Agli inizi del 1980, (non è dato sapere giorno e mese), Antonio Vinci, che si trova a Como per ragioni di lavoro, su espressa richiesta del padre Salvatore Vinci, torna ad abitare presso la casa di via Cironi 8 a Firenze. Antonio aveva abbandonato quella stessa casa nell’estate del 1973 a causa di divergenze e litigi avuti con il padre. Dopo alcuni giorni di convivenza Antonio viene sorpreso dal padre in intimità con la giovane domestica, domestica che si era negata al padre. Salvatore Vinci assalito dalla gelosia intima ad Antonio di lasciare la casa entro mezz’ora, con tutta la sua roba, cosa che il giovane fa senza tentennare. Antonio vinci si rivolge quindi allo zio Francesco Vinci da cui ottiene ospitalità.

Dal Rapporto Torrisi del 22 aprile 1986.

21 Gennaio 1980 Antonio Vinci viene cacciato di casa dal padre
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2 pensieri su “21 Gennaio 1980 Antonio Vinci viene cacciato di casa dal padre

  • 23 Maggio 2021 alle 21:48
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    Antonio vinci la sera del duplice omicidio Locci Barbara/Lo Bianco Antonio era lì,a sparare lo zio Francesco,è Antonio V. ancora minorenne a portare via dall’auto il figlio della Locci,Natalino Mele per poi lasciarlo alle cure di una casa vicina.La firma del mostro di Firenze è l’apsporto dei cadaveri che vengono portati a spalla per pochi metri dalle loro auto.È una cosa stupida caricarsi in spalla persone già cadavere per pochi metri non ha un senso logico in quanto li ha già uccisi e mutilati perchè perdere tempo col rischio di farsi beccare da una volante di pattuglia,gli assassini dopo gli omicidi scappano via subito non perdono tempo inutile .Per questo è stato Antonio V. aveva subito diversi traumi con l’omicidio della madre poi quello di Barbara Locci che lo vede protagonista nel caricarsi sulle spalle il piccolo Natalino Mele scampato a tutto e probabilmente suo fratellastro perchè figlio di Barbara Locci e solo nominalmente figlio di Stefano Mele perchè il padre naturale si vocifera fosse Salvatore Vinci.Dunque Antonio V. uccide coppie seguendo il filo cronologico dei traumi subiti mutilando solo i corpi femminili asportando seni e pube,forse per aver visto tanta prostituzione che ha portato alla morte di tante donne e che hanno come autori il padre Salvatore e lo zio Francesco.Dopo i duplici omicidi fa una cosa che dai verbali segretati si evince come firma del mostro perchè un atto privo di significato razionale cioè sposta i cadaveri portandosli a spalla ma solo a pochi metri dalle vetture poi va via coi trofei delle amputazioni.Antonio V. per me è diventato psicopatico(perchè solo gli psicopatici mutilato le loro vittime)a causa dei traumi continui e poi si è “evoluto”in psicopatico feticista (perchè conserva o comunque porta via con sé le parti mutilate) e più avanti anche sadico e già perchè la cronaca ci dice solo dei delitti ufficiali del mostro ma le indagini del giornalismo investigativo ci portano sempre in Toscana e questa volta non ci sono coppie uccise ma solo prostitute uccise dopo torture e mutilazioni quando ancora erano in vita(lo psicopatico feticista e SADICO).Questi delitti più recenti non passano alle luci della cronaca forse per non creare panico,forse perchè vengono uccisi soggetti vulnerabili come le prostitute ma nessun inquirente colloca questi ultimi delitti nel fascicolMostro di Firenze e questo non va bene perchè bisognerebbe invece allertare questi soggetti vulnerabili(che vuol dire più esposte a qualsiasi malintenzionato)che c’è un pericoloso mostro ancora in giro e già perchè il Mostro oggi non ha più di 61 anni appunto Antonio V. detto Antonello affettuosamente dalle zie.Forse fermato in tempo avrebbe potuto intraprendere un percorso diverso perchè dietro tutti questi delitti c’è proprio tutta la sofferenza di un Antonio V. al quale è stata rubata l’infanzia,sporcata l’adolescenza,quanto dolore prova ancora oggi quando uccide,forse un dolore che nessuno di noi può capire.Antonio V. è quasi vittima lo sembra assurdo dirlo ma nessuno lo ha salvato da tutto quello che ha vissuto e se oggi è il mostro che è non è colpa sua.Fatto sta’ che quando Mario Spezi gli ha chiesto del mostro lui ha risposto con spavalderia “a me la fica piace intera”.Mario Spezi quando scrive dolci colline di sangue segue con precisione la cronologia degli eventi forse per questo viene indagato stava dando fastidio e già ma a CHI?Comunque voglio ricordare Mario come un grande giornalista e soprattutto come un uomo onesto.

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    • 24 Maggio 2021 alle 08:07
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      Non ho mai letto una sfilza di minchiate cosi allineate. Non solo minchiate, ma anche l’evidenza di non aver letto altro se non il libro di Spezi dati i continui errori di luogo e di tempo. Sarebbe bene che taluni invece di dire la loro leggessero qualcosa di più. Una visione davvero limitata di tutta la vicenda, e sappia Antonio che il commento passa per dovere di cronaca e per evidenziare la bassa cultura sulla vicenda di tanta gente e non certo per metterlo in una posizione scomoda. Quanti danni hanno fatto alcuni libri.

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