Il 17 settembre 1974 rilascia testimonianza Stefano Galanti.

Questo il verbale: 17 Settembre 1974 Verbale Stefano Galanti

Questa la trascrizione:

PROCESSO VERBALE di sommarie informazioni testimoniali rese da GALANTI Stefano, nato a Barberino di Mugello il 15.1.1951, ivi residente in via Bartolomeo Corsini n° 55 (tel;841628),celibe, ragioniere con studio commercialista in Firenze – via Cristofaro Landino n°5.

L’anno 1974, addì 17 del mese di settembre, in Borgo San Lorenzo, negli uffici della locale stazione Carabinieri, davanti a Noi sottoscritti Ufficiali di P.G. è presente GALANTI Stefano, in rubricato generalizzato, il quale dichiara quanto segue:

“Ho conosciuto Stefania Pettini nell’ottobre – novembre del 1973. All’epoca la Pettini lavorava, come segretaria di azienda presso la ditta di autotrasporti Cammelli, con sede in Berberino di Mugello. Io avevo relazioni di affari col ragionier Lecci, genero di Cammelli Luigi, titolare della ditta suddetta, e fu così che conobbi la ragazza. Frequentai la Pettini per circa 20 giorni, subito dopo averla conosciuta, e ritengo che la nostra relazione avvenne nel mese di ottobre dello scorso anno. Successivamente, dopo che ebbi finito di frequentarla, la rividi qualche volta in Barberino di Mugello, quando lei lavorava sempre per la ditta “Cammelli”. Credo che abbia lavorato per Cammelli all’incirca fino alla fine dello scorso anno.

Un giorno chiesi alla Pettini se gradiva essere accompagnata a casa da me, al termine del lavoro, il che avveniva verso le 17,30. Dapprima la Pettini mi disse di no, perchè era attesa da un amico di famiglia al bivio della Madonnina di Barberino di Mugello, ma in seguito accettò di essere accompagnata fino al bivio suddetto. Io, presala in macchina, oltrepassai il bivio succitato sperando di accompagnarla fino a casa. La ragazza invece, accortasi della mia intenzione, mi pregò di ritornare indietro gradendo non deludere l’amico di famiglia che di lì a poco si sarebbe fatto trovare al bivio citato per portarla a casa. Chiesi quindi alla ragazza di dire all’amico che avrei provveduto io ad accompagnarla a casa, ma ella, forse vergognandosi, disse che era meglio che lo facessi io. Sicché, sceso dalla macchina, mi portai presso una Fiat 500 color Giallo arancio (colore vivo fra giallo e rosso) a bordo della quale vi era l’uomo in parola, al quale dissi che avrei provveduto io ad accompagnare la Pettini a casa e lui mi rispose che andava bene, senza fare alcuna osservazione, anzi gli spiegai che la Pettini avrebbe fatto tardi quella sera in ufficio e pertanto ero venuto su assieme alla ragazza per avvertirlo di non attendere e che poi avrei accompagnata io la ragazza a casa. L’uomo era un tipo piuttosto tarchiato ,con alquanta pancia, sui 50 anni, stempiato con capelli scuri e lisci, che credo fosse di Vicchio e che lavora presso una ditta di giocattoli di (assente). (NdR: Si trattava di Ovidio Cartucci).

La Pettini, che aspettavo all’uscita dall’ufficio a bordo della mia macchina l’ho accompagnata a casa e qualche volta ci siamo fermati, appartandoci in zona poco frequentata, verso Rabatta, cioè andando da Borgo verso Vicchio, un po’ dopo la Casa di Cura “S. Lorenzo”, giravo a destra per una strada che poi porta a Sagginale. Il luogo appartato, di cui parlo altro non era che la strada carrozzabile.”

A D.R.: Non ho mai avuto rapporti completi con la Stefania, la quale mi disse che era ancora vergine e per tale motivo non desiderava avere rapporti intimi completi. Quando ci si fermava in macchina, prima di riaccompagnarla a casa, la ragazza non si denudava completamente ma, di solito, si toglieva la camicetta e reggiseno e, quando aveva i pantaloni, se li abbassava fino alle caviglie. Se, invece, indossava il vestito, se lo sfilava. Gli abiti che la ragazza si toglieva, li riponeva sempre sul sellino posteriore della macchina.

A.D.R.: La Stefania mi è parsa una brava ragazza, forse dal carattere un po’ infantile, dimostrava l’età che aveva, anche se fisicamente denotava qualche anno in più. Non mi è parso affatto esperta in materia di sesso. Non mi ha mai parlato di aver avuto o di avere relazioni con uomini adulti. Mi disse che era fidanzata con un ragazzo, di Firenze, da circa un anno. Diceva che questo ragazzo l’andava a trovare tutte le Domeniche a Vicchio. Se ben ricordo mi sembra che dicesse che tale ragazzo studiava. Non mi risulta che fra il personale della ditta presso cui lavorava la Stefania vi fosse qualcuno che aveva relazione di qualsiasi genere con lei. Non vedo la Stefania dalla fine del 1973, più o meno. Siamo stati a ballare al Teen Club di Borgo S. Lorenzo due o tre volte di Domenica, la sera. In tali occasioni la Stefania era sola o con la cugina vicina di casa. Non ho conosciuto il fidanzato della Stefania.

A D.R.: Io non ho autovetture di mia proprietà; ma uso abitualmente la macchina di mio padre, che è una Fiat 128 targata FI 591406, di colore verde scuro.

A D.R. Sono disposto ad accompagnarvi per mostrarvi i luoghi dove di solito mi fermavo in macchina con la Stefania.

A D.R. Quando sono stato in macchina con la Stefania non ho mai notato la presenza di “guardoni”, né mai sono stato molestato da qualcuno. Non ho neppure sentito parlare da miei amici della zona del Mugello che abbiano fatto incontri spiacevoli con guardoni o persone che li abbiano minacciati.

A D.R. Fu la Stefania che mi disse che la persona della Fiat “500” giallo – rosso, che la attendeva abitualmente al bivio della Madonnina di Barberino, lavorava presso la “Explo-giochi”.

L.C.S.

17 Settembre 1974 Testimonianza di Stefano Galanti

Un pensiero su “17 Settembre 1974 Testimonianza di Stefano Galanti

  • 4 Gennaio 2024 alle 01:10
    Permalink

    Salve
    Sarebbe ineressante sapere se per “…li riponeva sempre sul sellino posteriore” intendeva che i panni venivano anche piegati nel riporli.

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