Del documento possediamo solo la prima pagina che trovate a questo link:  24-agosto-1968-interrogatorio-natalino-caponnetto-solo-pag-1

Questa la trascrizione di questa pagina:

Alle ore 19:30 nei locali del nucleo investigativo dei Carabinieri di Firenze, alla presenza del Comandante di Gruppo, alla nostra presenza, e presenti anche il Tenente Dell’Amico Olinto e il Dr. Scola Vincenzo e il Maresciallo Ferrero Gaetano della tendenza di Signa è stato introdotto il piccolo Mele Natalino di anni sei.

Pur cercando di offrire al bimbo un ambiente familiare e numerosi motivi di interesse e di gioco, gli sono state poste, senza la minima insistenza, e con tocco distensivo, domande circa alcuni particolari di quella tragica notte. Si dà atto che il bambino riferisce, più volte, che quando si svegliò in macchina, vide suo padre seduto accanto a lui sul lato sinistro del…

Questo il sunto estratto dalla Sentenza Rotella:

“Il bambino riferisce più volte che, quando si svegliò in macchina, vide suo padre seduto vicino a lui sul lato sinistro del sedile posteriore… suo padre lo fece uscire dalla macchina dallo sportello posteriore destro e poi lo prese per mano, accompagnandolo fin presso la casa dove poi da solo il bimbo suonò… per buona parte della strada lo portò a cavalluccio…”

“Strada facendo, il maresciallo Ferrero, mostrando le asperità della strada, rivolgendosi al Mele Natale disse: “Senti Natalino, come vedi su questa strada è impossibile camminare senza scarpe, forse hai fatto altra strada e non questa”. Il bambino replicava: “questa è la strada e da qui sono passato a piedi”. Al che il verbalizzante replicava: “bada Natalino, se non dici la verità questa notte al buio rifaremo la stessa strada, però senza scarpe come quella notte”. Al che il Mele di scatto rispose: “No! Quella notte mi portò il mio babbo”, precisando: “a cavalluccio”. Si proseguiva così ripetendo che quella è la strada percorsa “col suo babbo” e si raggiungeva un ponticello intersecante con una strada rotabile comunale in terra battuta che dai colli bassi di Signa porta a S. Angelo a Lecore. In quel punto il Mele Natale indicava di essere stato ivi deposto dal suo babbo e che il suo babbo era tornato indietro — che non sapeva per quale strada il suo babbo era tornato indietro e cioè se la prima o la seconda ivi intersecata, e che lui da quel punto, da solo, aveva raggiunto la casa bianca che s’intravvedeva illuminata sulla strada statale a S. Angelo a Lecore”. Vedi Sentenza Rotella 13 dicembre 1989 Pag. 36/37

Alle 19,30 (la data non è indicata, ma dal tenore del verbale e dalla sua affoliazione -7- s’intende che è la stessa sera del sopralluogo) Natalino ripete al magistrato quanto ha già detto al m.llo Ferrero. Il verbale è reso in forma indiretta e offre dei dati che non risultano dal verbale di Ferrero: “Il bambino riferisce più volte che, quando si svegliò in macchina, vide suo padre seduto vicino a lui sul lato sinistro del sedile posteriore… suo padre lo fece uscire dalla macchina dallo sportello posteriore destro e poi lo prese per mano, accompagnandolo fin presso la casa dove poi da solo il bimbo suonò… per buona parte della strada lo portò a cavalluccio…”. Vedi Sentenza Rotella 13 dicembre 1989 Pag. 37

24 Agosto 1968 Testimonianza Natalino – Caponnetto solo pag. 1
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2 pensieri su “24 Agosto 1968 Testimonianza Natalino – Caponnetto solo pag. 1

  • 14 Febbraio 2022 alle 14:54
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    Vincenzo e’ Scola.
    Avete confuso il corsivo ‘il’ in una ‘M'(come Maresciallo). In realta’ e’ ‘Il Dr Scola Vincenzo’ Commissario della Squadra Mobile di Firenze

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    • 14 Febbraio 2022 alle 15:27
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      Grazie, corretto, davvero gentile.

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