatesta parla a suo figlio Luciano Malatesta
Renato (non Salvatore) Malatesta era il padre di Luciano
Confidenze da padre a figlio non certo prive di suggestioni e “coincidenze”
Un suicidio con palesi anomalie – la corda troppo corta, la mano tra collo e corda, i piedi che toccavano terra, il suo osso ioide rinvenuto in sede e la frattura dell’ osso nasale – quello del Malatesta padre…fu un “sicuro caso di suicidio” secondo la relazione dell’appuntato cC (originario di Pietraperzia, EN) – appassionato di armi (tra cui una pesante Beretta L.R. .22 m.76)
Egli era senza dubbio (per testimoni e ammissione di “Vampa” stesso) amico di Pacciani il quale, conosceva anche un (ex) m/llo dei Carabinieri morto poi nel 1986
Del resto sembra proprio che nella vicenda MdF l'”agnelluccio” Pietro Pacciani – che nel ’96 negò persino di conoscere G.Lotti – sia amico o conoscente di quasi tutti i maggiori indagati ed alcune altre persone finite male (“collaterali”?) come nel caso di Renato
Corretto, grazie.